Cancro ovarico: come riconoscere questo “killer silenzioso”

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 14 Marzo, 2016

La dottoressa Teresa Diaz-Montes, medico associato della Lya Segall Ovarian Cancer Institute, presso il Mercy Medical Center di Baltimora, parla del cancro ovarico come di un “killer silenzioso”, definendolo una delle forme di tumore ginecologico tra le più temute. Questa patologia non ha infatti sintomi evidenti. La dottoressa afferma che il tasso di sopravvivenza di chi è colpito da questa patologia non supera il 30% a 5 anni.

Se, invece, il cancro è curato precocemente i risultati sono più confortanti, con un tasso del 94% a 5 anni. Va quindi portata avanti una ricerca per cercare di individuarne i segni premonitori. Vediamo le principali 8 regole che è opportuno seguire.

  1. Quando si verificano strane condizioni andare subito dal medico

Anche se i sintomi di un tumore ovarico sono poco chiari (gonfiore, dolore pelvico o addominale, difficoltà a mangiare o senso di pienezza che si presenta velocemente, incontinenza, costipazione, affaticamento, dolore durante l’attività sessuale) e possono essere confusi con altro, non vanno mai sottovalutati.

  1. Il rischio è basso sotto i 40 anni

Di solito il rischio che si presenti questa patologia aumenta dopo i 63 anni.

  1. Mantenere un peso sano aiuta

Le donne in sovrappeso hanno maggiori possibilità che si presenti il cancro ovarico, rispetto alle loro coetanee normo-peso.

  1. La storia familiare è importante

Fate sempre presente al vostro ginecologo se in famiglia ci sono stati casi di cancro ovarico, al seno o al colon retto.

  1. Fare figli prima dei 26 anni potrebbe proteggere

Ogni interruzione nell’ovulazione va a ridurre il rischio di cancro ovarico.

  1. Usare anticoncezionali ormonali aiuta

Usare la pillola può essere positivo. L’ovulazione coinvolge molte cellule e può capitare che si verifichino errori nel DNA, che possono portare allo sviluppo del cancro ovarico.

  1. La legatura delle tube, o un’isterectomia possono essere un fattore protettivo

Se ci si è sottoposte a uno di questi due interventi, il rischio dell’insorgenza di un tumore ovarico è ridotto rispettivamente di 2/3 ed 1/3.

  1. Esami ginecologici regolari sono la migliore forma di prevenzione

Non ci sono specifici esami per fare prevenzione contro il tumore ovarico, quindi sono fondamentali controlli regolari, e, nel caso si abbiano fattori di rischio, ci si può sottoporre a TC di addome e pelvi, ecografie transvaginali e risonanza magnetica delle pelvi.

 

 

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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