Oki in allattamento: perché non è sicuro

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 05 Febbraio, 2024

Una donna che allatta

L'Oki è un farmaco a base di ketoprofene, un tipo di anti-infiammatorio non steroideo (FANS).

Prima di assumere questo farmaco in fase di allattamento, è importante consultare il medico, dal momento che alcuni FANS possono passare nel latte materno in piccole quantità e potrebbero avere effetti sul bambino.

Scopriamo insieme perché bisogna prestare attenzione quando si assume l’Oki durante allattamento.

Oki in allattamento: si può?

Il ketoprofene (il principio attivo dell'Oki) può passare nel latte materno in piccole quantità e, nonostante questa sia generalmente bassa, esiste il rischio che il farmaco possa avere influenze sul bambino che viene allattato.

La sicurezza dell’assunzione dipende da diversi fattori, come:

  • dose assunta;
  • frequenza di assunzione;
  • salute del bambino.

L'uso occasionale di ketoprofene durante l'allattamento potrebbe essere accettabile, ma è sempre consigliabile consultare un medico o un farmacista prima di assumerlo.

Il professionista sanitario sarà in grado di valutare la situazione specifica, discutere dei rischi e dei benefici e, se necessario, consigliare alternative più sicure o suggerire precauzioni per minimizzare qualsiasi possibile rischio per il bambino durante l'allattamento.

Quanto aspettare per allattare dopo aver assunto ketoprofene?

Il tempo di attesa prima di allattare dopo aver assunto un farmaco dipende dal tipo di farmaco e dalle indicazioni del medico o del foglietto illustrativo.


Potrebbe interessarti anche:


Alcuni farmaci possono essere eliminati rapidamente dall'organismo, mentre altri richiedono più tempo.

Generalmente, per molti medicamenti, prima di riprendere l’allattamento al seno occorre aspettare da 2 a 4 ore dopo l'assunzione.

Perché alcuni farmaci possono passare nel latte materno?

I farmaci possono passare nel latte materno a causa delle proprietà delle molecole stesse e dei processi fisiologici che avvengono nell’organismo materno.

Esistono diverse ragioni per cui alcuni farmaci possono essere presenti nel latte materno:

  • dimensioni molecolari e caratteristiche chimiche: alcuni farmaci attraversano le membrane cellulari e raggiungono il latte materno. Questo può dipendere dalla struttura chimica del farmaco stesso;
  • processi di filtrazione: durante il processo di filtrazione renale, alcuni farmaci possono essere escreti nel latte materno poiché i meccanismi di filtrazione renale sono simili a quelli che influenzano la secrezione del latte;
  • legame alle proteine: alcuni farmaci si legano alle proteine nel sangue materno. Quando queste proteine si legano ai farmaci, possono influenzare la capacità di attraversare le membrane e raggiungere il latte materno;
  • escrezione biliare: alcuni farmaci possono finire nel fegato e successivamente essere rilasciati nella bile. La quantità di farmaco presente nel latte materno può variare notevolmente a seconda delle caratteristiche chimiche del farmaco stesso e dalle condizioni specifiche della madre e del bambino.

Alcuni farmaci possono essere presenti solo in piccole quantità nel latte materno, mentre altri possono essere più concentrati.

Questa è la ragione per cui è cruciale consultare un medico o un farmacista prima di assumere qualsiasi farmaco durante l'allattamento, al fine di valutarne attentamente i potenziali rischi e benefici.

Oki e allattamento: cosa potrebbe succedere?

Se si assume un Oki durante l'allattamento senza indicazioni specifiche da parte di un medico, potrebbero verificarsi alcuni rischi potenziali per il bambino.

Gli effetti dipendono da vari fattori, tra i quali la dose assunta, la frequenza di assunzione e la sensibilità del bambino.

Il ketoprofene può causare problemi come:

  • irritazione gastrica nel bambino;
  • interferenze con la funzione renale;
  • aumento del rischio di sanguinamento.

Se si è accidentalmente fatto uso di ketoprofene durante l'allattamento, è consigliabile monitorare attentamente il bambino per eventuali segni di disagio o reazioni avverse; qualora si dovesse notare qualcosa di insolito, è meglio contattare immediatamente un medico o un pediatra per ricevere consigli specifici sulla gestione della situazione.

Effetti collaterali del ketoprofene in allattamento

L'assunzione di Oki (ketoprofene) durante l'allattamento può comportare alcuni rischi e potenziali effetti collaterali per il bambino.

