Cause di prurito in testa: ecco da cosa può dipendere

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 24 Ottobre, 2024

Una donna si gratta la testa

Il prurito del cuoio capelluto è un disturbo che può diventare  molto fastidioso. Ecco perché è importante scoprirne le cause e adottare i rimedi più appropriati al singolo caso.

Questo sintomo, apparentemente banale, spesso non è nulla di preoccupante, ma in alcuni casi può anche essere il campanello d'allarme di condizioni dermatologiche più serie che richiedono un'attenzione particolare.

Vediamo quali sono le cause più e meno comuni del prurito in testa.

Cause di prurito in testa

Come premesso, le origini del prurito al cuoio capelluto possono essere molteplici. ve ne sono alcune più comuni e frequenti che hanno una causa molto evidente; altre invece possono essere più nascoste, derivando da condizioni di salute sottostanti che non si sono ancora scoperte.
 
A volte, il prurito alla testa può accompagnarsi a un indolenzimento o a dolore , che varia in relazione alle cause. Questi sintomi non vanno sottovalutati perché possono essere talvolta il segnale di aptologie dermatologiche infiammatorie che possono portare ad una caduta dei capelli.

Per questa ragione, è importante consultare uno specialista che potrà consigliare il rimedio per ripristinare la salute dei follicoli piliferi.

Quando si infiammano i follicoli piliferi si sviluppa la cosiddetta follicolite, che può essere una delle cause di irritazione, prurito, arrossamento e comparsa di piccole pustole sul cuoio capelluto.

Dermatite seborroica

La causa più comune del prurito in testa è la dermatite seborroica, una condizione infiammatoria cronica che colpisce le aree ricche di ghiandole sebacee, come il cuoio capelluto.

Si tratta della risposta infiammatoria del corpo a una crescita eccessiva di miceti( della specie Malassezia che vivono normalmente sul cuoio capelluto e su altre aree pelose del corpo e sono stimolati da una produzione significativa di sebo) e può presentarsi in forma lieve, con una semplice forfora, o in forma più grave, con placche rosse e squamose.

Si manifesta, infatti, con arrossamento, desquamazione e prurito intenso, talvolta accompagnati da una sensazione di forte pizzicore o bruciore.

La dermatite seborroica tende a peggiorare in condizioni di alcune condizioni:

  • stress;
  • sbalzi ormonali;
  • periodi di particolare affaticamento.

Cosa fare: per i casi lievi, provare uno shampoo da banco che contenga selenio o zinco piritione. Questi ingredienti aiutano a controllare i lieviti. Nei casi più gravi, invece, potrebbe essere necessario rivolgersi a un medico per farsi prescrivere altre soluzioni farmacologiche, shampoo antimicotici specifici, o una terapia steroidea topica

Dermatite atopica

Questa condizione infiammatoria cronica della pelle può interessare anche il cuoio capelluto, causando prurito intenso. . È una condizione cronica che provoca prurito, pelle secca e squamosa (dermatite eczematosa) e può colpire qualsiasi parte del corpo.


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La dermatite atopica è una patologia che spesso compare nell'infanzia può durare per tutta la vita, manifestandosi a un certo punto come prurito della cute e del cuoio capelluto.

Cosa fare: sebbene la dermatite atopica non possa essere prevenuta, è possibile gestirla per alleviarne le riacutizzazioni e renderla meno pruriginosa. Nel caso in cui, però, il prurito del cuoio capelluto non diminuisse, allora è il caso di rivolgersi al dermatologo per valutare la possibilità di intervenire con una terapia farmacologica. 

Psoriasi del cuoio capelluto

La psoriasi è una patologia autoimmune cronica che può interessare anche il cuoio capelluto causando la comparsa di placche squamose, spesse e pruriginose. Le squame hanno un colore argenteo e possono dar luogo a piccole ferite sanguinanti quando vengono rimosse.

La psoriasi del cuoio capelluto può estendersi oltre l'attaccatura dei capelli, colpendo la fronte, le orecchie o la nuca. Il prurito associato può essere molto intenso e fastidioso, portando spesso a grattarsi in modo intenso , con il rischio di creare lesioni e peggiorare l'infiammazione. 

Gli esperti non hanno una chiara comprensione delle cause di questa malattia della pelle, ma è più probabile che si sviluppi in caso di  familiarità, ovvero se qualcuno nella propria famiglia ne è affetto. 

Cosa fare: gli shampoo a base di catrame di carbone o acido salicilico possono aiutare a tenere sotto controllo la psoriasi del cuoio capelluto. Se non fanno effetto, è bene rivolgersi a un dermatologo per provare soluzioni più incisive e steroide topico.

