Clistere naturale (o clisma naturale): ingredienti, strumenti e controindicazioni

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 04 Settembre, 2024

Una donna parla con il medico

Quella del clistere è una pratica antica che si usa per il lavaggio intestinale con l'obiettivo di stimolare l’evacuazione. La procedura si esegue sia in ospedale, per motivi diagnostici o terapeutici, sia in casa con clisteri naturali, in genere ad azione lassativa, ovvero per liberare l'ultimo tratto intestinale, retto e colon, da feci e gas.

Il clistere si esegue introducendo una sonda nell'ano per inserire liquidi che aiutano a idratare e sciogliere le feci indurite.

Nella fattispecie, in questo contesto si parla di clistere naturale fai da te, casalingo, che si prepara con ingredienti naturali. Vediamo come e quali accortezze rispettare

Clisteri naturali, cosa sono e come si preparano

Il clistere naturale consiste nell'introduzione di liquidi naturali, come infusi di erbe officinali o soluzioni saline, nell'intestino crasso attraverso il retto.

Questo trattamento viene eseguito per diversi motivi, terapeutici, diagnostici, oppure semplicemente per risolvere problemi di stitichezza. Il principio è lo stesso: ammorbidire le feci e svuotare l'intestino in presenza di irregolarità.

La procedura del clistere agevola la funzionalità intestinale, aiuta a combattere sintomi come gonfiore e flatulenza, elimina tossine migliorando la digestione e supportando il sistema immunitario.

Infatti, l'eliminazione delle tossine e la pulizia dell'intestino (colon o intestino crasso) contribuiscono a rafforzare le difese immunitarie basse.

Gli ingredienti utilizzati variano a seconda delle esigenze specifiche e/o delle preferenze individuali, ma l'obiettivo resta sempre lo stesso: promuovere la salute del colon liberandolo da elementi di scarto come batteri patogeni, feci indurite, residui non digeriti e putrefatti.

Come preparare ed eseguire un clistere naturale fai da te in sicurezza

È importante seguire le istruzioni e le precauzioni per fare il clistere naturale in modo sicuro anche in casa.

Servono gli strumenti giusti, gli ingredienti naturali selezionati con il consiglio di un esperto, una posizione adeguata e il rispetto dei tempi di ritenzione del liquido.

Ingredienti naturali per il clistere fai da te

Oltre alla soluzione classica con acqua e bicarbonato di sodio, si possono unire all'acqua calda (37° C) alcune sostanze naturali, tra queste:

  • argilla;
  • semi di lino;
  • camomilla;
  • aceto di mele;
  • melassa;
  • malva;
  • olio essenziale di lavanda;
  • fiori di calendula;
  • foglie di alloro;
  • semi di finocchio;
  • foglie di rosmarino;
  • infuso a base di polvere di caffè.

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Al composto, invece della glicerina, si possono aggiungere dai 2 ai 4 cucchiai di olio di oliva, o altre sostanze ad azione purgante (sostanze naturali o saline).

I clisteri naturali per bambini

Il clistere naturale per bambini richiede una particolare cautela e attenzione. Questi trattamenti possono essere considerati in casi di stitichezza ostinata, ma solo dopo aver consultato un pediatra.

In genere, si utilizzano soluzioni più delicate rispetto a quelle per adulti, come acqua tiepida o soluzione fisiologica. Non a caso, infatti, esistono perette e miniclisteri per neonati.

È fondamentale, infatti, usare strumenti specifici per bambini, con beccucci più piccoli e morbidi. La quantità di liquido deve essere proporzionata all'età e al peso del piccolo. 

Peretta naturale (o pompetta) o clisma naturale?

Un clistere può essere eseguito con diverse attrezzature e metodi, a seconda di vari fattori:

  • obiettivo: il tipo di clistere scelto dipende dall'obiettivo specifico, come la pulizia intestinale, il sollievo dalla costipazione o la preparazione per un esame medico;
  • quantità di soluzione: la quantità di liquido introdotto nell'intestino può variare. Alcuni clisteri richiedono grandi volumi di soluzione, mentre altri ne richiedono di meno;
  • contesto: l'ambiente in cui viene eseguito il clistere (a casa o in ospedale) può determinare il tipo di attrezzatura e la procedura utilizzata.

