Le erbe officinali o piante officinali sono prodotti della natura urcon particolari proprietà terapeutiche, utilizzate per attenuare determinati disturbi. Queste, in particolare, possono assumere la forma di tintura madre, di estratto secco e, ancora, di olio essenziale.
Il trattamento di alcune condizioni con l’utilizzo delle erbe officinali ha un’origine antichissima: già la tradizione cinese e la medicina ayurvedica le utilizzavano, pensando che migliorare la salute del corpo fosse la soluzione migliore per contrastare le malattie, creando così una situazione che potesse mantenere in equilibrio le energie.
Anche oggi, però, le capacità curative delle erbe non sono state di certo dimenticate. Alcune di queste in particolare sembrano essere davvero utili per farci sentirci sentire meglio. Ecco quali sono e a cosa servono le erbe officinali.
Erbe officinali: quali sono le più diffuse ed efficaci
Tra i principali campi di utilizzo delle erbe officinali vi sono il trattamento di allergie, di emicranie, di condizioni di affaticamento, di stanchezza, così come di problemi legati all’apparato gastrointestinale. Ecco un piccolo elenco delle erbe officinali più diffuse:
- Aglio – I principali vantaggi offerti dall’aglio sono rappresentati dai suoi componenti, tra cui vi sono i flavonoidi, gli oligosaccaridi, il selenio, l’allicina e lo zolfo. Il suo consumo è utilissimo per rinforzare il sistema immunitario, per curare diabete e infezioni, per migliorare la pressione sanguigna, le allergie, contrastare le malattie cardiovascolari e la fastidiosa caduta di capelli.
- Zenzero – Come tante delle erbe medicinali, lo zenzero è parte della famiglia dei gingeroli, famosa per i suoi poteri antiossidanti e anti infiammatori. Non solo. Sembra essere un ottimo alleato nel ridurre la nausea, migliorare le funzioni immunitarie e respiratorie e combattere le infezioni batteriche.
- Curcuma – Nell’elenco delle erbe officinali, quella con l’uso attestato già in epoche antichissime è la curcuma (antinfiammatoria). I vantaggi che offre sono tantissimi: è un ottimo fluidificante sanguigno, contrasta la depressione, allieva i sintomi legati a problemi gastrointestinali e al colesterolo.
- Ginseng – Sì, via libera a un ottimo caffè al ginseng! Tra i vantaggi offerti (e più apprezzati!) da questa pianta vi sono quelli legati al miglioramento del cattivo umore. Altri benefici connessi al consumo del ginseng sono: riduzione dello stress, perdita di peso, cura di disfunzioni erettili, miglioramento della funzione polmonare, diminuzione dei livelli di zuccheri nel sangue e sostegno al sistema immunitario. Inoltre, è un tonico, energizzante e adattogeno.
- Cardo mariano – Tra le coltivazioni di erbe officinali più diffuse abbiamo quella del cardo mariano, una pianta dagli alti livelli di lipofili e di bioflavonoidi. Non solo. Il cardo è celebre anche per le sue proprietà antinfiammatorie, digestive e disintossicanti ed è un epatoprotettore.
- Partenio – Tra le erbe officinali meno note vi è sicuramente il partenio, utilizzato per il trattamento di febbre, la prevenzione del mal di testa, di dolori alle stomaco, per il mal di denti, e punture di insetti. Le sue proprietà sono sfruttate anche in campo ginecologico, per alleviare i dolori e (per quanto possibile!) quelli del parto.
- Erba di San Giovanni – Nell’elenco delle erbe officinali compare anche l’erba di San Giovanni, diffusa sia come antidepressivo e calmante sia come antinfiammatorio.
- Ginko Biloba – Tra i vantaggi offerti da questa erba ci sono quelli connessi con il miglioramento della capacità cognitiva: è questo il motivo per cui viene utilizzata anche per alleviare i sintomi dell’Alzheimer, seppur non vi siano evidenze scientifiche in merito. Insomma, no: non il Ginko Biloba non si cura di certo l’Alzheimer. Ma male non fa!
- Aloe vera – È la vera regina di tutte le erbe medicinali, utilizzata per la costipazione, per il trattamento di malattie della pelle, ma anche per la cura di infestazioni da vermi e delle coliche. Ottima anche in campo cosmetico.
- Saw Palmetto – La pianta, nota anche come serenoa repens, è un vegetale dotato di interessanti proprietà terapeutichr. Già i nativi americani la utilizzavano per il benessere delle vie urinarie e del sistema riproduttivo. Oggi, invece, viene somministrata soprattutto per trattare debolezza, stanchezza e problemi urinari.
Prima di dedicarsi alla cura con le erbe, è importante ricordare che non si tratta di farmaci e come tali non hanno seguito nessun iter di valutazione e validazione scientifica. Insomma, affidatevi sempre a un medico. Le cure fai da te non saranno mai davvero efficaci, soprattutto per il trattamento di condizioni gravi.