L’igiene orale può essere un indicatore efficace dello stato di salute di una persona. Lo sapevate? Le malattie a carico della bocca possono infatti ridurre la qualità della vita di una persona, oltre ad aumentare il rischio di insorgenza di altre patologie gravi.
Salute e igiene orale, le ricerche più recenti
Attraverso recenti studi, i ricercatori hanno collegato la malattia gengivale e la perdita dei denti all’insorgenza di ictus. Non solo. Un articolo pubblicato sul Journal of Indian Society of Periodontology ha concluso che le malattie gengivali potrebbero aumentare il rischio di malattie cardiache di circa il 20%.
Di certo, per capire con precisione il rapporto tra scarsa igiene orale e funzioni cerebrali, saranno necessarie ulteriori ricerche. Infatti, gli studiosi della Rutgers University di New Brunswick, NJ, si sono ora concentrati su un legame diverso: quello tra salute orale e declino cognitivo.
Una recente pubblicazione, che riuniva 23 micro-studi, ha trovato le prove di una correlazione tra la salute orale e alcune funzioni cognitive, tra cui memoria e funzione esecutiva. Nello stesso periodo, un team dell’Università di Rutgers ha condotto due studi separati sul declino cognitivo e sullo stress percepito. Entrambi gli articoli sono apparsi sul Journal of American Geriatrics Society.
Le conseguenze negative di una igiene orale non corretta
Gli studi si sono concentrati sugli adulti americani di etnia cinese con un’età minima di 60 anni. “Le minoranze etniche sono particolarmente vulnerabili alle conseguenze negative della cattiva salute orale“, spiega XinQi Dong, direttore dell’Istituto per la salute, per la politica sanitaria e per la ricerca sull’invecchiamento dell’Università di Rutgers.
Il dr. XinQi Dong sostiene che “le minoranze hanno meno accesso alle cure dentistiche preventive, che sono ulteriormente disincentivate dalle barriere linguistiche e dal basso status socioeconomico. Gli anziani americani di origine cinese sono particolarmente a rischio di manifestare sintomi causati dalla cattiva igiene orale; le motivazioni sono di natura economica o di trascuratezza della propria salute; ciò li porta a non avere un rapporto continuativo con una clinica dentistica“.
I partecipanti, per entrambi gli studi, erano anziani cinesi di Chicago (lo studio è denominato ‘PINE’ da un acronimo inglese).
Il primo studio ha interrogato le persone in merito alla propria igiene orale e ha fornito loro cinque test cognitivi da completare.
Il secondo studio ha domandato ai partecipanti se avessero mai avuto problemi di secchezza delle fauci. I ricercatori hanno quindi chiesto loro di misurare lo stress percepito, il supporto sociale e i livelli di tensione sociale utilizzando scale predefinite.
Il ‘supporto sociale’ era un parametro riferito alla frequenza con cui essi si sentivano in grado di aprirsi o di fare affidamento su familiari o amici. I ricercatori hanno definito invece ‘tensione sociale’ la frequenza con cui i partecipanti hanno avuto richieste o critiche eccessive da parte di amici o parenti.
Stress e declino cognitivo sotto la lente di ingrandimento
Lo stress percepito, dunque, può avere un impatto negativo sulla salute orale che, a sua volta, può portare a un declino cognitivo tra specifiche comunità anziane, stando a questi due nuovi studi.
Degli oltre 2.700 americani di etnia cinese intervistati, quasi la metà ha riferito sintomi correlati ai denti. Poco più di un quarto ha dichiarato di aver sperimentato secchezza delle fauci.
Non è stata, invece, riscontrata alcuna relazione significativa tra gengive e problemi cognitivi. Tuttavia, i ricercatori ritengono che i partecipanti potrebbero essere stati meno propensi a segnalare i sintomi gengivali per via di un impatto meno doloroso o fastidioso di questi ultimi rispetto ad altri problemi orali.
I ricercatori hanno trovato un legame tra declino cognitivo e sintomi dentali. Si tenga presente che i problemi di memoria episodica hanno una connessione con l’inizio della demenza.
I ricercatori hanno trovato un’associazione simile anche nel secondo studio. Coloro che hanno riportato più stress avevano maggiori probabilità di soffrire di secchezza delle fauci. Il sostegno da parte del partner o coniuge non ha ridotto questa relazione, ma il sostegno degli amici sembra aver influito, in qualche modo, nel preservare i partecipanti da questi fastidiosi sintomi.
Nonostante lo studio si sia focalizzato su un gruppo etnico specifico e sulla fascia più anziana della popolazione, i risultati emersi dovrebbero essere un monito generale a non sottovalutare la propria igiene orale. Pensateci bene, dunque, la prossima volta che, per pigrizia, non vorrete lavare i denti o vorrete procrastinare la visita dal dentista per svogliatezza o per paura: ne va della vostra salute!