Se avverti una sorta di formicolio e intorpidimento della lingua, che si estende anche alle labbra e alla bocca, non allarmarti! Solitamente, questo sintomo nasce da cause perlopiù banali.
In altri casi, però, soprattutto quando si manifesta protratto nel tempo, forse è bene andare più a fondo. Vediamo perché e quali sono le cause di formicolio alla lingua.
Fenomeno di Raynaud: tra le cause del formicolio a lingua e labbra
Numerose sono le ragioni per cui si manifesta un intorpidimento della lingua. Una di queste è una condizione conosciuta col nome di fenomeno di Raynaud, un disturbo che causa un’alterazione della circolazione del sangue nelle dita delle mani e dei piedi e, anche se meno di frequente, nelle labbra e nella lingua.
Quando la lingua diventa fredda oppure quando si è sotto stress, le piccole arterie e le vene che portano il sangue a queste regioni si restringono. In particolare, per le persone che soffrono di fenomeno di Raynaud, questa reazione è costante e l’apporto di sangue viene temporaneamente ridotto. Di conseguenza, la lingua cambia colore e diventa blu, oppure rossa o di un colorito molto pallido. Durante o dopo tale episodio, si potrebbe avvertire un formicolio alla lingua.
Questa patologia, sebbene molto fastidiosa, non è di per sé pericolosa. Il formicolio e l’intorpidimento scompariranno in breve tempo. Basterà sorseggiare una bevanda calda e… rilassarsi!
6 cause del formicolio alla lingua
Come accennato, molte sono le cause del formicolio alla lingua e alle labbra. Ecco le principali:
- Reazione allergica – Provocata da cibi, medicinali o sostanze chimiche a cui si è stati esposti, una reazione allergica può far scatenare una sensazione di formicolio, prurito e gonfiore. Le allergie si verificano quando il sistema immunitario reagisce in modo spropositato a una determinata sostanza. Per quanto riguarda gli alimenti, quelli che scatenano più comunemente una reazione allergica sono le uova, le noci e le nocciole, il pesce, i frutti di mare, il latte, il glutine e, infine, la soia.
- Afte – Si tratta di piccole piaghe di forma ovale che si formano sulla o attorno alla lingua, all’interno delle guance così come sulle gengive. Sebbene non sia del tutto chiaro quale sia l’origine delle afte, sappiamo di certo che giocano sicuramente una parte l’occorrenza di piccole lesioni alla bocca, cambiamenti ormonali, virus, alimentazione poco equilibrata, allergie o sensibilità a certi alimenti. Le afte sono fastidiose, ma scompaiono dopo una settimana circa. Per evitare che la situazione peggiori, evita di mangiare cibi speziati, acidi o croccanti.
- Ipoglicemia – Quando il livello di zucchero nel sangue è al di sotto della soglia di sicurezza si verifica uno stato di ipoglicemia. In particolare, come già sappiamo, ne soffrono le persone affette da diabete, quando saltano un pasto o assumono troppa insulina. Ovviamente, di questa condizione può soffrirne chiunque.
- Ipocalcemia – Si verifica quando i livelli di calcio nell’organismo scendono al di sotto dei parametri considerati normali. Altri sintomi associati a questa condizione sono: spasmi muscolari, crampi e rigidità, formicolio alla punta della lingua, alla bocca, alle dita delle mani e dei piedi, vertigini.
- Carenza di vitamina B – Quando si hanno livelli bassi di vitamina B12 o di vitamina B9, soffrire di formicolio alla lingua è un sintomo molto comune, che si accompagna alla perdita parziale del gusto, al formicolio alle dita delle mani e dei piedi. Se si verifica questo tipo di carenza, è bene aggiungere nella propria dieta maggiori quantità di pesce, carne, uova, verdure a foglia verde e latticini, ottime fonti di vitamina B.
- Emicrania – Chi ne soffre, lo sa. Il formicolio alla lingua è uno dei campanelli d’allarme dell’arrivo di un’emicrania, assieme a disturbi della vista e vertigini.
Come abbiamo visto, una sensazione di formicolio alla lingua che si presenta di tanto in tanto non deve allarmare. Un’afta o una leggera allergia scompariranno da sé. Ma cosa fare se questa condizione si protrae nel tempo, e la lingua che pizzica non vi lascia tregua? Prima regola: non allarmarsi. Seconda: rivolgersi al proprio medico di fiducia!