Gli studi riferiscono che ogni anno 10 persone su 10.000 vengono colpite da un aneurisma cerebrale. Non solo, se si facesse una semplice Tac o risonanza magnetica si scoprirebbe che 2 persone su 100 hanno un aneurisma cerebrale, anche se non lo sanno.
Ma com’è possibile? Prima vediamo cos’è un aneurisma, poi cerchiamo di capire il perché.
Aneurisma celebrale: di cosa si tratta
Facciamo un passo indietro, per capire cos’è un aneurisma. Tutti noi sappiamo che il nostro corpo è composto da vasi sanguigni: vene, arterie e capillari.
Questi vasi hanno una grandezza che li differenzia tra di loro: le arterie sono più larghe, le vene sono più strette e, infine, ci sono i capillari, ancora più fini. Le pareti di questi vasi sono flessibili, modificandosi al passaggio del sangue. Il loro diametro varia a seconda di diversi fattori, come la pressione i battiti cardiaci. Insomma, si hanno modificazioni in base a quanto sangue il nostro corpo ha bisogno che passi in quel momento. Anche la flessibilità delle pareti può però variare rispetto a diverse componenti, come l’alimentazione, l’età, lo stile di vita e le patologie genetiche.
Detto ciò, vediamo cosa sia nello specifico un aneurisma: si tratta di una dilatazione progressiva di un vaso sanguigno. Questo rigonfiamento della parete è patologico e permanente, ed interessa soprattutto le arterie e le vene: possiamo immaginarlo come una pallina localizzata nel cuore, nel cervello, nelle arterie degli arti e in quelle viscerali.
Focalizziamoci sugli aneurismi che colpiscono cervello, coinvolgendo le arterie. Infatti, nel momento in cui si ha un aneurisma cerebrale, le condizioni di salute pregresse potrebbero essere davvero ottime. Accade, però, che il tratto di parete vascolare affetto da aneurisma risulta indebolito, portando a una dilatazione continua che sfocia in una rottura del vaso sanguigno.
Inutile dire che questa rottura risulta molto pericolosa: le conseguenze possono essere infatti ictus ed emorragia.
Le cause dell’aneurisma sono molteplici:
- Predisposizione genetica
- Patologie che provocano un’alterata produzione di collagene
- Malattie vascolari, quali arteriosclerosi e vasculite
- Infezioni, come sifilide o infezioni cerebrali
- Traumi cranici
Ma tornando alla domanda di prima, come mai molte persone hanno un aneurisma e non lo sanno?
Aneurisma: è possibile non accorgersi della rottura di una vaso?
Sì, assolutamente sì. Molto semplicemente, l’aneurisma, finché non si rompe, non provoca sintomi e può anche non causare nessun particolare problema di salute.
Molte persone, infatti, scoprono di avere un aneurisma per pura coincidenza, mentre eseguono una tac o una risonanza magnetica oppure durante i classici controlli di routine.
Nel momento in cui un aneurisma si rompe, però, abbiamo un quadro di sintomi ben definito.
Vediamo come individuare un aneurisma:
- Cefalea improvvisa e forte – Nel momento in cui un’arteria cerebrale scoppia, si ha un fortissimo e improvviso mal di testa, che viene definito – da chi l’ha provata – come la peggior cefalea sperimentabile. Il dolore è localizzato e confinato nella zona dove è presente l’aneurisma. Spesso, può essere accompagnato da nausea e vomito.
- Alterazione della vista – In questa circostanza la vista può diventare doppia, ridotta, sfocata, si può avere parziale o totale cecità.
- Dilatazione pupillare – Una cosa che i medici consigliano di fare è quella di guardarsi allo specchio: se una pupilla è molto più dilatata dell’altra vi è la probabilità che un aneurisma sia scoppiato.
- Dolore oculare – Spesso, in questa circostanza si percepisce una pulsazione o un dolore molto intenso agli occhi, solitamente è localizzato in un solo lato della testa
- Emiparesi – Può capitare di percepire una metà del corpo indebolita, a seconda dell’emisfero cerebrale colpito. In particolare, se l’aneurisma è avvenuto nell’emisfero sinistro, l’emiparesi sarà nella metà del corpo destra e viceversa.
Se ti rendi conto di avere questi sintomi, il consiglio è di chiamare immediatamente un’ambulanza. I medici, infatti, indicano in modo perentorio di non guidare o di farsi accompagnare. In questa circostanze il tempo è prezioso: spesso i medici sono costretti a intervenire direttamente in ambulanza.
Cosa fare?
Purtroppo, non c’è un trattamento e una prognosi costante nel momento in cui si è colpiti da un aneurisma: tutto dipende dalla localizzazione e dalle dimensioni della rottura.
Nel caso degli aneurismi cerebrali, sicuramente, prima ci si accorge che sta avvenendo l’esplosione di un vaso sanguigno, maggiori saranno le probabilità di una prognosi positiva. Ovviamente, i medici consigliano di tenersi monitorati nel tempo, soprattutto con l’avanzare dell’età, in modo da riuscire a riconoscere o intervenire sugli aneurismi innocui e silenti.
Come per tutte le malattie che ci possono colpire, anche in questa circostanza ci sono dei fattori di rischio che dipendono dal nostro stile di vita.
L’aneurisma ha sicuramente una componente di predisposizione familiare e genetica ma, a maggior ragione, si può sempre cercare di evitare comportamenti che possono aumentare le probabilità di incorrere in alcune patologie.
Infatti, gli aneurismi cerebrali hanno una probabilità più elevata di verificarsi nelle donne in gravidanza o di un’età superiore ai 60 anni (fattori che, purtroppo per il secondo, difficilmente possiamo evitare) ma le possibilità sono anche aumentate da:
- Fumo di sigaretta
- Colesterolo
- Sovrappeso o obesità
- Uso e abuso di sostanze stupefacenti
- Pressione sanguigna alta
- Mancanza di attività fisica
- Alimentazione sbagliata
Anche in questo caso, l’alimentazione e l’attività fisica giocano un ruolo importante nel contrastare sia l’ipertensione sia l’obesità o il colesterolo alto. Vengono quindi consigliate frutta e verdura, cereali integrali e proteine magre e, oltretutto, un consumo di grassi sani come quelli che si possono trovare nel pesce, negli oli vegetali, nella frutta secca e nei semi.
Insomma, anche per quanto riguarda l’aneurisma celebrale ci sono cose per cui non abbiamo potere decisionale, ma altre che invece dipendono dai noi. Quindi, mantieni uno stile di vita che ti possa aiutare a vivere meglio, in modo sano e sempre in forma.