Forfora

La forfora,  è una condizione caratterizzata da un'eccessiva desquamazione del cuoio capelluto. Si manifesta con la presenza di scaglie bianche o giallastre sui capelli e sugli indumenti. Può essere secca o grassa, e in entrambi i casi si accompagna a prurito.

La forfora secca si presenta con piccole scaglie bianche e secche, mentre quella grassa si riconosce per le scaglie più grandi, che tendono ad aderire al cuoio capelluto.

Le cause della forfora possono essere diverse: dalla proliferazione eccessiva di un fungo naturalmente presente sulla pelle (Malassezia globosa) a fattori come lo stress, l'alimentazione scorretta o l'uso di prodotti per capelli troppo aggressivi.

Pediculosi – Pidocchi

Il prurito al cuoio capelluto è il sintomo più comune di una infestazione pidocchi, minuscoli parassiti  che si nutrono di sangue umano e depongono le loro uova (lendini) attaccandole alla base dei capelli. 

La pediculosi è una condizione diffusa soprattutto tra i bambini in età scolare, ma può riguardare anche gli adulti e, contrariamente a quanto si crede, infestano il cuoio capelluto dei capelli puliti.

Il sintomo principale è un prurito intenso che si concentra nella zona della nuca e dietro le orecchie. Il prurito è causato da una reazione allergica alla saliva dei pidocchi, che viene iniettata nella pelle durante il pasto.

L'infestazione da pidocchi può diffondersi rapidamente attraverso il contatto diretto testa a testa o l'uso condiviso di pettini, spazzole o cappelli. La diagnosi si basa sull'identificazione visiva dei pidocchi o delle lendini, agevolata dall'uso di un pettine a denti stretti.

Cosa fare: un buon rimedio da provare è applicare prodotti specifici che contengono piretrine o permetrina

Allergie – Dermatite allergica da contatto

Quando il cuoio capelluto prude e sviluppa un'eruzione cutanea, può trattarsi di dermatite allergica da contatto, una condizione molto comune quando ci si tinge i capelli.

L'origine è spesso da ricercare nella parafenilendiammina (PPD), sostanza chimica presente nelle tinture per capelli scure e nell'henné.

Talvolta    la causa è d ricercare di un'allergia a shampoo, balsami o sostanze irritanti presenti nell'ambiente che entrano in contatto con il cuoio capelluto.

Le allergie si manifestano con sintomi quali:

  • prurito;
  • arrossamento;
  • gonfiore;
  • formazione di piccole vescicole o desquamazione.

La dermatite da contatto allergica può svilupparsi 36-48 ore dopo esposizione all'allergene o dopo ripetuti contatti nel tempo. In alcuni casi, l'allergia può estendersi oltre il cuoio capelluto, interessando il viso, le orecchie o il collo. È importante identificare l'allergene responsabile per il trattamento e la prevenzione di altri episodi.

Orticaria

L'orticaria si manifesta attraverso protuberanze rosse e molto pruriginose   di breve durata  (pomfi)che possono formarsi ovunque sulla cute, compreso il cuoio capelluto.  Se si protrae per oltre le 6 settimane, si tratta di orticaria cronica.

Una donna si gratta la testa

Le cause sono molteplici e vanno indagate con uno specialista

Acne

L'acne può manifestarsi anche sul cuoio capelluto, causando prurito e fastidio, attraverso la formazione di brufoli, pustole o noduli infiammati.

I brufoli sul cuoio capelluto possono avere le stesse cause di quelli che compaiono sul resto del corpo, tra cui il sudore o i prodotti di cosmetica.

Infezioni fungine e Tinea capitis

Le infezioni fungine del cuoio capelluto, come la tigna (tinea capitis), si estendono in profondità nel follicolo pilifero, provocando prurito intenso, arrossamento, desquamazione e, in alcuni casi, perdita di capelli in alcune aree del capo.

Queste infezioni sono causate da funghi dermatofiti che si nutrono della cheratina presente nei capelli e nella pelle. La tigna è particolarmente comune nei bambini e può essere anche molto contagiosa.

I sintomi possono variare da una lieve desquamazione a lesioni infiammatorie più gravi, con formazione di croste e alopecia. In alcuni casi, l'infezione può portare alla formazione di una massa infiammatoria dolorosa che può causare cicatrici permanenti se non trattata tempestivamente.

Stress

Lo stress cronico può avere un impatto anche sulla salute del cuoio capelluto. Ansia e stress prolungati possono aumentarne la sensibilità, provocando prurito, tensione e talvolta persino dolore. 

Inoltre, lo stress può alterare l'equilibrio ormonale del corpo, influenzando la produzione di sebo e potenzialmente esacerbando condizioni come la dermatite seborroica o la forfora.

Lo stress può anche indebolire il sistema immunitario, rendendo il cuoio capelluto più suscettibile a infezioni fungine o batteriche. In alcuni casi, lo stress intenso può persino portare alla tricotillomania, un disturbo caratterizzato dall'impulso irresistibile di strapparsi i capelli.

