L’81% della popolazione adulta consuma bresaola di Valtellina IGP: secondo una ricerca condotta da Doxa, gli italiani che la scelgono per gusto e leggerezza sono 42 milioni.
Tra questi, in quanti l’abbinano con grana e rucola? È vero, i numeri non li conosciamo. Di certo, però, possiamo azzardare che sono tantissimi coloro che decidono di gustare un buon piatto di bresaola, senza rinunciare a condirla con rucola, grana e qualche goccia di limone.
Chi, infatti, non l’ha mai provata – e riprovata! – come antipasto per un pranzo o una cena estiva in compagnia? Spesso, si sceglie questo abbinamento per il suo sapore e la sua alta digeribilità, a volte commettendo persino alcuni piccoli errori. Non tutti però sanno perché la bresaola va a braccetto con il grana e perché sarebbe meglio lasciare da parte la rucola e il limone, esaltando di contro la bontà stessa del piatto.
Bresaola di Valtellina IGP, grana, rucola e limone: ecco perché
La bresaola della Valtellina IGP rappresenta uno degli alimenti perfetti per chi sceglie una dieta salutistica, senza dover per questo rinunciare ai piaceri della tavola. Il contenuto proteico, infatti, risulta molto elevato, mentre la quantità di grassi contenuti è prossima allo zero, così come l’apporto calorico totale.
Non solo! Questo raffinato salume è naturalmente ricco di vitamine del gruppo B, in primo luogo essenziali per il corretto sviluppo del sistema nervoso. Anche il potere antiossidante è molto alto: la vitamina E ed il selenio contenuti nella bresaola, infatti, agiscono proprio in questo senso. Impossibile dimenticare la presenza di fosforo, amico della salute delle ossa e dei denti. Infine, il ferro e il rame risultato nutrienti essenziali per la produzione di globuli rossi, mentre il potassio promuove la salute cardiovascolare.
Il calcio, la vitamina A e la vitamina D, alla conta delle proprietà nutritive, risultano però assenti. Che fare, dunque? Semplice, sarà sufficiente abbinare alla bresaola della Valtellina IGP qualche scaglia di grana: 50 g di questo formaggio, infatti, apportano la gran parte del fabbisogno giornaliero di calcio e circa il 20% di quello relativo alla vitamina A, essenziale per favorire una buona funzione visiva e antinfiammatoria.
Infine, nel grana non manca la vitamina D, fondamentale nell’economia del nostro organismo per scongiurare fratture ossee, tumori e malattie neuro-degenerative.
Non sempre “sì” al limone e alla rucola!
Il piatto è pronto, manca solo il contorno e il condimento. Guarnire il tutto con abbondante limone – come spesso accade sulle tavole degli italiani – rappresenta un errore da principianti.
La carne, infatti, tenderà a ossidarsi, creando un effetto assai sgradevole al palato. Meglio optare per una delicata citronette, emulsionando pepe, olio e limone. L’impiego della rucola, invece? Via libera, ma con riserva. I sapori eccessivamente amari, infatti, rischiano di rovinare la bontà del salume stesso. Siate avari, dunque, nell’uso della rucola. La proporzione corretta è quattro parti di bresaola di Valtellina IGP per una di verdura.
Chi volesse stupire i propri amici a tavola, mantenendo come alimenti base la bresaola della Valtellina IGP e il grana, può far correre la fantasia e scegliere di accostare a questi ingredienti degli ottimi fichi freschi, ricchi di fibre e antiossidanti. Poveri di sodio e, al contempo, vera fonte di potassio, calcio e magnesio, i fichi rappresentano un vero toccasana per chi soffre di ipertensione.
Il piatto è pronto per essere servito in tavola e gustato con piacere!
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