Nei pazienti con malattie renali croniche, una combinazione di carenza di eritropoietina (EPO, l’ormone glicoproteico che stimola e regola la produzione dei globuli rossi) e di ferro può causare anemia.
La carenza di EPO si ha quando la mobilizzazione del ferro è compromessa a causa di depositi nel sistema reticoloendoteliale e di un’inadeguata consegna al midollo osseo: i risultati di un nuovo studio sembrano poter risolvere questo problema. Vediamoli insieme.
Una nuova classe di agenti per combattere l’anemia
Recenti studi hanno elaborato un nuovo approccio nel trattamento della carenza di eritropoietina nei pazienti anemici, grazie all’utilizzo di agenti che stimolano la produzione di EPO endogeni nei tessuti renali e non renali.
La speranza è che tale strategia possa ridurre i risultati negativi producendo un livello fisiologico più o meno costante di EPO per stimolare la produzione di globuli rossi.
La nuova classe di agenti lavora per stabilizzare il fattore indotto dall’ipossia (HIF, condizione patologica determinata da una carenza di ossigeno nell’intero organismo), inibendo gli enzimi presenti in condizioni normali di ossigenazione tissutale.
Attualmente, negli USA, esistono 4 classi di agenti sottoposti a sperimentazioni cliniche.
- Roxadustat – Al momento sono state pubblicate 4 fasi di studio di roxadustat, che hanno evidenziato un notevole miglioramento nei pazienti in circa 7 settimane per quanto riguarda la diminuzione dei livelli di epcidina e ferritina, l’aumento dei livelli di capacità legante del ferro, l’aumento della produzione di globuli rossi, la diminuzione dei livelli totali di colesterolo. A differenza degli altri agenti, che vengono somministrati una volta al giorno, roxadustat ha un’emivita più lunga e viene somministrato tre volte a settimana.
- Vadadustat – Sono in corso tre studi di utilizzo di vadadustat in pazienti con malattie croniche renali, due in pazienti con dialisi. Dallo studio pubblicato emerge che il 59% dei pazienti trattati con vadadustat ha ottenuto una risposta positiva nella diminuzione dei livelli di ferritina e epcidina, nell’aumentata capacità di legame del ferro.
- Daprodustat – Riguardo al daprodustat, sono stati pubblicati alcuni studi di “fase 2”, detti anche terapeutico-esplorativo. Questo agente ha ridotto i livelli di ferritina e aumentato la capacità totale di legame del ferro, ma non ha diminuito i livelli di ecidina. Come con roxadustat, il daprodustat diminuisce i livelli totali di colesterolo. Come altri agenti della sua classe, invece, l’effetto collaterale più comune di daprodustat è stata la nausea.
- Molidustat – Non è stato pubblicato alcuno studio riguardante questo agente ma ve ne sono alcuni in corso.
Quali sono i diversi tipi di anemia?
Ma, esattamente, cosa si intende per anemia e quanti tipi ne esistono? Scopriamolo insieme.
L’anemia è un disturbo del sangue, che può compromettere salute e qualità di vita. Si verifica quando il corpo distrugge o perde molti globuli rossi, che contengono emoglobina, fondamentale per trasportare l’ossigeno in tutto il corpo.
Esistono molti tipi di anemia, tra cui:
- anemia da deficit di ferro;
- anemia perniciosa;
- anemia aplastica;
- anemia mediterranea;
- anemia falciforme;
- anemia emolitica.
I diversi tipi di anemia sono collegati a varie malattie e condizioni, alcuni sono molto comuni e altri molto rari e, addirittura, pericolosi, se non trattati in modo adeguato.
In alcuni tipi di anemia, come l’anemia aplastica, il corpo non ha abbastanza cellule del sangue e piastrine per combattere le infezioni e aiutare il sistema immunitario.
Sono anche molti i casi di malattie o condizioni che possono essere la causa dell’anemia, come:
- gravidanza, se il corpo non può soddisfare la crescente necessità di globuli rossi;
- malattie autoimmuni;
- sanguinamento interno o esterno da lesioni.
Le cause di anemia, inoltre, possono essere ereditate, se le se si possiede dalla nascita o acquisite, se le si sviluppa successivamente. Il trattamento adatto a curare l’anemia varia in base alla tipologia. Tendenzialmente, i principali obiettivi sono:
- aumentare il livello di globuli rossi ed emoglobina;
- dimostrare la capacità del sangue di portare l’ossigeno;
- trattare la condizione sottostante causando l’anemia;
- evitare complicanze al cuore o al cervello.
Spesso, non è necessario un trattamento medico, poiché alcune anemie vengono trattate con cambiamenti dietetici e supplementi nutrizionali, altre con farmaci o procedure, quali la chirurgia o le trasfusioni di sangue.
Tra i tanti tipi di anemia, avete mai sentito parlare di anemia di primavera? E’ questa la stagione!