Attraverso i suoi canali social Jane Fonda, attrice americana vincitrice di due Premi Oscar, ha comunicato ai suoi tantissimi fan di soffrire di una particolare forma di tumore maligno: il linfoma non Hodgkin (LNH).
Vediamo, più nel dettaglio, in cosa consiste.
Linfoma non Hodgkin: di cosa si tratta
Il linfoma non-Hodgkin (LNH) è un tumore maligno del sistema linfatico, la rete ghiandolare che percorre tutto il corpo – passando anche per milza, tonsille e timo.
All’interno dei canali linfatici scorre la linfa che trasporta due tipi di liquidi in eccesso, responsabili di contrastare le infezioni:
- materiali di scarto;
- linfociti, cellule del sangue appartenenti ai globuli bianchi.
Il sistema linfatico, quindi, ha due compiti principali:
- difendere l’organismo dalle malattie;
- assicurare una corretta circolazione dei liquidi.
Il linfoma non Hodgkin può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo quando i linfociti iniziano a moltiplicarsi in modo anomalo e, quindi, non presentando più le caratteristiche necessarie per combattere le infezioni.
La causa scatenante del linfoma non Hodgkin è sconosciuta, ma il rischio di svilupparlo è maggiore in presenza di:
- condizioni che indeboliscono il sistema immunitario;
- presenza di terapia a base di immunosoppressori;
- esposizione al virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi infettiva;
- familiarità.
Nonostante possa manifestarsi in qualunque età, la fascia più a rischio è quella superiore 65 anni – con gli uomini maggiormente a rischio.
Esistono due tipologie di linfoma non Hodgkin:
- LNH indolente, o a basso grado di malignità: si sviluppa lentamente e ci si può convivere per molti anni senza sintomi. Solitamente non richiedono un trattamento immediato, ma sono più difficili da curare completamente;
- linfoma non Hodgkin aggressivo, o ad alto grado di malignità: si sviluppa rapidamente e in modo aggressivo. Deve essere curato subito e tende a rispondere meglio ai trattamenti – curandosi del tutto.
Sintomi e percentuale di sopravvivenza del linfoma non Hodgkin
Il sintomo più comune del LNH (linfoma non Hodgkin) è il gonfiore indolore di un linfonodo situato:
- nel collo;
- nelle ascelle;
- nell'inguine.
Per quanto riguarda la fase avanzata di questo disturbo, possiamo osservare sintomi come:
- inspiegabile perdita di peso.
- prurito;
- difficoltà a respirare (raro);
- tosse;
- febbre;
- affaticamento;
- sudorazioni notturne.
Altri sintomi possono differire e seconda di dove compaiono i linfonodi ingrossati, ad esempio:
- se si trovano nell’addome, è possibile sentire dolore o senso di indigestione;
- se sono presenti nel midollo osseo, è possibile provare stanchezza persistente, facilità al sanguinamento e maggiore vulnerabilità alle infezioni.
Secondo recenti stime, nonostante i nuovi casi di linfoma non Hodgkin siano in aumento (circa 7.000 casi all’anno negli uomini e 6.000 nelle donne) la mortalità è stabile: la sopravvivenza, a 5 anni, è del 72%.
Questo significa che sono stati ottenuti progressi importanti nella medicina e che le terapie attualmente disponibili sono più efficaci delle precedenti.
Il linfoma non Hodgkin può essere trattato con:
- chemioterapia;
- trapianto di cellule staminali;
- steroidi;
- radioterapia;
- anticorpi monoclonali.
Il messaggio dell’attrice
La leggendaria attrice di Hollywood Jane Fonda ha reso noto, attraverso i suoi canali social, di aver iniziato la chemioterapia contro il linfoma non Hodgkin.
Nel suo messaggio si può leggere che si tratta di un cancro molto trattabile: l'80% delle persone sopravvive, quindi mi sento molto fortunata.
L’attrice approfitta della sua situazione per lanciare un appello:
Sono molto fortunata anche perché ho un'assicurazione sanitaria e accesso ai migliori medici e trattamenti.
Mi rendo conto, ed è doloroso, che sono una privilegiata in questo: quasi ogni famiglia, in America, ha avuto a che fare col cancro in un modo o nell'altro e troppe persone non hanno accesso alla qualità del servizio sanitario che sto ricevendo, e questo non è giusto.