Cosa devi sapere sugli orari della visita fiscale

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 09 Luglio, 2024

Un medico fa una visita in casa

I dipendenti pubblici e privati sono soggetti per legge a rispettare gli orari della visita fiscale. In pratica, chi presenta un certificato di malattia per un periodo che va da uno a 180 giorni, deve garantire la reperibilità presso la propria abitazione o il domicilio indicato, durante tutto il periodo della malattia, inclusi festivi e domeniche.

Vediamo quali sono gli orari delle visite fiscali e cosa sapere in merito alle norme da rispettare per non rischiare imprevisti sia per chi lavora nel privato sia per chi lavora nella pubblica amministrazione.

La visita medica fiscale

La visita fiscale ha lo scopo di verificare l'effettivo stato di salute del lavoratore che ha comunicato la propria assenza per malattia.

Questa visita può essere disposta d'ufficio dall'INPS, in particolare quando il lavoratore presenta certificati medici per periodi di malattia prolungati o frequenti, con brevi intervalli di tempo tra un periodo e l'altro. Inoltre, la visita fiscale può essere richiesta anche dal datore di lavoro, sia nel settore privato che in quello pubblico.

Una volta che il medico di famiglia ha inviato telematicamente il certificato di malattia all'INPS, il medico fiscale incaricato dall'Istituto può effettuare una visita presso il domicilio del dipendente o il luogo di dimora abituale indicato nel certificato stesso.


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La persona è tenuta a rispettare la reperibilità durante le fasce orarie previste per la visita fiscale, al fine di consentire il regolare svolgimento del controllo medico.

È importante sottolineare che il lavoratore ha l'obbligo di fornire al medico fiscale tutte le informazioni necessarie per una corretta valutazione del suo stato di salute e di seguire le eventuali prescrizioni o indicazioni terapeutiche fornite durante la visita.

In caso di assenza ingiustificata alla visita fiscale o di mancata collaborazione con il medico, il lavoratore può incorrere in sanzioni disciplinari e nella perdita del trattamento economico di malattia.

Orari delle visite del medico fiscale

In passato, gli orari delle visite fiscali differivano tra il dipendente del settore pubblico e quello del settore privato.

Per i dipendenti pubblici (lavoratori statali e degli enti locali), le fasce orarie di reperibilità andavano dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, come stabilito dal Decreto Ministeriale del 17 ottobre 2017, n. 206. Questo decreto aveva introdotto nuove fasce orarie per i dipendenti pubblici, uniformandole a quelle già previste per i lavoratori del settore privato.

Per i lavoratori del settore privato, invece, gli orari delle visite fiscali erano fissati nella fascia oraria 10.00 - 12.00 e in quella 17.00 - 19.00, come previsto dall'articolo 5 del Decreto Legge n. 463 del 12 settembre 1983, convertito con modificazioni dalla Legge n. 638 dell'11 novembre 1983.

Tuttavia, a partire da dicembre 2023, a seguito di una sentenza del TAR del Lazio, l'INPS ha modificato la propria prassi (Messaggio 4640/2023), equiparando l'obbligo di reperibilità dei dipendenti pubblici a quello dei dipendenti privati.

Pertanto, attualmente, gli orari per le visite fiscali sono uguali per tutti i dipendenti, sia del settore pubblico impiego che di quello privato:

  • dalle ore 10.00 alle 12.00 di mattina;
  • dalle ore 17.00 alle 19.00 di sera.

Durante queste fasce orarie, il dipendente in malattia deve essere reperibile presso il proprio domicilio o il luogo di dimora abituale, al fine di consentire eventuali visite mediche di controllo da parte dei medici fiscali incaricati dall'INPS o dal datore di lavoro.

Cosa succede se non si rispettano gli orari della visita fiscale

Il lavoratore che non si trova presso il proprio domicilio durante le fasce orarie di reperibilità per la visita fiscale, senza un valido motivo, può andare incontro a diverse conseguenze.

Invito presso gli ambulatori INPS

Il lavoratore assente alla visita domiciliare può essere convocato a presentarsi presso gli ambulatori della struttura territoriale INPS in una data specifica, come indicato dal medico che ha effettuato la visita. Un medico fa una visita in casa

Sanzioni disciplinari

L'assenza ingiustificata durante le fasce di reperibilità comporta l'applicazione di sanzioni disciplinari a carico del lavoratore, secondo quanto previsto dal contratto collettivo di lavoro e dalle norme che regolano il rapporto di lavoro.

Perdita del trattamento economico di malattia

Oltre alle sanzioni disciplinari, il lavoratore che non rispetta gli orari della visita fiscale senza un giustificato motivo perde il diritto al trattamento economico di malattia per i giorni di assenza, come stabilito dall'articolo 5, comma 14, del Decreto Legge n. 463/1983.