Una donna che allatta

Anche se i seguenti effetti collaterali non si verificano necessariamente in ogni caso, è importante essere consapevoli dei possibili rischi:

  • irritazione gastrica: il ketoprofene può causare irritazione dello stomaco e dell'apparato gastrointestinale nel bambino, portando a sintomi come disturbi digestivi, nausea, vomito o dolore addominale;
  • problemi renali: in alcuni casi, l'uso di ketoprofene può interferire con la funzione renale. Se il bambino ha una sensibilità particolare o problemi renali preesistenti, l'assunzione di ketoprofene potrebbe esacerbare tali condizioni;
  • aumento del rischio di sanguinamento: i fans, inclusi il ketoprofene, possono avere un effetto anticoagulante e aumentare il rischio di sanguinamento. Ciò potrebbe essere preoccupante soprattutto se il bambino ha una condizione emorragica preesistente o se è nato prematuramente;
  • reazioni allergiche: in casi molto rari, l'assunzione di ketoprofene potrebbe causare reazioni allergiche nel bambino, che potrebbero manifestarsi con sintomi come eruzione cutanea, gonfiore, difficoltà respiratorie o ipersensibilità.

Ketoprofene e allattamento: altri farmaci vietati

Ci sono diversi farmaci che possono essere considerati non sicuri durante l'allattamento.

La sicurezza dipende dalla dose, dalla frequenza di assunzione e dalle specifiche condizioni della madre e del bambino.

Alcuni farmaci che potrebbero essere considerati rischiosi durante l'allattamento includono:

  • antibiotici: alcuni antibiotici possono essere sicuri durante l'allattamento, ma altri potrebbero essere problematici, ad esempio, tetracicline e fluorochinoloni sono generalmente sconsigliati durante l'allattamento;
  • antidepressivi: alcuni antidepressivi possono essere utilizzati durante l'allattamento, ma alcuni farmaci come i triciclici o gli inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (ssri) possono essere prescritti con precauzione sotto supervisione medica;
  • farmaci per la pressione sanguigna: alcuni farmaci per la pressione sanguigna potrebbero non essere raccomandati durante l'allattamento, è fondamentale discutere con il medico per trovare opzioni sicure;
  • farmaci per la tiroide: alcuni farmaci per la tiroide possono influenzare la produzione di latte o influenzare il bambino, è necessario consultare un medico per determinare le opzioni più sicure;
  • farmaci per il trattamento del cancro: molti farmaci chemioterapici e alcuni farmaci utilizzati per la terapia dei tumori  potrebbero non essere sicuri durante l'allattamento.

Questi sono solo alcuni esempi e ci sono molti altri farmaci che possono essere considerati rischiosi durante l'allattamento.

È fondamentale consultare un medico o un farmacista prima di assumere qualsiasi farmaco durante l'allattamento, per valutare attentamente i potenziali rischi e benefici per te e il tuo bambino.

Quale antidolorifico si può prendere durante l'allattamento?

Ci sono alcuni antidolorifici considerati più sicuri durante l'allattamento, ma è sempre fondamentale consultare un medico o un farmacista prima di assumerli.

Alcuni antidolorifici ritenuti più sicuri durante l'allattamento includono:

  • paracetamolo (acetaminofene): è spesso raccomandato come prima scelta per il dolore lieve o moderato durante l'allattamento. Viene considerato sicuro quando assunto nelle dosi raccomandate;
  • ibuprofene: a volte può essere utilizzato durante l'allattamento, ma è essenziale assumerlo sotto supervisione medica e seguendo le dosi consigliate;
  • codeina: in alcuni casi, può essere prescritta da un medico, ma richiede un monitoraggio attento poiché può passare nel latte materno e influenzare il bambino. L'uso di codeina durante l'allattamento richiede una stretta supervisione medica;
  • tramadolo: alcuni medici potrebbero prescrivere tramadolo in determinate situazioni, ma è essenziale usare questo farmaco sotto stretta supervisione medica a causa del rischio di effetti sul bambino che viene allattato.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Donna allatta neonata fuori casa con biberon
Permessi per allattamento: ecco cosa sapere e come richiederli

Permessi per allattamento, ecco cosa sapere sulla normativa che tutela i genitori nel primo anno di vita del figlio, quanto dura, e come fare richiesta.

Una donna che allatta
Come capire quando arriva la montata lattea: i sintomi da osservare

Come capire quando arriva la montata lattea: ecco quali sono i sintomi di un processo fisiologico che può preoccupare in caso di ritardo o altri disagi.