Una tematica di cui spesso si parla è quella relativa ai diritti dei soggetti disabili o con un certa percentuale di invalidità.
Molto più raramente, invece, si discute dei diritti che la legge prevede nei confronti dei soggetti che sono accanto ai malati, che prestano loro assistenza e che, spesso, necessitano di supporti anche economici, dal momento che si trovano costretti, per prestare le adeguate cure ai loro cari, a stravolgere completamente le loro abitudini e, a volte, i loro impegni lavorativi.
Vediamo insieme tutte le agevolazioni per i caregivers.
Caregiver: significato e definizione
Con la Legge di bilancio 2018 è stato istituito un fondo iniziale di venti milioni di euro, per ciascuno degli anni 2018-2019-2020, destinato al sostegno dei caregivers familiari.
Con questo termine, si intendono quei soggetti che assistono e si prendono cura di un coniuge, di un convivente di fatto, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso, di un familiare o di un affine, entro il secondo grado, e di un familiare fino al terzo grado di parentela che sia ritenuto invalido o che percepisca un’indennità di accompagnamento e che, soprattutto, non sia ritenuto autosufficiente.
In particolare, esistono due definizioni di caregiver:
- La prima identifica il soggetto che volontariamente e in forma gratuita si prende cura di un minore affidato, di un parente o di un affine entro il secondo grado, purché l’assistito risulti un invalido civile al 100%, necessiti di assistenza globale e continua per almeno 54 ore settimanali (sulla base della legge 104) e risulti un convivente del caregiver.
- La seconda definizione, invece, identifica con il termine caregiver un soggetto che si prende cura gratuitamente, responsabilmente e volontariamente di un’altra persona che non sia autosufficiente e che necessiti di assistenza a lungo termine.
Ѐ possibile ricevere un assegno per l’assistenza ai familiari?
Il familiare che si prende cura del malato convivente ha diritto, se sussistono determinati requisiti, ad una detrazione del 19% sulle spese di assistenza (fino ad un massimo di diecimila euro).
Nel caso in cui il soggetto non abbia reddito o si verifichi un’incapienza (cioè, quando l’imposta supera il valore della detrazione), può richiedere all’Inps, in alternativa alla detrazione, un assegno, per un importo annuo massimo di 1900 euro, a titolo di rimborso spese.
I requisiti per poter beneficiare delle detrazioni (o, in alternativa, dell’assegno per rimborso spese) sono i seguenti:
- Certificazione dello stato di famiglia in cui risultino i nomi dell’assistito e del soggetto che se ne prende cura.
- Assenza di reddito o Isee del nucleo familiare inferiore ai 25.000 euro anni (in caso di richiesta di assegno, è necessaria l’assenza di reddito o l’incapienza fiscale).
- Possesso di una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in corso di validità.
- Assistenza di un familiare, entro il terzo grado di parentela, che risulti convivente e di età pari o superiore agli ottant’anni.
Quali sono gli altri diritti di cui un familiare può beneficiare?
Il caregiver può beneficiare di usa serie di agevolazioni che gli permettono di prendersi cura del convivente malato nel miglior modo possibile.
Egli, infatti, se assiste un familiare con più di ottant’anni, ha diritto a convertire il proprio contratto full time in part time, per un massimo di due anni e con una riduzione non superiore al 50% dell’orario ordinario. Inoltre, il familiare che assiste ha diritto al riconoscimento dei contributi previdenziali figurativi a partire dal momento in cui al parente viene associato un handicap grave e per tutta la durata del periodo di assistenza.
Il caregiver ha anche la possibilità di essere inserito nelle categorie protette e di ricevere un maggiore supporto da parte del datore di lavoro (compatibilità del lavoro con la distanza dal domicilio e possibilità del telelavoro).
Infine, ha diritto ai giorni di permesso retribuiti previsti dalla Legge 104 e a una detrazione fiscale pari al 50% delle spese di assistenza sostenute (fino ad un massimo di 1.000 euro annui), valida anche in riferimento ai soggetti che hanno bisogno di cure con età inferiore agli ottant’anni.
Il percorso di assistenza a un familiare malato è già di per sé molto tortuoso e complicato. Informarsi sui diritti dei caregiver che ci spettano per legge e farli applicare può facilitarci la vita e rendere, tale percorso, un po’ meno in salita… perlomeno dal punto di vista economico e organizzativo!