Alfasigma, azienda farmaceutica italiana impegnata a salvaguardare la salute ginecologica, ha lanciato il progetto nazionale "Dalla parte di noi donne" per sensibilizzare la popolazione femminile sull'importanza della prevenzione ginecologica.
In cosa consiste il progetto
L’iniziativa prevede fino a 2000 visite ginecologiche gratuite su tutto il territorio nazionale: l'obiettivo è incoraggiare le donne a prendersi cura di sé con regolari controlli.
Le visite sono destinate a donne maggiorenni che non sono in gravidanza, non sono già in cura per una patologia ginecologica cronica e non hanno effettuato una visita ginecologica negli ultimi 6 mesi.
Dal 21 giugno è possibile prenotare la visita gratuita sulla piattaforma dallapartedinoidonne.it. L'elenco dei centri aderenti si arricchirà progressivamente.
Il progetto ha il patrocinio di:
- Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI);
- Fondazione Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere ETS;
- Federfarma - Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani.
Le conduttrici radiofoniche La Pina e La Vale, da sempre attente alla salute e alla prevenzione, sono le brand ambassador del progetto.
Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia Romagna, ha sottolineato l'importanza del ruolo delle farmacie nel promuovere la prevenzione: "In farmacia accogliamo ogni giorno oltre tre milioni di donne e offriamo loro supporto, ascolto e orientamento".
La Dott.ssa Nicoletta Orthmann, Direttrice medico-scientifica di Fondazione Onda, ha evidenziato l'impegno dell'ente per la salute femminile: “La salute della donna passa anche attraverso la prevenzione ginecologica che ad oggi rappresenta una sfida anzitutto culturale, ma anche formativa e organizzativa.”
La Prof.ssa Rossella Nappi, Presidente AGUI, ha ribadito l’importanza della prevenzione: “La prevenzione rappresenta un pilastro essenziale e il nostro impegno è quello di fornire alle donne le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno per fare scelte consapevoli”.
Come viene percepita la visita ginecologica: i risultati dello studio
Alfasigma ha, inoltre, commissionato a EMG Different uno studio per indagare le abitudini e le barriere alla prevenzione ginecologica in Italia.
Lo studio ha coinvolto 4 gruppi di donne di diverse fasce d'età e aree geografiche, evidenziando interessanti differenze.
Le donne assumono diversi atteggiamenti verso la prevenzione ginecologica:
- timoroso: la paura è un freno diffuso, soprattutto per le visite intime;
- pudico: la vergogna di esporre il proprio corpo e di parlare di temi intimi;
- fatalista: alcune donne accettano passivamente l'idea che la malattia possa capitare;
- desideroso ma impossibilitato: impegni lavorativi, familiari o economici possono impedire alle donne di fare prevenzione.
Differenze di età: donne giovani vs mature
Le giovani dimostrano una maggiore consapevolezza dei problemi ginecologici e una forte propensione all'azione. Sono inclini a parlare di prevenzione con le bambine e a effettuare visite fin da precoce età.
Le donne mature, invece, associano la prevenzione alla riduzione del rischio di malattie gravi. Tendono a posticipare l'inizio dei controlli ginecologici, per una minore percezione del rischio.
Nord vs Sud: differenze culturali e organizzative
Le differenze regionali sono influenzate da fattori culturali e da una diversa organizzazione sanitaria.
Al Nord, la prevenzione è più diffusa grazie a una maggiore informazione e a una più capillare presenza di servizi dedicati. Al Sud, invece, persistono barriere culturali e organizzative che ostacolano l'accesso alla prevenzione.
L’importanza del rapporto di fiducia con le figure sanitarie
Le resistenze alla prevenzione sono spesso legate a fattori emotivi, come la paura e l'imbarazzo, e la scarsa conoscenza di tempi, modi e procedure delle visite ginecologiche può creare confusione e disincentivare la prevenzione.
La relazione tra medico e paziente è, quindi, fondamentale per una serena esperienza di prevenzione: il ginecologo dovrebbe essere delicato, empatico e capace di mettere la donna a proprio agio, creando un clima di fiducia e di apertura.
È emerso anche che medici (di base, pediatri e ginecologi) e farmacie sono i canali informativi più apprezzati dalle donne per la prevenzione ginecologica: la loro accessibilità e la loro professionalità li rendono interlocutori ideali per promuovere la cultura della prevenzione.
Quest’ultima è fondamentale per la salute delle donne di tutte le età: è importante superare le barriere emotive, relazionali e informative per incoraggiare tutte le donne a prendersi cura di sé con controlli periodici.