L’entesi, detta anche giunzione osteotendinea, è l’inserzione di un tendine o di un legamento col tessuto osseo. L’entesopatia è dunque un’infiammazione di questa giunzione, che può provocare dolore e che, purtroppo, si verifica solitamente in pazienti affetti da uno o più tipi di artrite. Scopriamo insieme tutti gli aspetti di questa patologia!
Artrite: sì, è questa la principale causa
Come ben sappiamo, l’artrite è un processo infiammatorio che coinvolge una o più articolazioni e che si verifica quando la cartilagine delle giunture si rompe o si lesiona. È molto spesso la principale causa di entesopatia.
Quest’ultima, però, può essere dovuta anche ad altre condizioni, tra cui:
- Uso eccessivo di un’articolazione
- Obesità, che può sottoporre le giunture a una condizione di stress
- Condizioni che spingono il sistema immunitario ad attaccare il tessuto articolare
- Storia medica familiare con frequenti casi di artrite
Dolori alle giunture: quando si tratta di entesopatia
«Ho un forte dolore a una giuntura, si tratta di entesopatia?» Forse, ma è possibile capirlo osservando i segni che identificano questa malattia.
Il sintomo di entesopatia più evidente è il dolore nell’area che circonda un’articolazione, soprattutto quando la poniamo sotto sforzo. È possibile anche notare una certa “mollezza” al tatto della zona del tendine che si connette al tessuto osseo.
Altri sintomi che possono essere un campanello d’allarme sono:
- Incapacità di muovere un’articolazione in diverse direzioni
- Rigidità, soprattutto dopo aver dormito o essere stati seduti per un lungo periodo di tempo
- Gonfiore nella zona dolente
- Sensazione che le ossa sfreghino tra loro nel punto di giunzione
Insomma, che dire? Se questi sintomi si presentano nella quotidianità, è bene consultare il proprio medico, che grazie a test diagnostici saprà determinarne la causa.
Entesopatia calcifica inserzionale: di cosa si tratta?
La calcificazione è una patologia cronica, che dura quindi per molto tempo, e può essere causata da diverse condizioni, tra cui anche il diabete o il consumo di alcuni farmaci. L’entesopatia calcifica inserzionale è sempre un’infiammazione della giunzione osteotendinea, che prevede – appunto – la calcificazione della zona interessata dalla malattia.
In alcuni casi questa patologia regredisce da sola, anche se impiega comunque molto tempo (fino a dieci anni) per farlo. Nel caso in cui questo non avvenga o si voglia accelerare il processo, esistono essenzialmente due tipi di cure:
- Conservative
- Chirurgiche
Per la prima tipologia, si utilizzano le onde d’urto o gli ultrasuoni. Per la seconda, invece, si prevede un’artroscopica mininvasiva, percutanea o aperta. Ma c’è un trucco per prevenire queste patologie. E risiede nello stile di vita!
La salute delle articolazioni inizia prendendosi cura del proprio stile di vita
Trattandosi di un’infiammazione, i farmaci che il nostro medico potrebbe prescriverci per aiutarci a combattere il dolore sono i FANS, ovvero gli antinfiammatori non steroidei. Tra questi, i principali sono:
- Aspirina
- Naproxene
- Ibuprofene
Se i farmaci da banco non aiutano, il medico può prescrivere iniezioni di corticosteroidi che riducono l’infiammazione.
Nei casi più gravi, l’ultima spiaggia è rappresentata dalla chirurgia. Il medico può procedere con la sostituzione totale dell’articolazione, ovvero la rimozione dell’osso interessato e l’inserimento di una protesi in plastica o in metallo.
Nei casi più lievi, invece, il più grande dono che possiamo fare al nostro corpo è proprio cambiare stile di vita. Se si utilizza l’articolazione interessata spesso per lavoro o per attività ricreative, potrebbe rendersi necessario ridurre la quantità di lavoro a carico della giunzione.
Anche allenamenti intensivi e alcuni esercizi fisici possono mettere sotto stress le articolazioni. Interrompete subito questo tipo di attività e fatevi invece consigliare da un esperto: esistono esercizi di rafforzamento e tecniche di stretching che possono aiutare ad alleviare la pressione sulle articolazioni colpite.
Per esempio, lo stretching al muscolo del polpaccio può ridurre il dolore causato dall’entesopatia del tendine di Achille: appoggiate entrambe le mani al muro, stendete la gamba dietro di voi e inclinate il piede verso l’alto, sentirete subito i muscoli allungarsi e distendersi, senza esercitare alcuna pressione sul tendine interessato.
Se provate dolore alle articolazioni, non ignoratelo mai. Talvolta basta semplicemente cambiare qualche piccolo aspetto della propria routine per evitare dolorose condizioni mediche!