Leggere molto e dormire almeno sette ore a notte: secondo i risultati di un nuovo studio spagnolo, sembra questa la formula magica per mantenere in forma la mente nel corso della vecchiaia.
Lo studio
Lo studio, condotto presso il CEU Cardenal Herrera Università di Valencia, ha analizzato lo stile di vita di 245 persone attorno ai 65 anni e ha dimostrato che coloro che dormono troppo o troppo poco e non svolgono attività intellettualmente stimolanti, come la lettura, hanno una maggiore probabilità di sviluppare disturbi cognitivi e della memoria.
Più precisamente, secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Revista de Investigación Clinica, gli anziani che dormono più di otto ore o meno di sei, hanno 2,6 volte più possibilità di soffrire di deficit cognitivi rispetto a coloro dormono da sei a otto ore a notte.
Inoltre, anche la mancanza di attività che stimolino e mantengano attivo il cervello, può essere considerata una con-causa dello sviluppo di deficit cognitivi: chi non legge corre un rischio 3,7 volte maggiore di chi leggere spesso e volentieri, mentre coloro che hanno affermato di leggere un libro ogni tanto hanno un rischio di 2,5 volte maggiore.
I dati
I ricercatori sottolineano che le patologie caratterizzati da declino cognitivo correlato all'età colpiscono 35,6 milioni di persone in tutto il mondo e, secondo il Rapporto Mondiale Alzheimer, i casi di soggetti colpiti da questo tipo di patologia è destinato a raggiungere la cifra record di 100 milioni nel 2050.
Oltre a dormire una giusta quantità di ore e svolgere attività cerebralmente stimolanti come la lettura o giochi da tavolo, altre sane abitudini quotidiane che possono aiutare gli anziani a mantenere il cervello acuto, vigile e sano, consistono nel praticare regolarmente esercizio fisico adeguato e adottare una regime alimentare salutare che includa alimenti ricchi in omega-3 e antiossidanti, sostanze che prevengono l’invecchiamento e fanno tanto bene al cervello.