I nematodi sono piccoli parassiti che infettano l’intestino dell’uomo causando diverse complicanze, che vanno dal bruciore nella zona genitale, a disturbi del sonno ed irritazione: in età pediatrica arrivano ad interessare circa la metà della popolazione mondiale.
In particolare, i “vermi dei bambini” più comuni sono gli elminti nematodi, detti anche ossiuri, dalla forma cilindrica e allungata. Biancastri e molto piccoli, durante la loro “età adulta” si possono notare anche ad occhio nudo come piccoli filamenti che si muovono nelle feci o nella zona perianale, durante le prime ore del mattino.
insomma, piccoli ma cattivi! È quindi importante debellare l’infezione da nematodi prima che provochi danni più seri: è fondamentale che tutti i membri della famiglia si sottopongano al trattamento, per evitare nuove infezioni.
Combattere i nematodi: ecco come fare
Il trattamento contro i vermi del bambino si attua sostanzialmente in due modalità: maggiore attenzione all’igiene personale e l’assunzione di farmaci specifici.
Per poter debellare un’infezione da nematodi, è necessario fare molta attenzione alla propria igiene personale. Dal momento che il ciclo di vita di un nematode è di circa sei settimane, è importante seguire specifiche norme igieniche in questo periodo di tempo, com lavare le lenzuola, i guanciali, ed eventuali peluche. Importante! Il lavaggio può anche essere effettuato a temperatura ambiente. È necessario inoltre effettuare un’accurata disinfestazione dell’intera abitazione, con particolare attenzione alle camere da letto. Inoltre:
- continuare a pulire attentamente per più settimane;
- pulire le diverse superfici di cucina e bagno e lavare i vestiti in acqua calda;
- tagliare spesso le unghie ed evitare di morderle;
- lavarsi le mani con frequenza, strofinando con più vigore sotto le unghie;
- lavarsi quotidianamente in corrispondenza dei genitali così da rimuovere eventuali uova;
- assicurarsi che tutti i membri della famiglia utilizzino i propri asciugamani personali.
Tali misure devono essere seguite anche quando l’infezione è ormai debellata poiché, soprattutto i bambini, potrebbero entrare a contatto con nuovi parassiti al di fuori di casa. Una corretta igiene personale, infatti, può prevenire una seconda infezione.
Anche i farmaci possono aiutare a sconfiggere i vermi intestinali. Il trattamento farmacologico deve essere seguito da tutti, perché la possibilità di contagio è piuttosto alta. I farmaci più comuni usati nel trattamento dei vermi intestinali sono il mebendazolo e la piperazina:
- Il mebendazolo impedisce ai parassiti di ricavare nutrienti dall’organismo (in questo caso l’uomo), provocando quindi la morte dei vermi nel giro di pochi giorni. È indicato per chi ha più di due anni e può essere assunto in compresse oppure in forma liquida.
- La piperazina immobilizza i vermi che vengono così espulsi dall’intestino. È infatti generalmente somministrata insieme a farmaci con effetti lassativi così da facilitare l’espulsione dei parassiti stessi. Questo farmaco è indicato per i bambini di età compresa tra i 3 e i 24 mesi di vita, mentre è sconsigliabile per le persone con epilessia o problemi al fegato e ai reni.
In entrambi i casi, il trattamento farmacologico dei vermi intestinali è sconsigliabile alle donne in gravidanza o durante l’allattamento. In questi casi, è preferibile seguire attentamente le norme igieniche sopra indicate e, perché no, aiutarsi con alcuni piccoli rimedi naturali: un bicchiere di acqua con aglio al mattino a digiuno, succo di un ananas intero – da assumere nell’arco di 24/48 ore -, finocchio, fragole e limone a volontà! La loro efficacia non è comprovata, ma l’azione vermifuga di questi alimenti può aiutare a sconfiggere i vermi e a riequilibrare la flora intestinale. In bocca al lupo!