Il sodio è un componente essenziale che non può mancare nel nostro organismo e deve essere regolarmente assunto nell’alimentazione quotidiana.
Insieme con altri sali minerali, come il potassio, è indispensabile per molte funzioni vitali. Il sodio si trova naturalmente disciolto nell’acqua (sia in quella dolce che in quella salina), nelle rocce e in molti elementi (oltre a essere, ovviamente, presente in tutti gli organismi viventi). Nel corpo umano, in particolare, è reperibile nei fluidi extracellulari, nel plasma e nelle ossa, ma anche nelle membrane cellulari.
La chimica del sodio: il suo utilizzo nel tempo
Come elemento, il sodio ha colore argenteo, consistenza soffice e simbolo chimico “Na”, derivante dal termine latino “natrium”, a sua volta originatosi dal greco “nítron”. Questa parola è antichissima e pare provenire dall’egiziano “ntry”, ovvero “puro, divino”. Gli egiziani usavano il natron per l’imbalsamazione dei corpi, poiché assorbiva i liquidi dell’organismo ed era ottimo per la conservazione delle salme.
Il sodio era conosciuto in epoca antica anche per le sue proprietà antibatteriche, mentre nel Medioevo veniva utilizzato un composto detto “sodanum”, impiegato nella medicina popolare per contrastare, in particolar modo, il mal di testa.
In passato, il sodio – impiegato come sale – era utilizzato per la conservazione degli alimenti; ai nostri giorni, il suo uso più comune è l’insaporimento degli alimenti, ma un utilizzo altrettanto importante è l’impiego negli integratori per sportivi.
A cosa serve il sodio?
Come si diceva, il sodio è indispensabile per ottemperare a molte funzioni ed è essenziale per il benessere dell’uomo.
Ecco alcune tra le funzioni principali del sodio:
- Regola la permeabilità delle membrane cellulari.
- Ottimizza la pressione osmotica.
- Regola la pressione sanguigna.
- Assieme al potassio, è responsabile della contrazione muscolare e delle trasmissioni nervose.
- Sempre col potassio, regola i livelli acido-basici e quelli idrosalini dell’organismo.
- Ha una funzione strutturale per ossa, denti e cartilagine.
Il sodio, dunque, ha un ruolo chiave in molte delle principali funzioni organiche; è assorbito a livello intestinale e la sua concentrazione nell’organismo dipende dal filtraggio operato dai reni.
Alcuni ormoni determinano il livello di sodio nel corpo: l’aldosterone è importante per il riassorbimento del sodio nei reni – con la contemporanea espulsione del potassio –, la vasopressina ne favorisce la secrezione, ostacolando la perdita di liquidi, mentre l’angiotensina ne facilita il recupero.
Quando il livello di sodio è troppo alto nell’organismo, il suo eccesso viene espulso tramite le urine, il sudore e le feci.
Cosa succede se si ha una carenza di sodio?
Se non si consuma sufficiente quantità di sodio, si abbassa la pressione sanguigna; la carenza di questo sale può essere anche collegata ad alcune patologie (quali le insufficienze renali o le disfunzioni delle ghiandole surrenali). È importante introdurre anche la giusta quantità di acqua nell’organismo: se non se ne assume a sufficienza, infatti, il sodio ne ostacola l’eliminazione, per mantenere inalterato il volume del sangue; ciò provoca gonfiori e ritenzione idrica. Allo stesso modo, un eccessivo consumo di acqua – in particolare se povera di sodio – può provocare una maggiore espulsione di questo minerale attraverso le urine, determinandone una carenza.
La concentrazione ideale di sodio nel sangue dovrebbe aggirarsi attorno ai 140mEq/l: al di sotto di questo valore, il soggetto soffre di iponatremia. Quando la carenza è particolarmente severa, il paziente può accusare alterazioni del sistema nervoso con sintomi associati, tra cui vomito, nausea, spasmi muscolari e allucinazioni.
L’eccesso di sodio è, invece, definito ipernatremia e la prima conseguenza è la pressione alta, a cui spesso segue anche un aumento dei valori glicemici. L’eccesso di sale può anche essere responsabile della cellulite e, in casi più gravi, dell’osteoporosi.
Qual è il fabbisogno giornaliero di sodio?
Tale valore si attesta tra gli 0,6 e i 3,5 grammi al giorno: dunque, sebbene si dica sempre che un eccesso di sale è nocivo, nelle giuste quantità, invece, il sodio è assolutamente raccomandato, poiché apportatore di numerosi benefici.
Come linea guida, è importante ricordarsi di non aggiungere mai troppo sale ai cibi; è invece consigliabile consumare quegli alimenti che contengono già il sodio e che sono presenti sulle nostre tavole, meglio ancora se assieme al sodio apportano preziosi principi nutritivi, quali il ferro, il fosforo, il magnesio, lo zinco e il potassio.
Alimento principe, in questo senso, è la Bresaola della Valtellina IGP, un prodotto di altissima qualità, ottenuto da carni scelte e selezionate e che contiene tutti i principi nutritivi appena elencati. La bresaola è ottima consumata al naturale, ma si presta bene anche a molte ricette pratiche e veloci; inoltre, grazie al suo apporto proteico e ai pochi grassi in essa contenuti, la bresaola della Valtellina IGP è perfetta sia per chi segue una dieta che per chi pratica sport.
Non ci resta dunque che auguravi buon appetito, prestando sempre attenzione all’assunzione della giusta quantità di sodio!
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