Le zecche sono dei piccolissimi parassiti (più precisamente, degli artropodi) che si nutrono di sangue per sopravvivere e che appartengono alla famiglia degli Aracnidi.
Compaiono prevalentemente quando le temperature sono elevate, tuttavia, il cambiamento climatico influisce sulla loro diffusione.
Sono presenti in tutto il mondo e, nel nostro Paese, come segnalato anche dal Ministero della Salute, le specie più diffuse appartengono al genere Rhipicephalus sanguineus (conosciuta anche come zecca del cane) e Ixodes ricinus (la zecca dei boschi). Soprattutto in Europa, è possibile distinguere le zecche prevalentemente in due categorie: le zecche dure (con lo scudo sul dorso) e le zecche molli (senza).
Le zecche possono insediarsi sia negli uomini che negli animali e causare diverse malattie nei soggetti colpiti, ma come riconoscere il morso di una zecca? Quali sono i sintomi da non sottovalutare e cosa fare? Cerchiamo di approfondire insieme.
I sintomi della puntura di zecca
Non è sempre facile riconoscere la puntura di una zecca, in quanto non sempre provocano dolore, perciò, è importante innanzitutto fare attenzione a come appare la propria cute, poiché è proprio lì che le zecche si attaccano (anche per una settimana) nutrendosi del sangue dell’individuo.
Uno dei sintomi del morso di zecca nell’uomo, infatti, riguarda proprio la comparsa di rossori sulla pelle, malessere e prurito nella zona colpita, che solitamente può essere:
- la testa;
- il collo,
- i fianchi;
- le ascelle,
- l’inguine;
- le ginocchia.
Per quanto riguarda l’anatomia del parassita, la zecca si caratterizza per avere minuscole dimensioni, con otto zampe, e con una colorazione che tende al rossastra e al marroncino.
Come accennato in precedenza, a meno che non si abbia la certezza di essere stati a contatto con una zecca, non è sempre facile realizzare riscontrarne i segni di puntura.
In ogni caso, è importante non sottovalutare alcuni sintomi tipici delle patologie che le zecche possono trasmettere, per esempio:
- Febbre
- Dolori articolari o muscolari
- Brividi
- Malessere generale
- Eruzione cutanea
Cosa fare?
In caso di morso della zecca è necessario rimuoverla tempestivamente, per scongiurare la presenza degli agenti patogeni che può trasmettere e che provocano alcune malattie come:
- Malattia di Lyme
- Rickettiosi
- Ehrlichiosi
- Encefalite virale da zecche
- Febbre emorragica di Crimea-Congo
- Tularemia
Per questi motivi, è fondamentale consultare tempestivamente il medico che, qualora dovesse riscontrare queste patologie, dopo un’attenta osservazione clinica, potrà prescrivere una adeguata terapia antibiotica che, in altri casi, potrebbe essere sconsigliata.
Inoltre, in presenza di una puntura di zecca, è opportuno procedere con una pronta rimozione della zecca, avendo cura di:
- Non toccare la zecca a mani nude e indossare dei guanti
- Utilizzare delle pinzette con la punta sottile (o strumenti appositi) per estrarla
- Posizionare le pinzette sulla zona della cute interessata, in modo tale da prelevare la zecca, cercando di tirarla, per evitare che, schiacciandola, possa continuare ad insediarsi
- Disinfettare la cute con un antisettico
Specialmente se il rostro della zecca dovesse rimanere attaccato alla cute, si deve procedere con la rimozione tramite un ago sterile, tenere sotto osservazione la zecca (conservandola) e la zona, in particolar modo se si riscontrano: malessere generale, spossatezza, dolori articolari o eruzioni cutanee.
Inoltre, proprio perché non è sempre facile riconoscere una puntura di zecca, è possibile attuare una serie di accorgimenti volti a limitare il contatto e la possibilità di infezione, per esempio:
- Prediligere abbigliamento chiaro (per individuare con più facilità l’eventuale presenza della zecca), in grado di coprire gli arti superiori e inferiori, specialmente se ci si trova nelle vicinanze di boschi, erba o aree più umide, in cui é più comune la presenza di zecche.
- Utilizzare specifici prodotti contro i parassiti per il proprio animale domestico, specie se in procinto di una escursione. Le zecche, infatti, possono attaccarsi sulla loro cute.
- Valutare la possibilità di usare prodotti repellenti (dopo essersi informati adeguatamente).
- Osservare la propria cute (soprattutto nelle zone soprammenzionate) e i propri indumenti, per verificare la possibile presenza di zecche.
In ogni caso, è possibile seguire le linee guida ufficiali, ma è sempre opportuno chiedere il consulto del proprio medico di fiducia.