Ormai è confermato anche dalla comunità scientifica: il cranberry (o mirtillo rosso americano) è un valido aiuto per la cistite e le infezioni urinarie. E non solo! Approfondiamo meglio la storia e le proprietà di questa bacca.
Da dove viene il Cranberry?
Il Cranberry è originario dell’America, dove veniva coltivato già dai nativi americani, che conoscevano le proprietà di questa bacca utilizzandola per le sue capacità curative e purificatrici. Anche i marinai del periodo coloniale ne facevano uso per contrastare gli effetti dello scorbuto, visto il suo elevato contenuto di vitamina C.
Cranberry e cistite
Il primo utilizzo del cranberry, quello che lo ha reso popolare negli ultimi anni, è quello di contrastare il ritorno delle infezioni delle vie urinarie. Parliamo quindi di cistite, una patologia che affligge un gran numero di donne.
Il cranberry contiene infatti molte sostanze (acido citrico, acido malico, flavonoidi e antocianosidi) che svolgono un’azione antibatterica delle vie urinarie. Ma la sostanza che rende la bacca il principale alleato contro questa patologia è il proantocianidine. Questa sostanza, infatti, fa in modo che alcuni batteri (quali Escherichia coli, Proteus mirabilis, ecc.) non aderiscano alle mucose delle vie urinarie, facilitandone così l’eliminazione tramite l’urina.
Una ricerca condotta su 1500 persone ha confermato come un utilizzo costante di cranberry possa ridurre il rischio di sviluppare infezioni fino al 47%.
Le altre proprietà
Ma i benefici del cranberry non si limitano alla sola cura della cistite. Queste bacche infatti sono ricche di
- Vitamina C: con 83mg di vitamina C per ogni 100g, il cranberry è un’ottima fonte di antiossidanti
- Fibre: il cranberry è ricco di pectine, una classe di fibre che riducono l’assorbimento di glucidi e lipidi
- Ferro: con 2mg di ferro per ogni 100g, contribuisce a sostenere il metabolismo energetico
Questa bacca è indicata quindi per casi di gengivite e aftosi, retinopatie, gastriti, cistiti ricorrenti e per il controllo del colesterolo; è controindicata invece per chi segue terapie con anticoagulanti.