Cuoio capelluto secco

La secchezza del cuoio capelluto è una condizione comune che può causare prurito e desquamazione. All'origine di questa condizione possono esserci fattori ambientali come il clima secco, l'uso eccessivo di shampoo aggressivi, l'esposizione frequente al cloro delle piscine o l'utilizzo di strumenti per lo styling a caldo.

Una donna si gratta la testa

La mancanza di idratazione può compromettere la barriera protettiva naturale della pelle, rendendola più suscettibile a irritazioni e infezioni. In alcuni casi, la secchezza del cuoio capelluto può essere associata a condizioni mediche come l'eczema o la psoriasi, o può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci.

Alopecia areata

L'alopecia areata è una condizione autoimmune che causa la perdita di capelli in chiazze ben definite. Questa patologia si verifica quando il sistema immunitario attacca erroneamente i follicoli piliferi, causando la caduta dei capelli.

Alcuni pazienti sperimentano anche prurito o una sensazione di formicolio nel cuoio capelluto, specialmente prima che si manifesti la caduta dei capelli. 

Eritema solare

L'eritema solare, comunemente noto come scottatura solare, può interessare anche il cuoio capelluto, soprattutto nelle zone dove i capelli sono radi o in caso di calvizie.

Quando il cuoio capelluto è esposto a una quantità eccessiva di radiazioni ultraviolette, si verifica un danno alle cellule della pelle che porta a infiammazione, arrossamento e, in casi gravi, alla formazione di vesciche.

Il prurito è un sintomo comune dell'eritema solare e può essere particolarmente fastidioso sul cuoio capelluto. La desquamazione che segue la scottatura è il risultato del processo di guarigione della pelle danneggiata.

Lupus eritematoso

Il prurito alla testa può avere anche cause legate al lupus eritematoso  una malattia autoimmune cronica che può colpire vari organi e tessuti del corpo, compresi la pelle e il cuoio capelluto.

Nel lupus, il sistema immunitario attacca le cellule sane, causando infiammazione e danni ai tessuti. Le manifestazioni cutanee del lupus sul cuoio capelluto si palesano attraverso lesioni eritematose rosse, squamose e pruriginose. 

Scabbia

La scabbia è un'infestazione parassitaria molto contagiosa, causata dall'acaro Sarcoptes scabiei. Sebbene sia più comune in altre parti del corpo, in casi più rari può estendersi al cuoio capelluto, soprattutto nei bambini o nelle persone immunocompromesse.

Quando gli acari infestano il cuoio capelluto, scavano piccoli tunnel sotto la superficie della pelle per deporre le uova, causando un prurito intenso e persistente che spesso peggiora di notte. L'infestazione sul cuoio capelluto può presentarsi con piccole papule rosse, croste e microlesioni.

È importante ottenere una diagnosi tempestiva per intervenire con un farmaco antiparassitario

Patologie del Sistema nervoso

Un prurito intenso al cuoio capelluto senza altri segni evidenti di eruzione cutanea può essere il sintomo di una neuropatia periferica, termine medico che indica un problema lungo un nervo dovuto a un danno, a una malattia o a un'anomalia nel funzionamento nervoso.

Questa condizione può manifestarsi come una sensazione di prurito persistente o intermittente, talvolta accompagnata da formicolio o bruciore.

Il prurito neuropatico può essere particolarmente difficile da trattare in quanto non risponde ai trattamenti topici convenzionali. In questi casi possono essere necessari farmaci specifici per il dolore neuropatico, terapie fisiche o tecniche di neurostimolazione (sempre su indicazione specialistica)

Come alleviare il prurito al cuoio capelluto

La soluzione per il prurito al cuoio capelluto dipende dalla causa scatenante. In ogni caso, i trattamenti possono comprendere:

  • shampoo medicati da banco: esistono varie tipologie di shampoo da banco per trattare le diverse cause di prurito al cuoio capelluto. Quello giusto dipende dalla condizione specifica;
  • shampoo con prescrizione medica (che solo un dermatologo può prescrivere)  sia medicati che non medicati con concentrazioni di principio attivo più elevate rispetto a prodotti da banco
  • farmaci topici: si tratta di soluzioni farmacologiche come unguenti o altro genere di farmaci da applicare direttamente sulla pelle;
  • farmaci orali: a seconda della causa del prurito al cuoio capelluto, potrebbe essere necessario assumere farmaci per via orale.

Attenzione ai cosiddetti rimedi fai-da-te senza il parere medico. Per evitare altri problemi di pelle e capelli, e per trovare la soluzione più efficace, è sempre meglio fissare un appuntamento con un medico.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Stefano Messori
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