Si può allattare con la febbre?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 15 Novembre, 2024

Una madre che allatta

La maternità è un'esperienza particolare, senza dubbio bella ma per certi versi anche foriera di domande e, a volte, preoccupazioni normali, soprattutto quando si tratta del primo figlio. Tra le domande che le neo-mamme si pongono, una delle più frequenti riguarda l'allattamento con febbre.

La febbre in allattamento suscita dubbi comprensibili, soprattutto considerando il desiderio di proteggere il neonato da potenziali rischi. Tuttavia, è bene sapere che si può allattare anche con la febbre, e in molti casi è addirittura consigliabile farlo.

La febbre non dovrebbe essere un ostacolo all'allattamento. Anzi, continuare ad allattare durante un episodio febbrile può offrire benefici sia per la madre che per il bambino. Il latte materno è un "farmaco" naturale, perfettamente adattato alle esigenze del bambino, capace di fornire nutrimento, comfort e protezione immunitaria.

È bene, tuttavia, seguire alcune precauzioni e consigli pratici. Vediamo perché l'allattamento durante un episodio febbrile può essere benefico sia per la madre che per il neonato.

Allattamento con febbre materna: perché continuare?

Quando si ha la febbre, il corpo combatte contro un'infezione.

Potrebbe sembrare controintuitivo continuare ad allattare in queste condizioni, ma ci sono valide ragioni scientifiche per farlo:

  • produzione di anticorpi: il corpo materno, in risposta all'infezione, produce anticorpi specifici che vengono trasmessi al bambino attraverso il latte. Questi anticorpi forniscono una protezione mirata contro l'agente patogeno che sta causando la febbre nella madre;
  • adattamento del latte materno: il latte materno si adatta costantemente alle esigenze nutrizionali e immunitarie del bambino;
  • continuità nell'alimentazione: interrompere bruscamente l'allattamento può essere stressante sia per la mamma che per il bambino, oltre a rischiare una diminuzione della produzione di latte.

Il latte materno è la migliore medicina, una sostanza dotata di caratteristiche uniche che lo rendono fondamentale per lo sviluppo del neonato. La sua composizione speciale contiene una varietà di sostanze importanti per lo sviluppo del sistema immunitario del bambino.


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Queste componenti lavorano in sinergia per creare una barriera protettiva nel corpo del piccolo, agendo come un vero e proprio scudo contro potenziali minacce esterne.

Da un lato, questa barriera offre una difesa efficace contro i microrganismi patogeni, come batteri e virus, riducendo il rischio di infezioni. Dall'altro, fornisce una protezione preziosa contro gli allergeni, aiutando a prevenire lo sviluppo di allergie nei primi mesi di vita.

Questo processo protegge il bambino nel breve termine, contribuendo anche al corretto sviluppo del suo sistema immunitario a lungo termine, gettando le basi per una buona salute negli anni a venire.

Casi particolari: allattamento e influenza Covid-19 e febbre post-vaccino

La pandemia da Covid-19, contratta al momento del parto o successivamente, ha sollevato nuove preoccupazioni riguardo l'allattamento.

Tuttavia, le principali organizzazioni sanitarie, tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'UNICEF, raccomandano di continuare l'allattamento anche in caso di infezione da SARS-CoV-2.

Ecco perché:

  • gli anticorpi contro il Covid-19 presenti nel latte materno possono offrire una protezione al bambino;
  • non ci sono evidenze di trasmissione del virus attraverso il latte materno (un potenziale rischio è dovuto alla vicinanza madre-neonato durante l'allattamento al seno);
  • i benefici dell'allattamento superano i potenziali rischi di trasmissione.

Naturalmente, è importante seguire alcune precauzioni come indossare una mascherina durante l'allattamento e praticare una buona igiene delle mani.

Febbre post-vaccino anti Covid-19

Molte madri si chiedono se sia sicuro allattare dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid-19, soprattutto in caso di febbre post-vaccinale.

