Quando il medico pronuncia una diagnosi di cancro, non esistono certezze su quali saranno i risvolti della malattia. Alcuni tipi di tumore, però, sono meno aggressivi di altri e rispondono meglio alle terapie.
Non si può parlare propriamente di una guarigione completa. Gli specialisti, infatti, preferiscono utilizzare il termine “remissione”, per rendere chiaro al paziente che il cancro potrebbe ripresentarsi, magari in forma ancora più aggressiva.
In generale, se le cellule neoplastiche non si ripresentano entro cinque anni, il paziente può considerarsi ormai “fuori pericolo”. Ma quali sono i tumori con maggiori possibilità di sopravvivenza? Se la diagnosi riguarda uno di questi cinque tumori, le possibilità di remissione aumentano notevolmente.
Tumori: quando la sopravvivenza è alta
Dunque, quali sono i tumori con alta probabilità di sopravvivenza? Vediamolo insieme.
- Tumore alla prostata – Il 99 % degli uomini affetti da tumore alla prostata vive generalmente almeno cinque anni dalla diagnosi. La maggior parte dei tumori protatici cresce infatti molto lentamente. Ciò fa in modo che per anni essi non diano sintomi né necessitino di particolari trattamenti. Insomma, molti uomini proseguono con la propria vita senza nemmeno accorgersi di avere il cancro e muoiono spesso per cause naturali. Ovviamente, non è sempre così. La situazione si complica se dal tumore si diffondono metastasi nel resto del corpo, le quali rendono le terapie più complicate. Quando ciò accade, solo circa il 29% degli uomini sopravvive a lungo dopo la diagnosi. Per fortuna, però, solitamente i medici riescono a diagnosticare la maggior parte dei tumori alla prostata poco prima che essi si diffondano. Che dire, dunque? Tenere sotto controllo la propria salute attraverso visite frequenti consente di monitorare un’eventuale insorgenza di cancro. Individuare le cellule tumorali ai primi stadi di crescita garantisce possibilità in più di remissione. Ricordiamo, dunque, che esistono due test per esaminare la prostata: nell’esame rettale digitale, tramite il quale il medico controlla la ghiandola con un dito guantato ed il test PSA, volto a misurare i livelli di una proteina che è spesso più alta negli uomini affetti da cancro prostatico.
- Tumore alla tiroide – La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla posizionata nel collo. Il suo compito è produrre e regolare gli ormoni di cui il nostro organismo necessita per bruciare le calorie, controllare il battito cardiaco e molto altro ancora. La maggior parte delle persone sviluppa un tumore di tipo papillare, che cresce molto lentamente. Anche quando il cancro assume grandi dimensioni o inizia a invadere i tessuti vicini, le possibilità di asportare chirurgicamente la massa tumorale rimangono alte. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla scoperta del tumore alla tiroide è stimato al 98 % (a seconda del tipo di tessuto). Inoltre, le diagnosi sempre più precoci consentono ai medici di agire con immediatezza sul tumore e a impedire che si diffonda ulteriormente, consentendo alle terapie di essere più efficaci. Esiste però una forma di cancro alla tiroide con un alto tasso di mortalità (solo il 7% sopravvive a cinque anni dalla diagnosi): il carcinoma tiroideo anaplastico. Purtroppo, non esistono test di screening che aiutino una diagnosi precoce. Molti pazienti, quindi, si rivolgono al medico solo quando il tumore è già molto sviluppato, dopo aver avvertito la presenza di rigonfiamenti o masse nel collo.
- Tumore ai testicoli – Il tasso di sopravvivenza del tumore ai testicoli a cinque anni dalla diagnosi è leggermente inferiore a quello del tumore alla prostata e alla tiroide: 95,1 %. A rendere questo cancro facilmente curabile è la possibilità da parte dei medici di intervenire chirurgicamente – nelle fasi iniziali – per rimuovere uno o entrambi i testicoli. Se viene asportato un solo testicolo (cosa che avviene nella maggior parte dei casi), l’altro è comunque in grado di sopperirne la mancanza, producendo abbastanza ormoni per consentire l’attività sessuale e per avere figli. Anche nelle forme più gravi, il tasso di sopravvivenza al tumore rimane alto – il 73 % – grazie a trattamenti che risultano efficaci anche sui carcinomi più avanzati.
- Melanoma – Di solito, è possibile individuare un melanoma osservando a occhio nudo la pelle, anche se questo risulta ancora nelle fasi iniziale di crescita. Così, se il tumore non si è diffuso oltre la superficie della pelle, i medici possono rimuoverlo facilmente tramite intervento chirurgico. Come sempre, una diagnosi tardiva complica la situazione. Solo il 15-20 % delle persone affette da melanomi che si sono diffusi oltre la superficie della pelle è ancora vivo dopo cinque anni; mentre una diagnosi precoce porta il tasso di sopravvivenza al 91,7 %. Il melanoma è forse il tipo di tumore più facile da individuare, poiché implica un cambiamento visibile sulla nostra pelle. Dunque, se dovessero comparire macchie grandi, scure e dalla forma irregolare, è sempre bene chiedere un controllo da uno specialista. Ricordiamo, infine, che è particolarmente importante tenere monitorati la schiena, il cuoio capelluto, lo scroto e lo spazio tra le dita dei piedi: sono queste le zone in cui è più difficile individuare il tumore.
- Cancro al seno nelle fasi iniziali – Se il tumore viene diagnosticato ai primi stadi, il numero di persone che sopravvive a cinque anni dalla diagnosi va dal 99 al 100%. Il tumore al seno – forse proprio per la sua alta incidenza nella popolazione femminile – è stato oggetto di molti studi negli ultimi anni: anche per questo motivo, i medici sanno come individuarlo e come trattarlo. Se diagnosticato precocemente, le possibilità di remissione sono molto alte, mentre una diagnosi tardiva – soprattutto se le metastasi hanno iniziato a diffondersi – porta a una minore efficacia delle cure. Alcuni tipi di tumore al seno, inoltre, sono più curabili di altri. È importante tenere monitorata la propria condizione di salute. Eseguire mammografie regolari aiuta a individuare il tumore ai primi stadi, in modo che il medico possa agire immediatamente.
Indipendentemente dal tasso di successo delle cure, la prevenzione è importante. Screening periodici ci aiutano a individuare e combattere meglio questo “mostro” tanto spaventoso chiamato tumore.