Alcolismo: sintomi e cause della dipendenza da alcol

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 20 Agosto, 2024

Un uomo triste perchè sta bevendo

Che cos'è l'alcolismo e cosa si intende per "dipendenza da alcol"? Come riconoscere questa condizione e con quali sintomi si manifesta? Scopriamo di più sul legame che intercorre tra alcol e dipendenza.

Alcolismo: cos'è e cosa comporta

La dipendenza da alcol, anche chiamata alcolismo, si caratterizza per la tendenza a ricercare compulsivamente bevande alcoliche e per la progressiva assuefazione che esse determinano nell'organismo.

La definizione di alcolismo secondo il DSM-5-TR è quella di un "uso problematico dell'alcol", il quale provoca nel soggetto interessato una vera e propria dipendenza fisica e mentale.

Alla pari delle sostanze stupefacenti, infatti, anche l'alcol determina la sindrome da astinenza (che dà luogo a importanti manifestazioni fisiche a fronte dell’interruzione repentina dell’assunzione della sostanza) e una forte dipendenza psicologica.

L'alcolismo è un disturbo grave che porta con sé pesanti ripercussioni per la persona che ne soffre: questa sostanza, infatti, ha la capacità di deprimere il sistema nervoso centrale, di ridurre la capacità di giudizio e di allentare i freni inibitori, nonché di causare un forte stato di confusione mentale.

L'alcolista non riesce a non bere e cerca di assumere continuamente dosi di alcol sempre maggiori, sviluppando progressivamente una soglia di tolleranza sempre più alta.


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L'abuso di bevande alcoliche determina gravi danni in tutto il corpo, e in particolare al fegato e al cervello, inoltre consumarlo durante la gravidanza espone il feto al rischio di subire gravi danni neurologici.

Gli effetti negativi dell'alcol non si limitano tuttavia solo alla sfera fisica: i soggetti che lo assumono regolarmente in grandi quantità possono manifestare alterazioni della memoria, decadimento delle funzioni cognitive e più in generale un netto peggioramento della vita professionale e famigliare.

I sintomi della dipendenza da alcol

Non tutte le persone che assumono alcol sviluppano una dipendenza, infatti secondo il DSM-5-TR esistono segnali ben precisi da tenere monitorati. Quando si diventa alcolisti, allora e in base a quali sintomi si viene definiti tali?

In linea generale si può parlare di disturbo da abuso di alcol quando l'utilizzo continuativo di questa sostanza determina problematiche fisiche e compromissioni significative nelle relazioni professionali, famigliari e relazionali di una persona. Secondo il DSM-5-TR per arrivare a una vera e propria diagnosi di alcolismo occorre che siano presenti almeno due di queste manifestazioni per un arco temporale di 12 mesi:

  • continuo desiderio di assumere alcol (craving);
  • assunzione di alcol in grandi quantità e incapacità di controllarne il desiderio;
  • utilizzo dell'alcol come una specie di cura di fronte a particolari aspetti della propria vita vissuti come fallimentari;
  • problemi dovuti alle conseguenze negative di un consumo eccessivo  di alcol;
  • quando l'alcol (intenso come il suo reperimento e il modo in cui se ne gestiscono gli effetti dopo la sbornia) occupa gran parte della giornata del soggetto;
  • incapacità di riconoscere la pericolosità di alcuni comportamenti causati dall'alcol;
  • incapacità di smettere di bere o di interromperne il consumo per un certo periodo di tempo;
  • assuefazione nei confronti della sostanza e necessità di bere quantità sempre maggiori;
  • presenza di sintomi fisici di dipendenza dall'alcol, come la sindrome da astinenza.

Gli effetti della dipendenza dall'alcol sul corpo

La dipendenza alcolica provoca gravissimi danni, sia al fisico che al cervello. Le conseguenze più gravi a livello fisico includono il fegato, visto che proprio quest'organo lo metabolizza per circa il 90%; l'abuso di questa sostanza può determinare problematiche talvolta irreversibili, non a caso molti dei decessi legati a questa sostanza sono correlati proprio alle conseguenze sul fegato.

Le patologie più comuni includono la cirrosi, le neoplasie, il diabete, l'ictus e le malattie cardiovascolari, nonché la gastrite, la pancreatite, l'esofagite e la malnutrizione.

Per quanto riguarda il suo effetto sul cervello, l'alcol causa maggiori probabilità di incorrere in incidenti (visto che esso modifica la percezione della realtà) e di soffrire di depressione, visto che questa sostanza ha la capacità di andare a inibire l'attività cerebrale.

Un'altra grave conseguenza associata all'alcol è, poi, la psicosi alcol correlata, detta anche "sindrome di Korsakov". Il nome scientifico di questo disturbo è "disturbo anamnestico da alcol" e prevede danni alla memoria che si manifestano con deficit dei ricordi e con la tendenza a ricostruire la realtà inventando delle false memorie di avvenimenti, fatti e conversazioni che non sono in realtà mai avvenuti.

