Gli antibiotici sono farmaci che inibiscono o rallentano la crescita dei batteri e, quindi, utilizzati per trattare le infezioni batteriche.
Gli antibiotici non agiscono sui virus, quindi le infezioni causate da virus, come il raffreddore e l’influenza, non possono essere trattate con questi farmaci. Nell’articolo spiegheremo che cosa gli antibiotici, come funzionano e quali sono i potenziali effetti collaterali. Parleremo anche del fenomeno, sempre più diffuso, della resistenza agli antibiotici.
La scoperta degli antibiotici
Nel 1928 il medico Alexander Fleming scoprì la penicillina. Oggi le penicilline sono antibiotici ampiamente usati per trattare una grande varietà di infezioni. Ampicillina, amoxicillina, e benzilpenicillina fanno parte delle penicilline.
Prima che i batteri possano moltiplicarsi e causare sintomi, il sistema immunitario del corpo di solito inizia a combattere l’infezione. I nostri globuli bianchi attaccano i batteri nocivi e, anche se i sintomi si manifestano, il nostro sistema immunitario può far fronte e contrastare l’infezione.
In alcuni casi, tuttavia, è necessario assumere farmaci antibatterici per fronteggiare l’infezione batterica.
Che cos’è la resistenza agli antibiotici?
Quando nel 1945 ricevette il Nobel, durante il suo discorso Alexander Fleming, affermò – “c’è il pericolo che l’uomo possa esporre i microbi a quantità non letali del farmaco, ciò li renderà in grado di adattarsi e quindi resistenti” – aveva previsto che i batteri sono in grado di sviluppare resistenza agli antibiotici. Come anticipato quasi 70 anni fa da Fleming, la resistenza ai farmaci è purtroppo una realtà.
L’uso eccessivo degli antibiotici ha, infatti, contribuito al fenomeno dell’antibiotico resistenza.
Secondo l’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie) la resistenza agli antibiotici continua a essere una seria minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo. In una dichiarazione rilasciata nel mese di novembre 2012, l’ECDC ha informato che circa 25.000 persone muoiono ogni anno nell’Unione europea a causa delle infezioni batteriche resistenti agli antibiotici.
Come agiscono gli antibiotici?
Un farmaco batteriostatico blocca la moltiplicazione dei batteri. Gli antibiotici uccidono i batteri e funzionano in due modi diversi, interferendo o con la formazione della parete cellulare del batterio o con il contenuto delle cellule.
Gli antibiotici non funzionano contro i virus. La maggior parte delle infezioni del tratto respiratorio superiore, come il mal di gola e l’influenza sono causate da virus, quindi non andrebbero trattate con gli antibiotici.
Un antibiotico ad ampio spettro può essere utilizzato per trattare una vasta gamma di infezioni. Un antibiotico a spettro ristretto è efficace solo contro alcuni tipi di batteri. Alcuni antibiotici attaccano batteri aerobici, mentre altri lavorano contro i batteri anaerobici. I batteri aerobici hanno bisogno di ossigeno, i batteri anaerobi necessitano di condizioni ipossiche.
In alcuni casi, gli antibiotici possono essere somministrati per prevenire anziché curare un’infezione, come nel caso della profilassi in vista di un intervento chirurgico.
Quali sono gli effetti collaterali degli antibiotici?
Tra gli effetti collaterali più comuni dati dagli antibiotici sono inclusi:
- Diarrea
- Malessere generale
- Infezioni fungine della bocca
Tra gli effetti collaterali rari troviamo:
- Formazione di calcoli renali
- Disturbi della coagulazione del sangue
- Sensibilità alla luce solare
- Malattie del sangue
- Colite
Reazioni allergiche e interazioni agli antibiotici
Alcuni pazienti possono sviluppare una reazione allergica agli antibiotici – in particolare alle penicilline. Gli effetti collaterali possono includere eruzioni cutanee, gonfiore della lingua e del viso, e difficoltà nella respirazione. Le reazioni allergiche agli antibiotici possono degenerare in shock anafilattico ed essere molto gravi, talvolta fatali.
Gli antibiotici devono essere usati con estrema cautela in soggetti:
- con funzionalità epatica o renale ridotta;
- in stato di gravidanza;
- in corso di allattamento al seno;
- allergici o ipersensibili al principio attivo.
Altri farmaci possono interagire con gli antibiotici. Penicilline, cefalosporine e altri antibiotici possono minare l’efficacia dei contraccettivi orali. Se l’antibiotico ha causato diarrea o vomito l’assorbimento dei contraccettivi può anche essere interrotto.
I latticini non dovrebbero essere consumati durante l’assunzione di tetracicline, in quanto potrebbero interferire con l’assorbimento del farmaco.
Il sangue del drago di Komodo: un possibile antibiotico?
Alcuni studi hanno messo in luce le proprietà antibatteriche del sangue del drago di Komodo.
La saliva del rettile ospita diversi tipi di batteri, che in qualche modo non influenzano la salute del drago. Gli scienziati della George Mason University negli Stati Uniti hanno creato un composto sintetico, sulla base di una molecola presente nel sangue del drago di Komodo, che ha attività antimicrobica.
Lo studio – pubblicato nel NPJ biofilm – suggerisce che dalla proteina potrebbe potenzialmente essere sviluppata una nuova classe di antibiotici.
Gli scienziati ritengono che questo potrebbe essere un passo importante nella ricerca per trovare nuovi antibiotici necessari per combattere agenti patogeni multiresistenti.