È vero, stiamo sempre attenti al contenuto delle calorie nel cibo e nelle bevande che mangiamo. Le calorie però non sono tutte uguali, e alcune sono peggiori di altre, specialmente perché aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiometaboliche e di diventare obesi. Ma, prima di tutto, vediamo cosa si intende per calorie.
Cosa sono le calorie
Se ne sente spesso parlare nei giornali, su internet e alla televisione, in particolar modo quando si tratta di dieta e perdita di peso. Ma sai davvero cosa sono le calorie? Si tratta di un’unità di misura utilizzata per quantificare l’energia che si ottiene dal cibo.
Quando si ha un eccesso di calorie, queste non vengono bruciate ma immagazzinate sotto forma di grasso. Si sente spesso dire che esistono diverse tipologie di calorie, ma non è proprio così. In realtà, esistono diverse forme in cui le calorie possono essere ottenute.
I tipi principali di calorie includono: carboidrati, grassi e proteine. Ognuna di queste ha proprietà chimiche e fisiche differenti e possono essere trovate in cibi o bevande diverse, da sole o in combinazione l’una con l’altra.
Bevande zuccherate e calorie “cattive”
Sebbene tutte le calorie presenti in qualsiasi tipo di cibo possano aumentare il rischio di diventare obesi o di sviluppare delle malattie a livello metabolico e cardiaco, 22 esperti di scienze nutrizionali hanno convenuto che le bevande zuccherate svolgono un ruolo primario quando si parla di problemi di salute cronici.
“La novità è che un gruppo impressionante di scienziati con una vasta esperienza nella nutrizione e nel metabolismo concordano con la conclusione che le bevande zuccherate aumentano i fattori di rischio cardiometabolico rispetto a quantità uguali di amido” – ha dichiarato l’autrice principale dello studio, anch’essa biologa nutrizionista.
Queste nuove informazioni sono il risultato dell’indagine pubblicata sulla rivista Obesity Reviews, coordinata dalla dr.ssa Kimber Stanhope, esperta di scienze nutrizionali e biologa nutrizionista alla Scuola di Medicina Veterinaria all’Università della California.
I dolcificanti non fanno ingrassare
Un’altra interessante scoperta è il ruolo che svolge il dolcificante chiamato aspartame. Quest’ultimo, infatti, sembrerebbe non promuovere un aumento di peso negli adulti. La dr.ssa Stanhope e il suo team hanno ribadito come questa notizia stupisca la maggior parte delle persone che credono che con l’assunzione di dolcificanti si possa ingrassare.
Gli autori dell’indagine hanno convenuto anche sul fatto che il consumo di grassi polinsaturi (n-6), come quelli che si trovano in alcuni oli vegetali, semi e noci, diminuiscono il rischio di sviluppare malattie rispetto ai grassi saturi, sebbene quest’ultimi siano associati a un livello di rischio inferiore quando si tratta di malattie cardiometaboliche.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha di recente richiesto l’eliminazione di grassi insaturi di origine artificiale che sono spesso utilizzati per migliorare la durata dei prodotti fritti, snack e prodotti da forno. Il consumo di questi tipi di grassi può avere effetti sulla salute gravi, come un aumento dei livelli di colesterolo LDL e maggiori fattori di rischio per problemi cardiaci, infarto e diabete di tipo due.
Sebbene i rischi di questi prodotti sulla salute siano ben noti, l’indagine della dr.ssa Stanhope affronta le molte sfide a cui gli esperti vanno incontro date dai risultati contrastanti della ricerca nutrizionale. Ad esempio, mentre alcune persone sono convinte che l’assunzione di caffè aumenti il rischio di sviluppare il cancro, altre pensano che questo alimento faccia bene alla salute del cuore.
Le pietre miliari per mantenere in salute il proprio organismo, rimangono una dieta sana composta da cereali integrali non raffinati, frutta, verdura e grassi sani e, sicuramente dopo questa scoperta, senza bevande zuccherate!