Svolgere attività fisica apporta notevoli benefici all’organismo ma, come sappiamo, vi possono essere anche dei danni, come, ad esempio, le fratture.
Sono, infatti, tantissime, le persone che, svolgendo attività fisica troppo intensa rispetto a ciò che il proprio corpo può tollerare o, semplicemente, svolgendola nel modo sbagliato, vanno incontro a traumi, a volte anche gravi.
Tra i traumi gravi vi è, appunto la frattura, che è la rottura di un osso che, a volte, può coinvolgere anche muscoli, legamenti, tendini, vasi sanguigni o nervi.
Quali tipi di frattura esistono?
Le fratture possono essere:
- esposte: se accompagnate da una ferita aperta sulla pelle. Sono identificabili dalla fuoriuscita di un osso o di un frammento della pelle;
- chiuse: se vi è la sola rottura dell’osso, senza danni alla pelle. Possono essere composte (l’osso resta al proprio posto), trasversali (la rottura è perpendicolare rispetto a quella dell’osso), oblique (la rottura è diagonale rispetto alla direzione dell’osso) o comminute (l’osso si spezza in 3 o più frammenti);
- traumatiche: se sono causate dall’urto tra due pezzi di ossa e coinvolgono le estremità delle ossa lunghe. Vanno operate;
- da compressione: simili alle traumatiche, ma avvengono a livello vertebrale. Il più delle volte, guariscono con il passare del tempo;
- incomplete: l’osso non si separa in frammenti, ma ha comunque i segni della rottura. Comprendono fratture a legno verde (ad esempio nei bambini, nei quali le ossa sono ancora immature), microfratture (sono difficilmente riconoscibili, tanto da poter essere identificate anche tempo dopo),
- depresse: quando l’osso viene spinto verso l’interno).
Quali sono i sintomi di una frattura?
Quando si verifica una frattura, si avverte:
- uno schiocco: è originato dall’osso o dal gruppo di ossa che riceve un colpo e si danneggia;
- dolore e intorpidimento o bruciore: vi è poco apporto di sangue, i muscoli tentano di mantenere l’osso nella propria posizione e, ciò, può provocare anche crampi;
- gonfiore: causato dall’accumulo di fluidi dopo il danneggiamento dei vasi sanguigni. Il sangue nei tessuti è visibile sotto forma di ematomi o lividi.
Come agire in presenza di fratture?
Quando si subisce un trauma grave, spesso, si può avere uno shock a causa del crollo improvviso della pressione arteriosa. Si diventa pallidi, si ha caldo o il viso diventa arrossato per poi avvertire, subito, la cute fredda e sudata, a causa della dilatazione dei vasi sanguigni. Si può anche avvertire uno stato confusionale e un respiro affannoso e, se la frattura è avvenuta in un punto di unione tra le articolazioni, si possono avere difficoltà nel muovere l’arto colpito.
Se si avverte anche solo uno di questi sintomi dopo aver subito un duro colpo, è opportuno chiamare soccorsi e sottoporsi alla visita di un ortopedico che, dopo aver effettuato una radiografia e, se necessario, una risonanza magnetica, analizzerà le condizioni ed elaborerà una diagnosi con la relativa terapia.
Le fratture e tutti i traumi subìti non vanno sottovalutati. Poiché i sintomi possono variare di caso in caso, è opportuni farsi sempre visitare da uno specialista dopo aver subito un duro colpo, anche se si crede di non aver riportato danni seri.