È importante osservare che esistono alcune situazioni in cui il lavoratore può uscire legittimamente dal proprio domicilio durante le fasce di reperibilità.

Visite mediche e prestazioni sanitarie non rinviabili

Il lavoratore può allontanarsi per sottoporsi a visite mediche urgenti, accertamenti specialistici o prestazioni sanitarie che non possano essere rinviate o svolgersi in orario diverso, gravi motivi personali o familiari, cause di forza maggiore, presentando la relativa documentazione giustificativa.

Nel dettaglio:

  • visite mediche specialistiche: appuntamenti con medici specialisti per la diagnosi, il monitoraggio o il trattamento di patologie specifiche, quando un ritardo potrebbe avere conseguenze negative sulla salute del paziente;
  • esami diagnostici urgenti: esami strumentali o di laboratorio necessari per accertare o escludere condizioni mediche gravi o potenzialmente pericolose, che richiedono un intervento tempestivo;
  • terapie e trattamenti indispensabili: cicli di terapie o trattamenti sanitari (ad esempio, chemioterapia, radioterapia, dialisi) che seguono un protocollo preciso e non possono essere interrotti o posticipati senza compromettere l'efficacia del percorso terapeutico;
  • interventi chirurgici non rinviabili: procedure chirurgiche programmate per patologie che richiedono un intervento tempestivo al fine di evitare complicazioni o un peggioramento delle condizioni di salute del paziente.

In questi casi, il lavoratore in malattia ha il diritto di assentarsi dal proprio domicilio durante le fasce di reperibilità per la visita fiscale, a condizione che presenti la documentazione medica che attesti la non differibilità della prestazione sanitaria. Tale documentazione può includere prescrizioni mediche, referti, prenotazioni ospedaliere o altre certificazioni rilasciate dalle strutture sanitarie competenti.

È importante che il lavoratore comunichi tempestivamente al datore di lavoro e all'INPS l'eventuale necessità di sottoporsi a visite mediche o prestazioni sanitarie non differibili durante il periodo di malattia, al fine di evitare contestazioni o sanzioni legate alla sua uscita di casa durante le fasce di reperibilità.

Esonero dalla visita fiscale INPS per dipendenti pubblici

I lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che di quello privato, possono essere esonerati dall'obbligo di reperibilità finalizzati ai controlli nelle fasce orarie previste, in presenza di condizioni di salute particolarmente delicate o gravi. L'esonero scatta in specifiche situazioni, come:

  • patologie gravi: i lavoratori affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita, come ad esempio chemioterapia, radioterapia o emodialisi, sono esonerati dalla reperibilità durante i giorni di trattamento e nei periodi di malattia correlati;
  • infortuni sul lavoro: in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, il lavoratore è esonerato dall'obbligo di reperibilità durante tutto il periodo di inabilità temporanea;
  • malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio: i dipendenti pubblici affetti da malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio, come previsto dall'articolo 71, comma 3, del Decreto Legge n. 112/2008, sono esonerati dalla visita fiscale;
  • patologie che richiedono l'assistenza continua: i lavoratori che necessitano di assistenza continua da parte di familiari o di terzi a causa di patologie invalidanti o di particolare gravità possono essere esonerati dalla reperibilità durante le fasce orarie della visita fiscale;
  • stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta: i lavoratori con invalidità riconosciuta possono essere esonerati dalla visita fiscale per le malattie correlate alla loro condizione di disabilità.

Per ottenere l'esonero dalla visita fiscale, il lavoratore deve presentare al datore di lavoro e all'INPS la documentazione medica che attesti la sussistenza di una delle condizioni sopra elencate. Tale documentazione può includere certificati medici, referti, verbali di invalidità o altre attestazioni rilasciate dalle strutture sanitarie competenti.

È d'obbligo precisare che l'esonero dalla visita fiscale non significa automaticamente esonero dal controllo dello stato di malattia. L'INPS può comunque disporre visite mediche di controllo, anche al di fuori delle fasce di reperibilità, per verificare l'effettivo stato di salute del lavoratore e la sussistenza dei requisiti per l'esonero.

In ogni caso, il lavoratore esonerato dalla visita fiscale deve comunque rispettare le prescrizioni mediche e le indicazioni fornite dal medico curante per il recupero della propria salute e la guarigione dalla malattia.

La durata della malattia 

La normativa vigente prevede un massimo di 180 giorni di malattia retribuiti entro un arco temporale di 12 mesi. Tuttavia, la durata massima può variare in base alla contrattazione collettiva o alle disposizioni aziendali.

In ogni caso, il certificato medico è obbligatorio, qualora richiesto dal datore di lavoro, anche quando l'assenza per malattia ha la durata di un solo giorno, così come stabilito dalla sentenza della Corte di Cassazione (n.17898 del 22 agosto 2007).

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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