Appendice come uretere: una bambina di 2 anni può fare pipì

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 15 Marzo, 2017

appendice come uretere: un trapianto è stato possibile per una bambina di 2 anni

Un trapianto di appendice come fosse un uretere: è quello che è successo all’ospedale Regina Margherita di Torino. Una bambina di 2 anni, nata con un solo rene e anch’esso affetto da anomalia congenita, non riusciva a urinare da sola ed era costretta a usare un tubicino esterno.

Il trapianto di appendice al posto dell’uretere

È un intervento che ha dell’esclusivo, in quanto non era mai stato effettuato prima di adesso in nessun ospedale del mondo. La piccola ha solo 2 anni e mezzo ed è nata con un rene solo che di per sé non sarebbe un grosso problema, se non fosse che anche questo è affetto da una rara anomalia congenita. Con questo intervento, con il quale è stata posizionata l’appendice al posto dell’uretere, la piccola riesce ora a urinare in modo completamente autonomo, dato che l’operazione è servita a far passare l’urina dal rene, attraverso l’appendice fino alla vescica.

L’intervento si è svolto in più fasi: prima di tutto, i chirurghi del reparto di Urologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino hanno rimosso il tubicino che era inserito all’interno della piccola e che aveva il compito di trasportare l’urina all’esterno. Questo tubo era fondamentale nella vita della bambina, in quanto un’infezione renale poteva presentarsi in qualsiasi momento, se non avesse espulso tutta l’urina accumulata.

Dopodiché, è stata trapiantata l’appendice al posto dell’uretere non funzionante.

La bambina aveva già subito numerosi interventi…

Ad operare la bambina è stato il dottor Emilio Merlini, direttore del dipartimento di Urologia Pediatrica del Regina Margherita. La piccola, già alla nascita, presentava soltanto un rene ammalato nella parte dell’uretere, ovvero quella zona che serve a trasportare l’urina dal rene alla vescica.

La piccola aveva già subito molti interventi per cercare di modificare questa anomalia congenita e permetterle di urinare in completa autonomia. Purtroppo, ogni operazione era fallita. L’uretere, a lungo andare, si stava riducendo a una sottile corda fibrosa.

In precedenza, già erano stati effettuati interventi di sostituzione dell’uretere con l’appendice, ma soltanto parziali e non totali, come in questo caso. In più, l’appendice si trova a destra, mentre il rene danneggiato era a sinistra, situazione che complicava ulteriormente l’intervento.

Un intervento innovativo

Il dottor Merlini, invece, è riuscito a isolare l’appendice e una parte della parete dell’intestino cieco, ha trasportato l’organo a sinistra e l’ha collegato alla vescica e al bacinetto del rene.

La piccola sta riprendendo, o meglio, sta cominciando la vita normale, senza dover per forza essere collegata a un tubo per urinare, tubo che comunque aveva il compito di non farla morire.

Questo intervento è un passo avanti nella chirurgia che si spera migliorerà la vita di molte altre persone.

 

Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

La mia formazione comprende una laurea in Lettere e Filosofia, indirizzo socio antropologico e geografico, arricchita da tre Master conseguiti nel corso degli anni. La mia esperienza nel campo si estende da oltre 10 anni, durante i quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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