Il desiderio di ferie e di relax, soprattutto quando l’estate è agli sgoccioli, non si può di certo mettere a tacere. Vacanza significa, talvolta, anche stress fisico, soprattutto per coloro che soffrono di patologie che possono determinare una qualsivoglia fragilità ossea.
Insomma, in alcuni casi, persino le vacanze potrebbero suscitare dubbi e timori, quando si è affetti da osteoporosi e simili malattie. Vi sono, però, degli accorgimenti per trascorrere con serenità i giorni al mare o in montagna, salvaguardando al contempo la salute delle ossa. Eccoli.
Osteoporosi: come conviverci (anche) in vacanza
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro che colpisce circa 3,5 milioni di italiani e interessa il 30% delle donne dopo o durante la menopausa. Questa malattia rende le ossa più fragili e, nei casi più gravi, maggiormente suscettibili alla frattura.
Nonostante tali fragilità, però, le persone che ne sono affetti possono concedersi tranquillamente una vacanza; queste dieci (piccole) regole possono essere d'aiuto:
- Evitare gli sforzi – Avere la consapevolezza della propria malattia permette di capire quali sono le cose che si possono o non possono fare. Ricordate, ad esempio, che prestare attenzione ai movimenti che si compiono permette di salvaguardare l’intero sistema scheletrico.
- Non trasportare valigie pesanti – Per lo stesso principio dell’evitare gli sforzi, una costante della vacanza è la preparazione e il trasporto delle valigie. Ferie vuol dire anche attività fisica, ma ci sono delle accortezze da seguire. Benché l’attività fisica non faccia male – poiché può aiutare a rinforzare la muscolatura, l’agilità e l’equilibrio – bisogna prestare attenzione a non esagerare. Una delle accortezze migliori nel momento in cui si devono portare pesi è quella di bilanciarli a destra e sinistra, quindi distribuire il peso in maniera pressappoco uguale su entrambi i lati. In ogni caso, se potete, evitate di trasportare oggetti o valigie pesanti.
- Viaggiare comodi – Che sia treno o aereo, la regola è quella di viaggiare comodi. Perché ciò accada, al momento della prenotazione informatevi sulle condizioni di viaggio, così come sulla possibilità di chiedere – e di ottenere! – un posto comodo. Qualora fosse possibile, si consiglia di prediligere il lato accanto al corridoio, in modo da poter distendere le gambe all’occorrenza. Inoltre, per i casi di osteoporosi più gravi, si può richiedere il servizio speciale per passeggeri a ridotta mobilità, in modo da accedere con maggior facilità al mezzo di trasporto scelto.
- Il letto deve essere confortevole – Per quello già detto sopra, bisogna essere certi che il posto in cui andrete a stare abbia un letto comodo e accessibile (né troppo alto né troppo basso), che l’illuminazione nelle camere sia buona, e che nelle toilette siano previste vasche o docce dotate di maniglie di sostegno. Infatti, uno dei problemi maggiori di quando si viaggia è che le abitudini cambiano, materasso in primis. Insomma, cercate di informarvi e di richiedere un materasso che sia più simile a quello a cui si è abituati.
- Non dimenticare i farmaci – Nel periodo di vacanza ogni routine è alterata. C’è però una monotonia che non deve mai essere variata, quella della terapia farmacologica. Alcuni studi dimostrano che anche la semplice riduzione della terapia del 20-25% può comportare un aumento di rischio di frattura alto, compromettendo rapidamente gli obiettivi del trattamento stesso. Soprattutto per malattie come queste, saltare l’assunzione dei farmaci può danneggiare l’integrità scheletrica, facendo perdere i benefici di un trattamento appropriato. Quindi, tra le cose che non si devono dimenticare anche in vacanza, il primo della lista è sicuramente la terapia farmacologica.
- Non praticare sport pesanti – L’attività fisica fa sempre bene, soprattutto per rafforzare il sistema scheletrico e migliorare lo stato di salute in generale, a patto che si tratti di una ginnastica dolce e moderata. Ma per poter fare esercizio, bisogna sempre ascoltare il fisico e capire quali siano i limiti da non superare. Quindi, è sempre meglio non cimentarsi in attività o movimenti ai quali il nostro corpo non è abituato! Gli sport ideali per chi ha osteoporosi sono: pedalate (bicicletta), passeggiate, ballo, pilates e qualsiasi attività aerobica per almeno 30 minuti ogni giorno. Anche esercizi come il sollevamento pesi (esercizi di contro resistenza) possono andare bene, poiché contribuiscono alla stimolazione della massa muscolare apportando benefici al tessuto osseo.
- Non camminare sulla battigia – Benché davvero molto suggestivo, camminare sulla battigia è sconsigliato per le persone con osteoporosi. Infatti, avendo la battigia un piano inclinato, il fisico si troverebbe in condizioni di disequilibrio e le vertebre verrebbero sollecitate in modo anomalo.
- Attenzione alle cadute – Il consiglio è quello di prestare attenzione all’ambiente circostante, cercare di prevenire qualsiasi difficoltà equipaggiandosi per tempo. Ad esempio, indossate scarpe comode, chiuse e con suole antiscivolo.
- Attenzione all’alimentazione – Sicuramente durante il periodo estivo abbiamo un alleato in più dalla nostra parte: il sole. Il sole attraverso i suoi raggi, permette al corpo di immagazzinare vitamina D, essenziale per il mantenimento dell’autoregolazione del calcio e del fosforo. Questo, però, non è sufficiente. Infatti, è tramite l’alimentazione che si introduce nell’organismo la vitamina D e il calcio, entrambi essenziali per rafforzare le ossa. Alimenti come latte, yogurt, formaggi, pesce azzurro e rucola – in aggiunta alla terapia farmacologica – possono essere di enorme aiuto. Non dimenticate, in fine, la bontà della dieta mediterranea per le vostre ossa: olio di oliva, frutta e verdura dovrebbero sempre abbondare sulle vostre tavole.
- Visite mediche – Altro aspetto molto importante da non dimenticare quando si va in vacanza è quello che deve accadere… al ritorno alla propria vita! Infatti, è davvero importante ricordarsi delle visite o degli accertamenti diagnostici che si sono prenotati, come la MOC e la radiografia della colonna vertebrale, per poter essere aggiornati sugli sviluppi della malattia e tener monitorato l’andamento della stessa.
Insomma, abbiamo visto quali sono i dieci consigli estivi per chi soffre di malattie come l’osteoporosi. Certo, possono sembrare semplici e banali ma potrebbero fare davvero la differenza.