Fondamentali per la regolazione di calcio e fosforo nell’organismo, il colecalciferolo e l’ergocalciferolo, comunemente noti con il nome di vitamina D, sono molto importanti non solo per le ossa, ma per il benessere di tutto l’organismo.
Per evitare carenze, è importante sapere dove si trova la vitamina D. Se si desidera assumerla tramite l’alimentazione, è necessario portare in tavola pesci grassi, uova - in particolare, tuorlo -, latticini. In alternativa, è possibile ricorrere agli integratori alimentari. La fonte primaria è però un’altra: il sole. Questo, entrando a contatto con la cute, aiuta l’organismo a sintetizzarla in autonomia e in modo del tutto naturale.
Questo aspetto, legato al fatto che si tratta di una vitamina liposolubile che viene accumulata nel fegato, rende piuttosto rare le carenze, le quali possono manifestarsi in particolare in soggetti fragili, come gli anziani e i neonati. Anche le donne in menopausa vanno incontro a questo rischio.
Di seguito andremo a scoprire quali sono le cause della carenza di vitamina D e a quali sintomi prestare attenzione.
Carenza di vitamina D: le cause principali
La principale causa della carenza di vitamina D nell’organismo è da ricercarsi nella scarsa o errata esposizione ai raggi solari. Questa può dipendere da:
- trascorrere poco tempo all’aria aperta: gli esperti consigliano di rimanere al sole tra i 15 e i 20 minuti al giorno, dalle 3 alle 5 volte alla settimana;
- non esporre ai raggi solari sufficienti parti del corpo: oltre a mani e viso, è consigliabile esporre anche braccia e gambe;
- utilizzare protezioni solari: indispensabili per evitare eritemi, bruciature e per prevenire problemi e patologie della pelle, le creme solari non dovrebbero essere applicate quando l’esposizione è finalizzata a sintetizzare di vitamina D.
La sintesi di vitamina D attraverso i raggi solari può inoltre risultare ridotta e difficoltosa in persone con la pelle scura e anziani, nonché durante la stagione invernale e a particolari latitudini.
Altre cause
La scarsa esposizione ai raggi solari non è la sola causa alla base della carenza di vitamina D. Tra le altre rientrano:
- un’alimentazione povera di alimenti contenenti questa vitamina;
- problemi di malassorbimento;
- patologie di reni e fegato che impediscono la trasformazione della vitamina in una forma attiva.
Tra i fattori di rischio rientrano invece il fumo, il sovrappeso e l’obesità, la menopausa e, nel caso dei neonati, l’allattamento al seno.
Carenza di vitamina D: i sintomi
Una lieve carenza di vitamina D può impattare tanto sulle energie quanto sulla salute di pelle e capelli, causando stanchezza, capelli fragili e tendenti alla caduta, pelle secca. Quando la carenza diventa più grave, possono comparire dolori ossei e articolari, debolezza muscolare e fragilità ossea, con aumentato rischio di fratture.
Nei bambini, una carenza di vitamina D può causare rachitismo e rallentamento nella crescita, e può portare a problemi nello sviluppo dello scheletro, con comparsa di scoliosi e ginocchio valgo.
Nel caso in cui si accusassero uno o più di questi sintomi o si temesse una carenza nel proprio bambino, sarebbe indispensabile contattare immediatamente il proprio medico curante.