Cancro osseo: ecco cosa c’è da sapere

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 09 Febbraio, 2016

Il cancro osseo è una forma tumorale che si origina nell’osso stesso. Ne esistono diverse tipologie, ma nella maggior parte dei casi si parla di sarcomi, divisi in osteosarcomi condrosarcomi. Quest’ultimo si sviluppa inizialmente dalla cartilagine.

Più spesso, si verificano i tumori ossei metastatici, causati dalle cellule tumorali presenti nell’osso e provenienti da tumori formatisi in altri organi.

I sintomi del cancro osseo

In primis, può comparire tumore e gonfiore in un punto X dello scheletro. Il dolore tende ad aumentare, con la progressione del cancro. In alcuni casi, si ha una limitazione dei movimenti, perdita di peso e senso di spossatezza.

Altra storia è quella dei mielomi e dei tumori del sangue.

Tumori del sangue

La forma più diffusa di tumore del sangue è il mieloma multiplo, che attacca le plasma-cellule, le cellule bianche che combattono infezioni e malattie varie.

Una seconda tipologia è quella rappresentata dai linfomi. Questa forma tumorale può iniziare sia nei linfonodi che nel midollo. La leucemia è di certo una delle forme tumorali più conosciuta. Questa patologia tende a originarsi nel sangue, nei globuli bianchi, ma può toccare anche altre cellule. Si presenta in forma acuta, quando la crescita è veloce, e cronica, quando questa è lenta.

Ne è presente anche una variante che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. Si tratta della leucemia infantile, che di solito avanza velocemente e, partendo dal sangue, si può diffondere ad altre parti del corpo. Ognuna di queste patologie presenta degli specifici fattori di rischio, che sono per:

Il mieloma multiplo

  • Un caso di mieloma all’interno della storia familiare
  • Lavorare in settori particolari, come il petrolifero
  • Obesità e sovrappeso
  • Una storia medica dove compaiono malattie delle cellule del plasma

Il linfoma

  • Esposizione a benzene
  • Chemioterapia e radioterapia per altri tipi di tumore
  • Malattie autoimmuni come artrite reumatoide, lupus e sindrome di Sjogren
  • HIV o epatite C
  • Obesità e sovrappeso
  • In rari casi, è un fattore di rischio la presenza di protesi mammarie

La leucemia mieloide

  • Fumo
  • Esposizione al benzene o sostanze simili
  • Chemioterapia
  • Esposizione a raggi X e TAC
  • Problemi ematici
  • Malattie congenite come la sindrome di Down
  • Presenza della malattia nella storia familiare

La leucemia mieloide cronica

  • Esposizione ad alte dosi di radiazioni
  • Età avanzata

Per la leucemia infantile e difficile capire le reali cause della malattia. La sua frequenza sembra essere più alta in caso di:

  • Sindrome di Down
  • Problemi ereditari al sistema immunitario
  • Nel caso in cui sia presente un gemello identico affetto dalla malattia
  • Alte esposizioni alle radiazioni
  • Esposizione a benzene e uso di farmaci chemioterapici
  • Terapia di soppressione immunitaria, come ad esempio quella a seguito di un trapianto d’organo.

Quali sono i trattamenti per questo tipo di tumori?

Vediamo adesso quelli che sono i principali mezzi a disposizione dei medici per diagnosticare questa patologia. Come prima cosa si procede con l’analisi della quantità di cellule presenti nel sangue, nota come test del midollo osseo. Può avvenire attraverso aspirazione, un esame che consiste nell’aspirazione di una piccola quantità del liquido spinale oppure attraverso la biopsia.

Questa viene praticata come approfondimento dopo l’aspirazione. Consiste nel prelievo di una porzione di midollo, per mezzo di un grosso ago. Adesso che è tutto più chiaro su cosa sia un tumore osseo andiamo ad analizzare quelle che sono le principali terapie per la sua cura.

I trattamenti principali sono la chemioterapia, l’immunoterapia, la radioterapia, una cura a base di farmaci e il trapianto di cellule staminali. La più conosciuta è di certo la chemioterapia, che consiste nella somministrazione di farmaci, via bocca o via endovenosa, che di solito si associa alla radioterapia (uso di raggi X o raggi gamma che agiscono attaccando il DNA delle cellule tumorali).

L’immunoterapia è un trattamento che va a stimolare il sistema immunitario, che mira a uccidere o rallentare la crescita delle cellule malate. Un’alternativa alla chemioterapia è l’uso di farmaci mirati, che danno meno effetti collaterali.

Il trapianto di cellule staminali va a riparare i danni che vengono fatti alle cellule sane, quando si va ad usare la chemioterapia. Questa tecnica va a creare un maggior numero di cellule sane nel midollo osseo.

 

 

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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