La risposta è sì: è sicuro e consigliabile continuare ad allattare. Anzi, gli studi hanno dimostrato che gli anticorpi prodotti in risposta al vaccino possono essere trasmessi al bambino attraverso il latte materno, offrendo una potenziale protezione aggiuntiva.

Allattamento e febbre del bambino 

Non è raro che sia il bambino ad avere la febbre. In questi casi, l'allattamento diventa ancora più importante:

  • supporto immunitario: il latte materno contiene fattori immunitari che possono aiutare il bambino a combattere l'infezione;
  • idratazione: la febbre può aumentare il rischio di disidratazione. L'allattamento frequente aiuta a mantenere il bambino idratato;
  • comfort: il contatto pelle a pelle durante l'allattamento può aiutare a calmare il bambino e potrebbe persino contribuire ad abbassare la temperatura corporea;
  • nutrizione facilitata: durante la malattia, il bambino potrebbe avere meno appetito per i cibi solidi. Il latte materno rimane una fonte di nutrimento facilmente digeribile e completa.

Il latte materno offre un sostegno al piccolo in caso di raffreddore, tosse, febbre, episodi di diarrea o infezioni di origine batterica o virale. La sua efficacia risiede nella ricchezza di componenti bioattive che, trasmesse direttamente dalla madre al bambino, combattono l'infezione in corso accelerando anche il processo di guarigione.Una madre che allatta

L'importanza dell'allattamento al seno diventa ancora più evidente in presenza di sintomi come febbre e diarrea. In queste situazioni, il rischio di disidratazione nei bambini è concreto e potenzialmente pericoloso per il neonato. Il latte materno, con il suo perfetto equilibrio di liquidi e nutrienti, assicura la corretta idratazione del bambino.

Ma i benefici dell'allattamento vanno oltre gli aspetti puramente nutrizionali e immunitari. L'atto stesso di succhiare il seno ha un profondo effetto calmante sul neonato. Questo momento di intimità tra madre e figlio conforta e rilassa il bambino, riducendo lo stress associato al malessere e creando un ambiente emotivo rassicurante.

Consigli pratici su febbre e allattamento al seno 

La mamma con febbre può allattare, ma è bene osservare alcuni accorgimenti:

  • riposo: è importante contare sull'aiuto nella gestione del bambino per riposare tra una poppata e l'altra.
     Il riposo è fondamentale per recuperare le energie;
  • idratazione: è importante bere una quantità sufficiente di acqua perché la febbre e l'allattamento aumentano il fabbisogno idrico;
  • posizione comoda: scegliere una posizione di allattamento, come quella sdraiata sul fianco, aiuta a riposare;
  • farmaci compatibili: se necessario, utilizzare farmaci compatibili con l'allattamento come il paracetamolo (non superando i 3 grammi al giorno) o l'ibuprofene, sempre dietro consiglio medico;
  • igiene: lavarsi le mani frequentemente e, in presenza di sintomi respiratori, considerare l'uso di una mascherina durante l'allattamento;
  • monitoraggio: è bene tenere sotto controllo la temperatura corporea in allattamento e quella del bambino. In caso di febbre persistente o altri sintomi preoccupanti, è consigliabile consultare il medico.

Esistono alcune situazioni in cui la febbre durante l'allattamento richiede un'attenzione particolare.

Ingorgo mammario e mastite

In caso di ingorgo mammario o mastite, condizioni che possono causare febbre, è importante continuare ad allattare. Lo svuotamento regolare del seno aiuta a risolvere il problema e previene complicazioni.

Ascesso mammario

Se si sviluppa un ascesso mammario, potrebbe essere necessario sospendere temporaneamente l'allattamento dal seno interessato, ma si può continuare con l'altro seno. È preferibile consultare sempre un medico in questi casi.

Setticemia o malattie gravi

In rare situazioni di malattie molto gravi come la setticemia, potrebbe essere necessario interrompere temporaneamente l'allattamento diretto. In questi casi, è importante continuare a estrarre il latte per mantenere la produzione e, se possibile, somministrarlo al bambino.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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