20 novembre 2015: appuntamento con Call for Brain. Tra i curatori scientifici presenti, che muoveranno interessanti riflessioni sulla sanità e la tecnologia, dopo aver visto in anteprima gli interventi più interessanti del TEDMED americano, ci sarà anche Matteo Farinella, neuroscienziato italiano, londinese di adozione e fumettista.
Abbiamo rivolto a lui alcune domande:
Si presenti in poche righe.
Dopo aver conseguito un dottorato in neuroscienze allo University College London, ho deciso di dedicarmi alla divulgazione scientifica a fumetti, da sempre una mia grande passione. Ho pubblicato Neurocomic con la Rizzoli Lizard nel 2014 e ora sono al lavoro sul prossimo libro.
Se dovesse chiudere gli occhi e immaginare la sanità del futuro (il modo in cui i pazienti si rapporteranno ai medici), cosa vedrebbe?
Sicuramente la tecnologia avrà un ruolo sempre più importante e di conseguenza la sanità diventerà sempre più personalizzata. L’importante è che queste tecnologie e l’uso che ne viene fatto siano attentamente regolate a favore dei pazienti, non nell’interesse di compagnie private.
Patient Centered Design, ovvero una cura disegnata attorno ai bisogni del paziente: quale secondo lei il ruolo del design nel rileggere i processi di cura?
Il design sarà fondamentale proprio per assicurarsi che il paziente faccia un uso consapevole delle nuove tecnologie, ma anche per non deumanizzare completamente l’esperienza e mantenere il più possibile un rapporto tra medico e paziente, anche se virtuale.
TEDMED e la volontà di portarlo in Italia grazie a Fightthestroke: cosa rappresenta per lei?
Un bell’esempio di divulgazione scientifica, di cui c’e’ sempre più bisogno, soprattutto in campo medico.
Le iscrizioni all’evento sono aperte, cosa aspettate? Per iscriversi basta un click qui.