Negli scorsi giorni, le misure preventive e di contenimento rispetto al coronavirus, attuate soprattutto in Veneto e Lombardia, hanno gettato nell'ansia e nello sconforto la popolazione, determinando dubbi e incertezze a livello operativo per quanto riguarda le visite e il consulto con il proprio medico di base. Il Ministero della Salute ha quindi stilato una guida sia per indirizzare gli specialisti della salute sia per informare i cittadini sulle procedure attuali. Dal triage telefonico, alle mascherine in ambulatorio, alle visite a domicilio: ecco quindi cosa prevedono le linee guida previste dal Ministero.
Ncov-19: Ministero, FFIMG e SIMG stilano un protocollo preventivo
In questi giorni il Ministero della Salute ha comunicato una serie di regole per affrontare al meglio la situazione sanitaria in relazione al nuovo coronavirus, senza ansie né psicosi.
L'obiettivo di questo protocollo di prevenzione è anzitutto quello di ridurre il più possibile i contatti tra eventuali pazienti affetti da coronavirus e altri pazienti e personale medico: si sconsiglia, infatti, di recarsi direttamente in ambulatorio.
Selezione telefonica
Il Ministero, seguito poi dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalla Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), invita infatti i medici ad aumentare la propria disponibilità telefonica.
Da oggi, quindi, i pazienti generici e soprattutto chi presenta sintomi influenzali, febbre o difficoltà respiratorie sono tenuti a contattare per telefono il proprio medico di base, così da scongiurare ogni possibile moltiplicazione del contagio, compreso il sovraffollamento delle sale d'attesa.
Il contatto telefonico con il medico di base o il pediatra serve a operare una selezione preliminare anche nota come triage a distanza, ossia la scelta, tra più pazienti, di quelli maggiormente bisognosi di cure.
La priorità sarà ovviamente data a quei pazienti che presentano febbre alta, problemi alle vie respiratorie, febbre e dolori muscolari, ossia tutti i sintomi del nuovo coronavirus.
A seguito di una prima scrematura, i pazienti generici dovranno recarsi in ambulatorio in orari differenziati rispetto ai pazienti a rischio potenziale e possibilmente in autonomia, cioè non accompagnati.
Utilizzo di mascherine
All'interno delle sale d'aspetto, i pazienti dovranno essere forniti di mascherina chirurgica e disinfettante per le mani. Silvestro Scotti, segretario generale del FIMMG, e Claudio Cricelli, presidente del SIMG, tengono a ribadire che «queste misure non devono assolutamente generare allarme. Servono a evitare che i pazienti e i medici possano essere esposti a rischi inutili. Mai come oggi, frequentare in maniera inappropriata uno studio medico o un pronto soccorso [...] potrebbe esporci a un rischio inutile».
Visite a domicilio
Nei casi più rischiosi, sono previste infine delle visite a domicilio. In questo caso ai medici devono essere forniti dei camici monouso in tessuto idrorepellente, dei guanti, una cuffia, delle mascherine oculari e una mascherina FFP3, ossia con il filtro facciale in grado impedire il passaggio di virus, nonché dei contenitori in cui riporre il materiale sanitario utilizzato.
Si invitano infine i cittadini a non chiamare ossessivamente il 112 a scopo informativo, a meno che non si tratti di emergenze serie, perché si rischia di intasare la linea e impedire il contatto con il personale sanitario a chi ha reale necessità. Informarsi dunque attraverso i canali ufficiali del Ministero e praticare buon senso, prudenza e raziocinio, che non devono mai mancare in una situazione gestibile come questa.