Un recente rapporto dell'Associazione Americana per il Cancro evidenzia un dato preoccupante: sono sei i tipi di tumore legati al consumo eccessivo di alcolici, con circa 6.000 nuovi casi l'anno in Italia.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Lo studio
All’interno dell’ultimo report dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (AACR), si afferma come il consumo di bevande alcoliche sia responsabile dell’aumento di casi di tumore e di neoplasie al seno e al colon.
Nello studio, inserito nel Cancer Progress Report 2024, si fa riferimento al fatto che, negli USA, il 40% dei casi di cancro è associato a fattori di rischio modificabili, tra cui il consumo eccessivo di alcol (al quale è stato attribuito il 5,4% del totale dei casi diagnosticati nel 2019).
Le ricerche riassunte nell’indagine hanno puntato i riflettori su sei tipi di neoplasie: fegato, stomaco, testa e collo (laringe, bocca e laringe), esofago, seno, colon retto.
Le prove raccolte indicano anche che l’assunzione di alcol da giovani e giovanissimi fa levitare il rischio che il cancro possa comparire più avanti nella vita.
Questi dati vanno di pari passo con ricerche passate, dove si dimostra un'associazione tra la quantità consumata di alcol durante la gravidanza e la probabilità che il bambino sviluppi la leucemia dopo la nascita.
Inoltre, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in Italia sono attribuibili all’alcol tra 5 e 10 casi per 100mila abitanti ogni anno – e occorre anche tenere conto del fatto che l’alcol non aumenta solo il rischio di tumore, ma è responsabile di migliaia di decessi per cirrosi epatica, malattie cardiovascolari e incidenti stradali.
Tumori in aumento
Gli adulti tra i 40 e i 50 anni mostrano un rischio più elevato di tumore rispetto alle generazioni precedenti, con alcuni tumori, come visto in precedenza, in aumento rispetto al passato (in particolare quelli di colon retto e mammella).
Va sottolineato, quindi, che sono ormai diversi gli studi che evidenziano l’aumento di persone che si ammalano prima dei 50 anni; almeno il 40% delle neoplasie si potrebbe prevenire seguendo stili di vita corretti, ma va detto che le cattive abitudini sono sempre più diffuse.
La soglia limite del consumo alcolico è pari a due bicchieri di vino da 125 millilitri al giorno per gli uomini e un bicchiere di vino al giorno per le donne.
L’Oms identifica tre categorie di assunzione di alcol: consumo moderato (un massimo di 20 grammi di alcol al giorno), consumo rischioso (fino a 60 grammi), consumo pesante (oltre 60 grammi).
Senza dimenticare che i limiti suggeriti si riducono ulteriormente nella terza età, momento in cui la capacità di metabolizzare l’etanolo diminuisce progressivamente e nel sesso femminile.
La tossicità degli alcolici è maggiore nei soggetti di sesso femminile, il cui organismo si caratterizza per una minore produzione dell’enzima Alcol-Deidrogenasi (ADH), l’elemento che determina una ridotta capacità di metabolizzare l’etanolo e che stimola anche l’azione degli ormoni responsabili della crescita di circa il 70% dei tumori del seno; lo stesso processo avviene nei giovanissimi.