Il cancro e le disfunzioni del gusto: ecco come evitarle

Paolo Pate | Blogger

Ultimo aggiornamento – 03 Giugno, 2015

Dany Gaillard dell’Anschutz Medical Campus presso l’University of Colorado Denver ha pubblicato con alcuni colleghi le conclusioni del loro recente studio sulla rivista PLOS Genetics.

Le papille gustative sono organi che contengono cellule sensoriali che ci permettono di sperimentare i gusti dolce, salato, acido, amaro e umami. La maggior parte di queste si trovano sulla superficie della lingua, altre sono all’interno della guancia, nell’epiglottide e nell’esofago superiore.

In totale, un uomo adulto ha circa 2.000-4.000 papille gustative che si rinnovano una volta a settimana per mantenere le proprie funzioni. L’esatto processo di rinnovamento delle papille gustative, tuttavia, è ancora poco chiaro.

Cancro e papille gustative

Molti pazienti sottoposti a trattamenti per il cancro (in particolare per tumori a testa, collo, o colon) fanno esperienza di disfunzioni al senso del gusto.

Alcuni percepiscono, infatti, un sapore metallico che può rendere difficile la digestione. I farmaci anticancro utilizzati per uccidere le cellule tumorali possono danneggiare anche molte cellule sane, tra cui le papille gustative, compromettendone così la capacità di rinnovarsi.

Questo può modificare il senso del gusto di una persona, portandola a soffrire di malnutrizione e grave perdita di peso”, osserva Linda Barlow, uno degli autori dello studio. “Così la comprensione di come le cellule gustative si rinnovano durante tutta una vita, come cioè le cellule appena nate sostituiscono quelle morenti, è essenziale per trovare possibili rimedi terapeutici per migliorare la sensibilità del gusto in pazienti affetti da tumore”.

La beta-catenina può ripristinare il senso del gusto

Analizzando le lingue dei topi, il team di ricerca ha scoperto che il ricambio delle papille gustative è controllato da una proteina presente nel pathway di segnalazione Wnt, chiamata beta-catenina. Questa proteina oltre ad avere un ruolo chiave nella produzione di papille gustative in embrioni in via di sviluppo, regola anche il rinnovamento del tessuto epiteliale negli individui adulti.

I ricercatori hanno scoperto che la beta-catenina regola le singole fasi del rinnovamento delle papille gustative: “Abbiamo dimostrato che l’attivazione di questo percorso permette alle cellule appena nate di diventare un tipo specifico di cellule del gusto; il loro ruolo è quindi quello di sostenere le cellule simili per aiutarle a lavorare in modo sempre efficiente”, spiega Barlow.

Secondo i ricercatori un modo per ripristinare il senso del gusto nei pazienti affetti da cancro, può essere quello di attivare il percorso Wnt, forzando così il rinnovo delle papille gustative. Le molecole di alcuni farmaci antitumorali potrebbero bloccare la via di Wnt e causare la disfunzione del gusto: i pazienti che assumono questi farmaci avrebbero bisogno di trattamenti complementari per ripristinare il senso del gusto.

Uno sguardo al futuro

I ricercatori ammettono che c’è ancora molto da fare per conoscere i meccanismi alla base del rinnovamento delle papille gustative, ma queste loro recenti scoperte possono essere considerate un grande passo in avanti verso il miglioramento della qualità della vita dei malati di cancro.

Nel giugno del 2014, il Medical News Today ha riferito di uno studio che avrebbe identificato alcuni ormoni dello stress attivati nelle papille gustative come responsabili per la rilevazione dei sapori dolce, amaro e umami: questo potrebbe spiegare la relazione tra il mangiare e lo stress emotivo.

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Scritto da Paolo Pate | Blogger

Scrittura, volontariato, lettura, sport, viaggi… sono davvero tante le passioni che possono descrivermi. In ognuna di queste cerco di mettere tutto me stesso per non smettere mai di crescere, cercare la mia strada ed essere felice.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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