Peretta naturale o "clistere a basso volume"

La peretta naturale è uno strumento specifico usato per l'introduzione di piccole quantità di soluzione nel retto. È utile per trattamenti rapidi e mirati, soprattutto per alleviare la costipazione.

Le perette permettono l'immissione di piccoli volumi di soluzione, tipicamente tra i 100 e i 200 ml. Per questo motivo, è anche chiamata "clistere a basso volume".
 
Questo strumento è ideale per trattamenti rapidi,  che non richiedono un grande volume di liquido per ottenere l'effetto desiderato.

Enteroclisma

L'enteroclisma è lo strumento utilizzato per somministrare clisteri a grande volume, che ha alcune caratteristiche principali:

  • volume della soluzione: l'enteroclisma può introdurre grandi quantità di soluzione, spesso fino a 2 litri o più per una pulizia completa del colon;
  • struttura del dispositivo: l'enteroclisma consiste in una sacca o un contenitore che contiene la soluzione, collegato a un tubo lungo con un beccuccio per l'inserimento nel retto;
  • l'enteroclisma si utilizza in alcune situazioni specifiche: per preparazioni a esami diagnostici come la colonscopia; pulizia intestinale profonda; trattamenti di costipazione severa; somministrazione di soluzioni terapeutiche o medicinali in grandi volumi;
  • modalità di esecuzione: in genere, il paziente si sdraia sul lato sinistro con le ginocchia piegate, e la soluzione viene introdotta lentamente nel colon. È necessario trattenere la soluzione per un certo periodo (5-15 minuti) prima di espellerla.

Come si esegue la peretta

L'uso della peretta per somministrare un clistere a basso volume è relativamente semplice e può essere eseguito a casa.

Ecco una guida passo-passo per l'esecuzione in sicurezza:

Cosa occorre:

  • peretta o pompetta che può essere acquistata in farmacia;
  • soluzione da utilizzare;
  • lubrificante per facilitare l'inserimento della peretta;
  • asciugamani e carta igienica per pulire eventuali fuoriuscite e asciugarsi dopo il trattamento;
  • guanti monouso da usare durante l'applicazione.

Preparazione della soluzione:

  • riscaldare la soluzione: la soluzione dovrebbe essere tiepida, portata a una temperatura di circa 37°C);
  • riempire la peretta: aspirare la soluzione nella peretta comprimendola e rilasciandola mentre l'ugello è immerso nella soluzione.

Una donna parla con il medico

Procedura:

  • preparazione: posizionare un asciugamano sul pavimento o sul letto. Sdraiarsi sul lato sinistro con le ginocchia piegate verso il petto per facilitare l'introduzione della soluzione nel retto;
  • preparazione e inserimento della peretta: applicare il lubrificante sull'ugello della peretta per facilitarne l'inserimento. Inserire l'ugello della peretta nel retto;
  • Somministrazione della soluzione: comprimere lentamente la peretta per rilasciare la soluzione nel retto fino a quando è stata introdotta tutta. Estrarre delicatamente l'ugello una volta conclusa l'operazione. Trattenere la soluzione per alcuni minuti (generalmente da 5 a 10 minuti) per permettere al liquido di ammorbidire le feci e stimolare l'evacuazione. Espellere la soluzione e le feci (processo che dovrebbe avvenire naturalmente e senza sforzo).

Precauzioni

  • Igiene: lavare e sterilizzare la peretta prima e dopo ogni uso;
  • Lubrificante: utilizzare sempre un lubrificante a base d'acqua per evitare irritazioni;
  • Consultare un medico in presenza di condizioni di salute preesistenti o di dubbi sulla procedura.

Cosa occorre e come fare un enteroclisma in casa

Materiale necessario

  • kit per enteroclisma: comprende una sacca o un contenitore per la soluzione, un tubo lungo con una valvola e un beccuccio per l'inserimento;
  • soluzione da utilizzare, che può essere acqua tiepida, soluzione salina, o altro liquido specificato dal medico;
  • lubrificante a base d'acqua per facilitare l'inserimento del beccuccio;
  • asciugamani e carta igienica per pulire eventuali fuoriuscite e asciugarsi dopo il trattamento;
  • guanti monouso per una maggiore igiene durante l'applicazione.

