Prof. Marcello Monti, specialista in dermatologia e in Malattie Infettive e Parassitarie. Ha insegnato Dermatologia presso le facoltà di Medicina dell’Ospedale San Raffaele Milano, del Policlinico di Milano, dell’Istituto Humanitas. Ha editato libri riguardanti le cure delle Ulcere/ferite e della Cosmesi Medica e Chirurgica, della Terapia Fotodinamica. Ha svolto ricerche sulle principali malattie cutanee, pubblicando più di 100 articoli su riviste internazionali.
Con l’inizio delle scuole, non mancano i disagi che molte mamme, ahimè, si trovano a dover affrontare. Non parliamo di raffreddori o contagi di altre malattie, ma dei ben più “temibili” (soprattutto per chi non ne sopporta l’idea) pidocchi.
Sì, i pidocchi possono davvero rappresentare un noioso disturbo che passa da testa a testa. Come è possibile? Cosa fare per eliminarli?
A risponderci il prof. Marcello Monti, specialista in dermatologia.
Come prevenire il contagio da pidocchi?
I pidocchi vengono definiti gli acrobati del capello. Infatti, sono abilissimi e velocissimi a passare da un capello all’altro. Quindi, se due teste si avvicinano l’una all’altra uno o più pidocchi passano dalla testa già colonizzata a quella ancora vergine. Il pidocchio, infatti, ha bisogno di conquistare nuovi territori per deporre le uova e generare i nuovi pidocchi.
La conseguenza di tutto ciò e che se si vuole evitare il contagio occorre nascondere i capelli ai pidocchi con foulard, capellini, acconciature raccolte ecc.
Cosa fare se si scopre di aver preso i pidocchi?
Per prima cosa, occorre non farsi prendere dal panico o fobia dei pidocchi (parassitofobia).
I pidocchi non sono dannosi per la salute e non trasmettono malattie. Poi occorre passare al trattamento antipidocchi. Qui c’è da fare una riflessione importante: fino a una decina di anni fa, i pidocchi erano sensibili a tutti gli antiparassitari disponibili per uso umano. Ora, sono divenuti resistenti a quasi tutti i rimedi chimici.
Succede, quindi, che i bambini vengano trattati a lungo con antiparassitari ma non guariscono. La conseguenza è che i bambini s’intossicano di antiparassitari e il contagio si espande.
Per evitare questo, oggi si consiglia di non usare antiparassitari ma di rimuovere i pidocchi dopo averli resi incapaci di muoversi. Per fare questo, si applica sulla testa prima un estere dell’acido miristico, che sciogliendo la protezione cerosa del pidocchio lo rende fermo. Poi, con la pettinina si passa ciocca per ciocca tutti i capelli. Dopo questo passaggio si applica un particolare balsamo che facilita il distacco dei pidocchi rimasti e delle uova, e si ripettina con la pettinina.
Facendo questo doppio passaggio ogni 4 giorni x 3 volte si elimina la parassitazione in 12 giorni, senza aver usato componenti potenzialmente tossici.
I flaconi con i due componenti e la pettinina sono in vendita in farmacia.
Come si fa a essere certi di aver debellato il fastidioso parassita?
Il pidocchio di per sé non si fa vedere perché è in continuo movimento, ma le uova sono ferme, incollate al capello e si vedono bene. Se le uova non aumentano, ma anzi tendono a raggrinzirsi e diventare da argento lucenti a grigie opache significa che non ci sono più pidocchi e quindi nuove uova depositate.
Quali sono i rimedi naturali contro i pidocchi?
Non esistono rimedi naturali sia per debellare i pidocchi sia per prevenirne l’infestazione. Infatti, i pidocchi sono estremamente resistenti a tutti gli estratti vegetali e molti dei composti chimici. Quindi, meglio non perdere tempo (e soldi) in prodotti che poi non funzioneranno.