Body shaming: un progetto per dire stop al fenomeno, condividendo la propria esperienza

Redazione

Ultimo aggiornamento – 19 Ottobre, 2020

body shaming

Se ne parla sempre di più. Personaggi famosi, persone comuni, chiunque negli ultimi mesi ha familiarizzato con le parole "body shaming", alla lettera "derisione del corpo", un fenomeno diseducativo che porta chi si nasconde spesso dietro uno schermo e una tastiera a muovere delle critiche verso gli altri, incidendo notevolmente sulla serenità psicologica di chi subisce queste offese. Non c'è un'età, un sesso o un'etnia che siano risparmiati dal grave fenomeno. Nasce, dunque, dal comune desiderio di una maggiore sensibilizzazione dei più giovani e non solo, per la prima volta un progetto strutturato con un fine educazionale: una campagna di comunicazione sulla pagina Instagram di Pazienti.it che vede, in tre fasi, la partecipazione di specialisti dell'AIP, per creare consapevolezza e condivisione, e dire insieme basta alla derisione online e offline. 

Una campagna contro il fenomeno del body shaming 

La campagna, il cui inizio è previsto per il prossimo 22 ottobre, prevederà una prima fase di consapevolezza e conoscenza del fenomeno, attraverso dei contenuti e delle grafiche che si susseguiranno in una prima settimana, tutti curati scientificamente dagli specialisti di AIP e che toccheranno i focus del body shaming, della body neutrality e della body positivity

A seguire, nelle tre settimane successive, si articoleranno due momenti dedicati allo storytelling e alla condivisione; i followers di Instagram, sfruttando gli hashtag #nondirmipiù e #nondiròpiù, creati ad hoc in occasione della campagna, potranno raccontare e condividere la loro esperienza, con un forte obiettivo educazionale, per aiutare a prendere coscienza del disagio subito e, nello stesso tempo, per spingere i followers per la prima volta ad avvertire anche il disagio provocato, facendo leva su un atto di auto-analisi. 

Coinvolti nel progetto, il prof. Gianluca Castelnuovo, psicologo specialista in psicoterapia e docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore; la dott.ssa Giorgia Varallo, psicologa impegnata nel suo lavoro di ricerca presso l'Istituto Auxologico Italiano, il prof. Cesare Cavalera, psicologo-psicoterapeuta che si occupa di studiare il funzionamento delle emozioni autoconsapevoli negative quali colpa e vergogna, con la collaborazione del prof. Santo Di Nuovo, presidente di AIP. 

Obiettivo? 

"Utilizzare i social e, in particolare Instagram, come un terreno fertile e prezioso per veicolare messaggi positivi, che siano in grado di rendere maggiormente consapevoli i più giovani (e non solo) del valore umano delle parole e dei comportamenti", afferma la dr.ssa Irene Bocca, social media manager di Pazienti.it. "Un'occasione unica, che ci vede partner di una realtà come AIP, nel tentativo di approfondire con la massima autorevolezza una sfera tanto delicata e importante, come quella della psicologia e delle difficoltà nelle relazioni sociali e con se stessi. Prevediamo un intreccio di punti di vista, sia degli esperti che delle persone che ci seguono", dichiara la dr.ssa Alessandra Lucivero, responsabile editoriale di Pazienti.it. 

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