Cos’è la glomerulonefrite?
Il compito principale dei glomeruli è quello di aiutare a filtrare il sangue e a rimuovere i fluidi in eccesso. L’
infiammazione dei glomeruli porta ad una diminuzione dell’efficienza renale, tale da portare nei casi più severi a
insufficienza renale o
nefrite, patologia in grado di mettere a repentaglio la vita del soggetto che ne è colpito se non è trattata immediatamente.
Quali sono le cause?
Prima di tutto dobbiamo fare una distinzione molto importante tra glomerulonefrite acuta e glomerulonefrite cronica, in quanto queste due diverse forme hanno un’eziopatogenesi ed esiti talvolta differenti. Vediamole insieme.
Glomerulonefrite Acuta
Può verificarsi come risposta a un'infezione, come lo streptococco in gola o un ascesso dentale. Di solito guarisce senza trattamento. Nel caso non vada incontro a remissione spontanea, è necessario procedere con una terapia formacologica in modo da prevenire eventuali danni permanenti ai reni.
Un uso massiccio di
farmaci antinfiammatori, come l’
ibuprofene o il naprossene, possono rappresentare un altro fattore di rischio per incorrere nella glomerulonefrite acuta. Per evitare che ciò accada non si dovrebbero mai superare le dosi consigliate o prolungarne l’uso.
Glomerulonefrite Cronica La
forma cronica di glomerulonefrite può svilupparsi dopo diversi tempo e senza che si siano presentati sintomi. Questa patologia è in grado, se non trattata in maniera adeguata, di causare danni irreversibili ai reni, fino a portare ad una completa insufficienza renale.
Tra le sue possibili cause annoveriamo:
- Patologie autoimmuni
- Pregresso carcinoma
- Esposizione a solventi idrocarburi
- Glomerulonefrite acuta
Quali sono i sintomi?
I
sintomi dipendono dalla forma di glomerulonefrite di cui si soffre e dalla sua severità.
Se si soffre di
glomerulonefrite acuta, i sintomi includono:
I sintomi della glomerulonefrite cronica invece possono svilupparsi lentamente e possono essere simili a quelli delle forme acute.
La sua sintomatologia include:
- sangue o eccesso di proteine nelle urine (proteinuria alta)
- alta pressione sanguigna
- gonfiore al viso e alle caviglie
- minzione notturna frequente
- urinazione schiumosa causata dall’eccesso di proteine
- dolore addominale
- sanguinamenti frequenti dal naso
Come si effettua la diagnosi?
Il primo passo verso la
diagnosi è effettuare un'
analisi delle urine. Il sangue e le proteine sono marcatori importanti di questa patologia. È possibile che la diagnosi di glomerulonefrite sia confermata a seguito di un esame fisico per altre patologie.
L’
esame delle urine solitamente è un’indagine fondamentale per trarre informazioni
sulla salute dei reni, tra i valori che questo test ci fornisce i più importanti indicatori di questa patologia sono:
- Il tasso di creatinina
- Le proteine totali nelle urine
- La concentrazione delle urine
- I globuli rossi presenti nelle urine
- L’osmolarità urinaria
- I livelli di albumina
- I livelli di creatinina
- I livelli di nitrogeno nell’urea
- Un’eventuale anemia
Il vostro medico potrebbe anche decidere di sottoporvi a dei test immulogici, in grado di verificare l’eventualità che il vostro sistema immunitario stia attaccando selettivamente i vostri reni. Per farlo lo specialista solitamente procede con l’analisi:
- Della membrana basale glomerulare
- Gli anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili
- Gli anticorpi antinucleari
Per confermare la diagnosi di glomerulonefrite potrebbe essere necessario effettuare una biopsia renale. Questa comporta l’analisi di un piccolo campione di tessuto del rene prelevato tramite ago. Altri indagini strumentali utili ad indagare questa patologia sono la TAC, gli ultrasuoni, i raggi X e il pielogramma intravenoso.
Quali sono i trattamenti possibili?
Anche in questo caso per parlare di trattamenti non si può prescindere dal tipo di glomerulonefrite e dalle sue cause.
Uno dei principali trattamenti consiste nel controllo della pressione sanguigna, specialmente se questa è la causa sottostante la glomerulonefrite.
La pressione può essere veramente difficile da controllare quando i reni non funzionano in maniera appropriata. Se è questo il caso, il vostro medico potrebbe decidere di prescrivervi dei farmaci per tenere sotto controllo la pressione, inclusi l’angiotensina convertasi o gli ACE inibitori (captopril, lisinopril o perindopril).
I
corticosteroidi, invece, sono prescritti nel caso in cui la causa della glomerulonefrite sia da ascrivere al sistema sistema immunitario attacchi i reni, in quanto questi farmaci sono in grado di ridurre la risposta immunitaria del nostro corpo. Un altro metodo utile in questi casi, è la plasmaferesi. Questo processo rimuove il
plasma dal sangue e lo sostituisce con fluidi o plasma donato che non contiene anticorpi.
Nei casi di glomerulonefrite cronica è necessario ridurre la quantità di proteine e di
potassio presente nell’alimentazione. Inoltre, è importante fare attenzione alla quantità di liquidi che si assume quotidianamente.
Per diminuire i gonfiori, invece, sono generalmente prescritti integratori di calcio e/o diuretici.