Le persone con depressione hanno molte più probabilità di sviluppare il morbo di Parkinson durante la loro vita: un nuovo studio svedese rafforza la teoria secondo la quale depressione e Parkinson siano in qualche modo correlati.
Secondo questa nuova ricerca, però, la depressione verrebbe prima, non il contrario: “Abbiamo visto il legame tra depressione e morbo di Parkinson nel corso di un periodo di più di vent’anni e siamo giunti alla conclusione che la depressione può essere un sintomo molto precoce del Parkinson o comunque un fattore di rischio per la malattia”, sostiene Peter Nordström dell’Università di Umea che ha condotto questo studio.
La ricerca
Lo studio si basa su grandi numeri, perché segue l’intera popolazione svedese.
Il gruppo di Nordstrom ha trovato più di 140.000 casi di persone con depressione diagnosticata tra il 1987 e il 2012. Dopo essere stati confrontati con persone simili senza la depressione, si è controllato chi tra loro avesse il morbo di Parkinson. Secondo il rapporto del team di ricerca, pubblicato sulla rivista Neurology, a 1.485 persone sopra ai 26 anni è stato diagnosticato il morbo di Parkinson.
Circa l’1% di chi soffriva di depressione a un certo punto ha sviluppato il Parkinson, mentre solo lo 0,4% della popolazione senza sintomi depressivi ha poi contratto il Parkinson. “Questo non significa necessariamente che la depressione provochi il morbo di Parkinson”, precisa James Beck, vice presidente degli affari scientifici presso la U.S. Parkinson’s Disease Foundation e non coinvolto nella ricerca.
“Penso che il messaggio più grande di questo studio sia che la depressione ed il morbo di Parkinson vadano davvero di pari passo. Questo è un grande risultato!”, ha ammesso Beck alla NBC News.
Secondo Beck le persone che soffrono di forme depressive dovrebbero prestare molta attenzione allo sviluppo di tremori o altri sintomi precoci di Parkinson, senza aspettare il manifestarsi di sintomi più evidenti, come capita la maggior parte delle volte.
Depressione e Parkinson: un problema di molti
I legami tra depressione e morbo di Parkinson sono stati oggetto di riflessione da parte dell’opinione pubblica mondiale l’anno scorso, in occasione della morte del comico Robin Williams. Sua moglie, infatti, aveva rivelato che l’attore era alle prese con entrambi i disturbi, affermazione poi confermata dall’autopsia che ha scoperto come Williams soffrisse di Demenza di Lewy, una malattia neurodegenerativa progressiva con effetti simili al Parkinson.
In un recente studio americano, circa il 14% dei malati di Parkinson è risultato positivo allo screening per la depressione, contro il 6,6% di quelli che non hanno avuto la malattia. Statistiche federali mostrano che quasi l’8% degli americani soffre per una forma di depressione, ma solo un terzo di questi si sottopone a cure specifiche. La Parkinson’s Disease Foundation stima che dai 7 ai 10 milioni di americani soffrono di Parkinson, con tremori, rigidità muscolare e difficoltà di movimento.
Anche se non esiste una cura, il trattamento precoce può ritardare i sintomi peggiori. “Capire come si sviluppa la depressione rimane ancora un mistero” ammette Beck, “c’è qualcosa nel cervello dei malati di Parkinson che porta alla depressione”.