Cos’è la progeria, la malattia rara di Sammy Basso

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 07 Ottobre, 2024

Un medico

La scomparsa di Sammy Basso ha fatto riaccendere l’attenzione attorno alla patologia di cui era affetto, la progeria – o sindrome di Hutchinson-Gilford.

Diventa, dunque, fondamentale condividere maggiori informazioni e fare ricerche più approfondite su malattie rare come la progeria stessa.

Ecco di cosa si tratta.

Cos’è la progeria

Chiamata anche sindrome di Hutchinson-Gilford (SPHG), dai medici che l’hanno individuata per la prima volta, la progeria provoca un invecchiamento precoce che porta ad un’aspettativa di vita tra i 13 e i 14 anni – anche se alcuni individui hanno raggiunto e superato anche i 20 anni di età, come nel caso di Sammy Basso.

Questa condizione è stata descritta per la prima volta nel 1886 ed è una malattia genetica che si manifesta precocemente nell’infanzia andando ad incidere su pelle, sistema cardiovascolare e ossa (ma non sulle capacità intellettive).

Si tratta di una sindrome molto rara che, solo negli Stati Uniti, colpisce un bambino su 8 milioni; è un disturbo progressivo he causa un rapido invecchiamento sin dai primi anni di vita e la maggior parte dei soggetti colpiti viene a mancare per via di malattie tipiche degli anziani, quali problemi cardiaci o vascolari cerebrali.

La mutazione avviene nell’undicesimo esone del gene LMNA, dove una timina sostituisce una citosina, e altre mutazioni di questo gene possono causare la HGPS.

Le proteine Lamina A e Lamina C sono cruciali per l'integrità del nucleo cellulare, ma la presenza di progerina, una proteina aberrante derivante dalla mutazione, compromette la lamina nucleare, causando deformazioni del nucleo e disorganizzazione del genoma; questo porta a un uso anomalo dei geni, con una produzione eccessiva di proteine tossiche, accumulo di mutazioni e una debolezza cellulare crescente.

Le cellule, eccetto quelle del sistema nervoso, mostrano segni di senescenza precoce e una ridotta capacità di divisione, causando tessuti malati e compromissione della salute generale.

Ad oggi, non esiste una terapia specifica per la SPHG, ciononostante è necessario diagnosticarla il prima possibile per poter iniziare una terapia di supporto e un'idonea gestione delle complicazioni.

La ricerca di possibili cure ha fatto enormi passi in avanti dal momento in cui è stato identificato il gene responsabile della malattia.

I sintomi e le complicazioni della progeria

Solitamente, quando si è colpiti da progeria, la crescita di un bambino rallenta notevolmente già dal primo anno di vita (ma lo sviluppo della capacità di muoversi e l'intelligenza rimangono normali).

I principali sintomi di questa condizione sono:

  • voce stridula;
  • testa sproporzionatamente grande rispetto al viso;
  • rallentamento della crescita, con altezza e peso al di sotto della media;
  • perdita dei capelli, comprese ciglia e sopracciglia;
  • torace carenato;
  • alterazioni scheletriche;
  • perdita notevole del tessuto adiposo sottocutaneo;
  • pelle sottile, atrofica e pigmentata;
  • vene visibili sulla superficie cutanea;
  • faccia stretta, mandibola piccola, labbra sottili e naso a becco;
  • occhi prominenti e chiusura incompleta delle palpebre.

I bambini con la malattia progeroide, in genere, vedono svilupparsi anomalie del sistema cardiovascolare e un grave ispessimento dei vasi sanguigni che trasportano sostanze nutritive e ossigeno dal cuore al resto del corpo – determinando la conseguente riduzione del flusso di sangue negli organi vitali.

La maggior parte soggetti viene a mancare a causa di complicazioni legate all'aterosclerosi, tra cui:

In genere, tra i disturbi causati dalla progeria non fanno parte i problemi associati all'invecchiamento, come l'artrite, la miopia e l'aumentato rischio di cancro.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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