A cosa sono dovuti i piedi gonfi dopo il parto e quando questo disturbo può diventare il campanello d'allarme per un problema più serio?
Qual è la causa dell'edema che persiste anche dopo la nascita del bambino e quali rimedi si possono adottare per eliminare questo fastidioso disturbo?
Vediamolo insieme.
Piedi gonfi dopo il parto: qual è la causa
Molte donne lamentano di soffrire di un gonfiore post parto localizzato, in particolare, nella parte bassa del corpo e negli arti inferiori. Ma da cosa è dovuto questo disturbo?
L'edema, ovvero il gonfiore, è una condizione molto comune durante la gravidanza, visto che quasi la totalità delle donne incinte lo sperimenta, soprattutto durante gli ultimi mesi. La gestazione è, infatti, un periodo molto delicato nella vita della donna, durante il quale l'organismo attraversa numerosi cambiamenti.
La maggior parte di essi è dovuta alle alterazioni ormonali che consentono lo sviluppo dell'embrione all'interno dell'utero e, sia nel caso di un parto naturale, sia in caso di cesareo, è molto probabile che il gonfiore permanga anche a nascita avvenuta.
Ma qual è la causa di questa condizione? Nella maggior parte dei casi l'edema post parto è dovuto a un accumulo di liquidi. Questi vengono trattenuti dal corpo in seguito all'azione del progesterone, ovvero uno degli ormoni coinvolti nello sviluppo della gravidanza e nel parto. Il progesterone infatti, che continua ad essere presente nella donna, fa sì che alcune aree del corpo trattengano l'acqua, determinando, in questo modo, il gonfiore.
In genere l'edema si localizza nelle estremità periferiche, come caviglie, mani e piedi: ecco perché molte donne vanno incontro alle gambe gonfie dopo il parto e a una forte ritenzione idrica. Quest'ultima si caratterizza per:
- pelle tesa;
- gonfiore dei tessuti;
- caviglie, piedi e mani gonfie;
- pelle a buccia d'arancia;
- addome teso e gonfio.
Quanto dura la ritenzione idrica dopo il parto
La ritenzione idrica dopo la gravidanza tende ad aggravarsi durante i primi giorni dopo il parto, per poi cominciare a migliorare gradualmente col passare dei giorni e entro la prima settimana questa sensazione di gonfiore è quasi sparita. In condizioni fisiologiche, l'edema post parto sparisce dopo qualche settimana. Se questo tipo di disturbo, nella maggior parte delle volte, è del tutto normale, quando occorre prestare attenzione al gonfiore e contattare il proprio medico?
- quando l'edema post parto si accompagna ad altri sintomi, come ad esempio la mancanza di respiro;
- in presenza di dolore al torace o di dolore localizzato in altre parti del corpo;
- se ci si sente le gambe indolenzite e se i polpacci fanno male o sono intorpiditi;
- se si sente una gamba più accaldata dell'altra;
- quando una gamba è più gonfia dell'altra;
- quando il gonfiore si estende al viso;
- se il gonfiore peggiora invece di migliorare;
- se il gonfiore si accompagna a mal di testa, visione offuscata o fotosensibilità.
Piedi e caviglie gonfie dopo il parto: quali rimedi
Il gonfiore dopo il parto che coinvolge le estremità inferiori del corpo si può diminuire mettendo in pratica alcuni rimedi, fermo restando che, in condizioni normali, l'edema fisiologico tende a scomparire nel giro di qualche settimana. Ecco qualche soluzione per contrastare l'accumulo di liquidi:
- bere molto per favorire lo smaltimento dei liquidi;
- mantenere un'alimentazione sana e bilanciata, ricca di frutta e verdura;
- evitare di assumere alcolici e di fumare;
- ridurre il consumo di cibi troppo salati o ricchi di grasso;
- preferire l'abbigliamento comodo ed evitare di utilizzare pantaloni eccessivamente stretti o scomodi.
Per quanto riguarda i piedi gonfi post parto, si possono adottare anche questi accorgimenti:
- non utilizzare scarpe strette e scomode
- preferire calzature dal tacco medio, ovvero né rasoterra, né troppo alte
- cercare di tenere i piedi sollevati, in particolare la sera
- indossare calze a compressione graduata
- eseguire dei massaggi linfodrenanti, molto utili per smaltire l'eccesso di liquidi nel corpo
Piedi gonfi dopo il cesareo: cosa fare
I piedi gonfi post parto cesareo sono un fenomeno estremamente comune, sia a causa del fisiologico accumulo di liquidi nel corpo, sia in relazione ad altri fattori. Fra questi i più diffusi sono:
- assunzione di farmaci, sia prima che dopo il parto cesareo
- ridotta attività fisica nei giorni o nelle settimane successive al parto. Il taglio cesareo necessita di qualche accortezza in più per quanto riguarda la ripresa fisica ed è normale che le donne, soprattutto nei giorni immediatamente dopo l'intervento, facciano fatica ad alzarsi e a camminare: questo favorisce il ristagno dei liquidi e, di conseguenza, anche il gonfiore ai piedi
- alterazioni ormonali che possono determinare un peggioramento della circolazione sanguigna
Tra i rimedi da utilizzare per ridurre il gonfiore piedi post parto, uno dei più efficaci è l'utilizzo delle calze a compressione graduata. Esse, infatti, oltre a migliorare il ritorno venoso, diminuiscono la probabilità che si formino dei coaguli di sangue legati all'intervento.
Piedi gonfi dopo il parto: i rimedi naturali
Avere i piedi gonfi dopo il parto è un disturbo molto diffuso, ma quali rimedi naturali si possono mettere in pratica per ridurne il fastidio? Ecco qualche consiglio:
- fare dei pediluvi con acqua fredda e sale;
- bere tisane drenanti è essenziale per aiutare il corpo a smaltire i liquidi in eccesso e le tisane drenanti sono un ottimo alleato. Un'unica accortezza: prima di assumerle accertarsi che esse siano compatibili con l'allattamento;
- fare lunghe passeggiate;
- dormire con un cuscino sotto le gambe in modo che esse, stando sollevate, aiutino il ritorno venoso;
- non mangiare cibi troppo salati;
- non esporsi al sole durante le ore più calde.