Intervista al dr. Stefano Giulioni, specialista in otorinolaringoiatria.
Battito nell’orecchio? Potrebbe trattarsi di un acufene pulsante: abbiamo rivolto alcune domande al dr. Stefano Giulioni, otorinolaringoiatra, per indagare assieme su quali possano essere le cause e i rimedi per l'acufene.
Cosa è un acufene pulsante?
L’acufene pulsante è una forma di acufene che si presenta in maniera ritmica.
Come tutti gli acufeni, può essere di due tipi:
- soggettivo (avvertito solo dal paziente);
- oggettivo, quando è percepito anche dal medico curante; quasi sempre, in questi casi, si tratta di un disturbo dell’orecchio esterno.
Quali sono le cause dell'acufene?
Le cause sono molteplici; l’acufene è un sintomo – come fosse la febbre, per intenderci. Normalmente, essendo sincrono con il battito cardiaco, è legato a un’anomalia vascolare che si riversa in qualche modo sul nervo uditivo, creando la percezione della pulsazione.
Le cose che vanno però analizzate, ed eventualmente escluse, sono le più gravi, tra le quali il glomo carotideo, una malformazione arteriosa. Le altre cause possono essere variabili ed esserci anche da prima della comparsa dell’acufene percepito dal paziente.
Spesso, l’abbassamento dell’udito, transitorio o no, lo stress e l’aumento della pressione arteriosa contribuiscono.
Acufene pulsante e catarro: esiste un legame?
Sì, c’è un legame tra catarro e acufene per due motivi fondamentali: il catarro nell’orecchio medio abbassa l’udito e in più favorisce una compressione delle strutture interne, quindi, porta il paziente ad avvertire il fenomeno delle pulsazioni.
Battito nell'orecchio: quando preoccuparsi?
In generale, il consiglio è di sondare. Basti pensare, come detto prima, al glomo carotideo, una formazione quasi sempre benigna, ma mai al 100%. Ci possono essere poi anche alterazioni vascolari più importanti.
Bisogna poi ascoltare il paziente, per definire un’anamnesi: presenza di vertigini? Tic o movimenti nervosi? Il quadro potrebbe essere vario e complesso.
Qual è la cura per l'acufene pulsante?
Bisogna prima capire qual è il problema. Se parliamo, ad esempio, solo di un po’ di muco, possono bastare dell’aerosol, un mucolitico, un antinfiammatorio o un cortisonico. Se si tratta di un conflitto di natura cardio-vascolare, bisognerà capire se è necessario un intervento o altro (valutare rischi-benefici). Infine, se è lo stress la causa, andrà ridotto.
L’agopuntura nei casi di stress e di acufene può essere utile.