Quando parliamo di tumore, la cosa più importante che dovrebbe venirci in mente è la necessità di prevenirne la sua comparsa. Ma è realmente possibile? La risposta è sì, migliorando la qualità della propria vita.
Prevenire un tumore, infatti, significa compiere determinati cambiamenti e seguire certi accorgimenti per diminuire la possibilità di sviluppare tale condizione. È possibile, ad esempio, prevenire il tumore al colon diminuendo certi fattori di rischio e modificando la dieta propria alimentare.
Prima di analizzare come prevenire il tumore al colon, vediamo innanzitutto cos’è.
Tumore al colon: cosa è bene sapere
Il colon fa parte del sistema digestivo che rimuove ed elabora i nutrienti contenuti nel cibo (come le vitamine, i minerali, i carboidrati, i grassi, le proteine e l’acqua) e aiuta a espellere i rifiuti dall’organismo.
Il sistema digestivo è composto da: bocca, gola, esofago, stomaco e intestino (tenue e crasso). Il colon è la parte iniziale dell’intestino crasso ed è lungo circa 1,5 metri; l’ultima parte dell’intestino crasso è composta dal retto e dal canale anale. Quest’ultimo termina con l’ano.
Il cancro che ha inizio nel colon prende il nome di tumore al colon, mentre quello che ha inizio nel retto prende il nome di tumore rettale.
Ora vediamo che passi seguire per prevenirne la sua comparsa.
Fattori di rischio e fattori protettivi del tumore al colon
Per prevenire la comparsa del tumore al colon e di qualsiasi altro tumore, bisogna diminuire o evitare i fattori di rischio e aumentare quelli protettivi.
Per fattori protettivi s’intendono determinati elementi che prevengono la comparsa del cancro.
Quindi, quali sono i fattori di rischio? Ecco i principali, alcuni dei quali possono essere evitati, mentre altri (come l’età), no:
- Anamnesi personale. Se il paziente ha avuto o presenta una delle seguenti condizioni, il rischio di sviluppare il tumore al colon aumenta: polipi nell’intestino a rischio, della grandezza di 1 cm o più, o con cellule anormali; cancro alle ovaie; malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.
- Anamnesi familiare. Se in famiglia è presente un membro che ha avuto o che ha il cancro al colon, questo aumenta la percentuale che il paziente stesso sviluppi tale condizione.
- Età. Il rischio di sviluppare un tumore al colon aumenta dopo i cinquant’anni di età.
- Abuso di sostanze alcoliche. L’assunzione di tre o più bevande alcoliche al giorno aumenta il rischio di sviluppare il cancro al colon.
- Tabagismo, anch’esso connesso con i tumori dell’intestino, di natura maligna che portano alla morte. Il consumo di sigarette è anche collegato allo sviluppo di adenomi colorettali, cioè tumori benigni situati nel retto e nel colon.
- Obesità.
Tra i fattori che contribuiscono, invece, a prevenire il tumore al colon, troviamo:
- Svolgere regolare attività fisica.
- Assunzione di aspirina. Gli studi hanno dimostrato che prendere l’aspirina diminuisce la probabilità di sviluppare il tumore al colon e all’intestino o la morte da tale condizione. Vi sono però effetti collaterali associati all’utilizzo dell’aspirina, cioè aumento della possibilità di infarto intestinale ed emorragia nello stomaco e nell’intestino, specialmente nelle persone anziane e negli uomini.
- Terapia ormonale sostitutiva combinata, cioè l’assunzione di estrogeni e progestinici diminuisce il rischio di formazione di tumori invasivi al colon nelle donne in menopausa.
- Rimozione di polipi. La maggior parte dei polipi sono adenomi, cioè potrebbero trasformarsi in cancro. La loro rimozione significa, quindi, diminuire la possibilità di sviluppare un tumore.
- Seguire una dieta equilibrata, ricca di fibre, frutta e verdura, povera di grassi e con un consumo limitato di carne, riduce la possibilità di sviluppare cancro all’intestino.
Sebbene il tumore al colon e all’intestino non si possa prevenire del tutto, è possibile seguire uno stile di vita sano, cercando di evitare l’assunzione di alcolici e l’utilizzo di tabacco.
Questi accorgimenti, assieme ad altri menzionati sopra, possono fare la differenza nello sviluppo del tumore e nella percentuale di sopravvivenza, nel caso in cui il cancro sia già sviluppato.