Come si è visto, l'alcolismo dà luogo a una grave dipendenza, la quale si esprime anche nella comparsa della sindrome da astinenza.

La cosiddetta "sindrome da astinenza alcolica" può avere diversi stadi e determina:

  • lieve agitazione;
  • irrequietezza;
  • inappetenza;
  • tremori;
  • insonnia;
  • ipersudorazione;
  • tachicardia.

Un uomo triste perché sta bevendo

Nei casi più gravi i sintomi dell'alcolismo e del bisogno fisico del corpo di assumere alcol includono:

  • allucinazioni sonore o visive;
  • tremore;
  • confusione mentale;
  • convulsioni;
  • ipertermia;
  • delirium tremens. Il delirium tremens è una grave complicazione dell'astinenza da alcol che può arrivare a causare la morte del soggetto nel 5%-25% dei soggetti. Esso richiede un immediato ricovero ospedaliero e non va assolutamente sottovalutato.

Quali sono le cause dell'alcolismo?

L'alcol crea dipendenza; tuttavia, la maggior parte delle persone che assume regolarmente bevande contenenti questa sostanza può sviluppare problemi di assuefazione.

Da cosa dipende allora questa problematica e quali sono le cause principali che possono condurre alcuni soggetti a manifestare i segnali tipici dell'alcolismo?

  • fattori genetici. Diverse ricerche hanno evidenziato come l'alcolismo sia direttamente influenzato dai geni; la famigliarità a questa problematica può quindi aumentare il rischio di sviluppare tale dipendenza addirittura del 30%;
  • cause ambientali. Contesti sociali disagiati, difficoltà economiche e problematiche famigliari giocano un ruolo importante nella dipendenza da alcol;
  • problemi psicologici. Spesso le persone che soffrono di alcuni problemi psicologici (come ad esempio ansia, depressione, disturbo bipolare, stress prolungato e disturbo della personalità) possono abusare dell'alcol utilizzandolo come una sorta di auto medicamento per rendere più sopportabili alcuni sintomi;
  • genere. Si stima che gli individui di sesso maschile abbiano il doppio di possibilità rispetto alle donne di avere problemi di alcol;
  • l'età. Chi comincia a bere molto giovane ha più probabilità di incorrere in una dipendenza;
  • traumi pregressi. In questo caso l'abuso di alcol è un modo per sopportare meglio gli effetti negativi di traumi vissuti nel passato.

Quale trattamento per l'alcolismo?

I problemi di alcolismo possono essere trattati con successo, tuttavia le percentuali di successo aumentano se si opera in un contesto controllato. La sindrome da astinenza può infatti avere gravi ripercussioni sul piano fisico e richiede spesso un periodo di ospedalizzazione.

Per superare la dipendenza da birra, vino o superalcolici, il soggetto deve ovviamente smettere immediatamente di bere e affrontare una lunghissima fase in cui ogni bevanda contenente alcol sarà severamente bandita. La terapia è molto spesso multidisciplinare, ovvero include sia un trattamento con farmaci specifici, che un approccio di tipo psicoterapico.

Tra i medicinali maggiormente utilizzati per supportare l'astensione dall'alcol vi sono il disulfiram, che provoca nella persona una serie di manifestazioni fisiche sgradevoli non appena esso tocca dell'alcol, e il naltrexone, che riduce il craving inibendo gli effetti piacevoli indotti dalla sostanza.

All'interno delle strutture ospedaliere abilitate, e comunque sempre in accordo con il proprio medico, all'alcolista possono essere prescritte delle benzodiazepine (come ad esempio il diazepam), che hanno la funzione di ridurre l'entità delle manifestazioni tipiche dell'astinenza e di indurre una liberazione all'alcol lenta e graduale.

Una volta conclusa la prima fase di riduzione della dipendenza da alcool fisica, è possibile per il soggetto intraprendere un percorso di terapia volto a indagare e curare l'impulso all'abuso. La terapia può essere sia individuale che di gruppo e si avvale di differenti metodologie: alcune di essere sono la terapia  ACT (Acceptance and Commitment Therapy) e la terapia cognitivo-comportamentale.

Per fare in modo di non ricadere nel dramma dell'alcolismo e limitare al massimo le tentazioni, il soggetto è invitato a seguire una serie di strategie utili, fra le quali spiccano:

  • non tenere in casa alcolici di nessun tipo;
  • praticare regolarmente attività fisica;
  • non frequentare amici e conoscenti che sono soliti bere;
  • evitare situazioni sociali a rischio alcol;
  • frequentare regolarmente gruppi di aiuto e le sedute di terapia;
  • osservare uno stile di vita sano e una dieta bilanciata;
  • assumere la terapia farmacologica (se presente) prescritta dal proprio medico.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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