Preparazione della soluzione

  • riscaldare la soluzione: la soluzione dovrebbe essere tiepida, non fredda né troppo calda (circa 37°C);
  • riempire la sacca: versare la soluzione nella sacca del kit per enteroclisma. Assicurarsi che la sacca sia posizionata a un'altezza adeguata per facilitare il flusso della soluzione.

Procedura

  • preparazione: posizionare un asciugamano sul letto. Sdraiarsi sul lato sinistro con le ginocchia piegate verso il petto per facilitare l'introduzione della soluzione nel retto. In alternativa, inginocchiarsi con i glutei sollevati e la testa appoggiata sugli avambracci;
  • preparazione del dispositivo: applicare il lubrificante sul beccuccio del tubo per facilitare l'inserimento. Assicurarsi che la valvola del tubo sia chiusa prima di riempire il tubo con la soluzione;
  • inserimento del beccuccio: inserire il beccuccio nell'ano, inclinando leggermente l'ugello verso l'ombelico. Mantenere una posizione quanto più rilassata possibile;
  • somministrazione della soluzione: aprire lentamente la valvola del tubo per permettere alla soluzione di fluire nel colon. La soluzione deve essere introdotta gradualmente per evitare crampi. Continuare fino a quando tutta la soluzione è stata introdotta. Trattenere la soluzione per circa 10-15 minuti per permettere al liquido di ammorbidire le feci e stimolare l'evacuazione; espellere la soluzione e le feci.

Precauzioni

  • igiene: lavare e sterilizzare il kit per enteroclisma prima e dopo l'uso;
  • lubrificante: utilizzare sempre un lubrificante a base d'acqua per evitare irritazioni;
  • consultare un medico se si hanno condizioni di salute preesistenti o dubbi su come procedere.

Clistere naturale: controindicazioni

Ci sono alcune situazioni in cui il clistere naturale può essere sconsigliato (ad esempio, in caso di emorroidi, fissure anali, malattie infiammatorie intestinali, dopo interventi chirurgici recenti, ecc.).

Vediamo nel dettaglio.

Emorroidi

In presenza di emorroidi, soprattutto se infiammate o sanguinanti, l'uso del clistere potrebbe causare ulteriore irritazione o dolore.

Fissurazioni anali

L'inserimento del beccuccio e la pressione del liquido potrebbero aggravare le fissurazioni o causare dolore intenso. Le fissurazioni anali sono piccole ferite che si manifestano come piccole lacerazioni o tagli nella pelle che riveste il canale anale, tipicamente localizzate nella parte interna dell'ano.

Queste lesioni dolorose sono spesso il risultato di traumi subiti durante il passaggio di feci dure, che possono causare micro-strappi nel tessuto anale.

I sintomi caratteristici si manifestano attraverso un dolore acuto e lancinante durante e dopo la defecazione, accompagnato talvolta da un lieve sanguinamento e da una sensazione fastidiosa di prurito nell'area interessata. 

Malattie infiammatorie intestinali

Per chi soffre di colite ulcerosa, morbo di Crohn o altre patologie infiammatorie dell'intestino, il clistere potrebbe esacerbare l'infiammazione e i sintomi.

Interventi chirurgici recenti

Dopo operazioni all'addome, al retto o all'intestino, è necessario attendere il completo recupero prima di considerare l'uso di un clistere.

Diverticolite

In caso di diverticolite acuta, il clistere potrebbe aumentare il rischio di perforazione intestinale.

Occlusione intestinale

In presenza di blocco intestinale, l'uso del clistere potrebbe essere pericoloso e inefficace.

Gravidanza

Durante la gravidanza, specialmente negli ultimi mesi, è consigliabile evitare i clisteri senza una supervisione medica.

Cardiopatie severe

In alcuni casi, i clisteri possono causare variazioni della pressione sanguigna, potenzialmente pericolose per chi soffre di gravi problemi cardiaci.

Insufficienza renale

Persone con insufficienza renale potrebbero essere più sensibili agli squilibri elettrolitici causati dai clisteri.

Allergie

Evitare l'uso del clistere in presenza di allergie a uno o più ingredienti utilizzati nel clistere.

Disturbi della coagulazione

Persone con problemi di coagulazione del sangue potrebbero essere a rischio di sanguinamento durante la procedura.

Uso di alcuni farmaci

Alcuni farmaci, come gli anticoagulanti, potrebbero aumentare il rischio di complicazioni.

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Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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