Amicizia: come la sessualità influenza i nostri rapporti

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 24 Luglio, 2015

I ricercatori della Chapman University di Orange, California, hanno intervistato oltre 25 mila persone per condurre quello che essi stessi definiscono lo studio sull’amicizia più completo fino ad oggi.

Lo studio, in realtà, è ancora più preciso di quello che potrebbe sembrare, perché si è dato come fine quello di capire come le condizioni personali e l’orientamento sessuale del campione considerato possano influire sulle variabili dell’amicizia: numero di amici e qualità della vita conseguente.

L’autore, il ricercatore David Frederick, afferma che il ruolo dell’amicizia per persone gay e bisessuali (comunemente note come comunità GLB) è stato poco analizzato in precedenza. “A nostra conoscenza, questo è il primo studio per fornire i confronti completi di reti di amicizia cross-gender di uomini e donne GLB e persone dello stesso sesso“, commenta Frederick, e prosegue: “Ciò che abbiamo imparato da questa indagine è che le somiglianze nei modelli di amicizia osservati da genere e orientamento sessuale possono riflettere la crescente uguaglianza e accettazione sociale degli individui GLB negli Stati Uniti”.

E nel mondo eterosessuale?

La ricerca ha analizzato la cosiddetta omofilia di genere, e cioè la tendenza a socializzare e stringere rapporti di amicizia con persone dello stesso sesso. Da questo punto di vista, e forse senza nemmeno troppe sorprese, il risultato dell’indagine ha visto prevalere questo fenomeno nelle amicizie eterosessuali.

La spiegazione è molto probabilmente da ricercare nel fatto che questo elimina la prospettiva di attrazione fisica o emotiva tipica delle amicizie tra un uomo e una donna.

I numeri dello studio

Per completare la ricerca, il team californiano ha intervistato 25.185 volontari, con un’età media di 42 anni, cosi suddivisi:

  • 11.924 uomini eterosessuali
  • 387 uomini bisessuali
  • 343 uomini gay
  • 220 donne lesbiche
  • 511 donne bisessuali
  • 11.800 donne eterosessuali

Il numero di amicizie è risultato essere più o meno lo stesso per tutti i gruppi. I gay sono coloro che hanno più amiche femmine, forse per una naturale predisposizione delle donne a essere più aperte quando si parla di diversità, mentre per tutti gli altri gruppi vale il discorso dell’omofilia di genere.

Un’associazione particolarmente interessante è quella che vede la soddisfazione delle amicizie in relazione alla soddisfazione della propria vita: in questo caso il punteggio massimo è stato raggiunto dagli individui GLB.

Il risultato generale pare però essere quello più logico: legare con qualcuno come noi o, perché no, diverso da noi, è una necessità che chiunque avverte per condividere esperienze e stati d’animo.

 

 

 

 

 

 

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Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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