È opportuno essere consapevoli di ciò che significa e cosa comporta donare il cordone ombelicale dopo la nascita del proprio bambino.
Grazie al sangue del cordone ombelicale si possono curare diverse patologie ematologiche e del sistema immunitario. Questo lo rende una risorsa preziosa per chi combatte contro malattie spesso anche gravi e incurabili.
Prima di entrare nel dettaglio, mettiamo in chiaro che la donazione del sangue cordonale alle banche pubbliche è gratuita, essendo i suoi costi coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, per cui quando parliamo di donazione a fini solidaristici la raccolta è gratuita.
In Italia la conservazione per uso autologo non è permessa, tranne nei casi di patologie, tra i consanguinei del nascituro.
Perché donare il cordone ombelicale
Attraverso la donazione del sangue cordonale e il trapianto di cellule è possibile curare patologie del sangue benigne e maligne, altrimenti difficili da debellare e altre malattie tra cui:
- leucemia;
- linfomi;
- mielomi;
- sindromi mieloproliferative;
- talassemia (malattia ereditaria del sangue);
- immunodeficienza (deficit dell'immunità cellulare);
- malattie metaboliche.
Cos'è il sangue del cordone ombelicale
È il sangue placentare che dopo il taglio del cordone ombelicale, alla nascita del bambino, rimane nei vasi sanguigni della placenta e nella parte di cordone ombelicale a essa attaccato.
Il sangue cordonale contiene tutti gli elementi del sangue – globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma – e le cellule staminali emopoietiche simili a quelle che si trovano nel midollo osseo.
Le proprietà terapeutiche del sangue del cordone ombelicale si devono all.e cellule in esso contenute: cellule staminali emopoietiche che danno origine a tutte le altre cellule del sangue, capaci di generare e rinnovare
- i globuli rossi, responsabili di trasportare l’ossigeno in tutto il corpo;
- i globuli bianchi, che difendono del corpo dalle malattie infettive e dalle cellule tumorali;
- le piastrine, che contribuiscono alla coagulazione del sangue e al controllo delle emorragie.
Le caratteristiche terapeutiche delle cellule staminali emopoietiche sono state scoperte negli anni '70 da alcuni ricercatori.
Raccolta del cordone ombelicale
Come avviene la raccolta del sangue cordonale?
Dopo la nascita del bambino, il cordone ombelicale viene bloccato con una pinza di plastica e poi reciso, deve essere reciso entro un minuto dalla nascita per la raccolta.
Il sangue che resta al suo interno, e anche quello della placenta, viene raccolto e conservato, prima e dopo l'espulsione della placenta, all'interno di una sacca sterile (unità di sangue cordonale).
Procedura per la donazione cordone ombelicale
È bene precisare che la donazione del sangue del cordone ombelicale è una procedura innocua e non invasiva, sia per la mamma sia per il bambino.
Si esegue subito dopo il parto e dopo il taglio del cordone ombelicale, mediante un prelievo rapido e indolore.
Chi può donare il sangue del cordone ombelicale
Non tutte possono donare il sangue del cordone ombelicale.
Al fine di tutelare la salute di chi dona e chi riceve, è importante osservare alcuni accorgimenti.
Chi può donare il sangue cordonale è una neo mamma di cui andranno accertate le condizioni di salute associate alle seguenti eventualità:
- rischi di trasmissione di malattie genetiche
- positività e/o rischio di HIV e/o di epatite
- elevato rischio di patologie trasmissibili dopo soggiorni in zone del mondo esposte
- assunzione di farmaci controindicati
- dipendenza da alcol e/o droghe
Tra le altre condizioni da valutare:
- una gravidanza che sia oltre le 37 settimane
- una gravidanza fisiologica
- parto a termine
- parto non gemellare
- il parto in una struttura che esegue il prelievo del sangue cordonale
- la nascita fetale priva di sofferenza.
- non tutte le sacche raccolte sono valutate idonee circa 80% delle sacche non viene ritenuta idonea, con quantità sufficiente per effettuare un trapianto e che hanno la più alta probabilità di contribuire a risultati clinici di successo.
Come donare il cordone ombelicale
Chi decide di donare il sangue cordonale dovrà compilare un consenso informato e rispondere a un questionario sul proprio stato di salute e su quello della famiglia.
Inoltre, al momento del parto verrà fatto un prelievo per escludere la presenza di malattie infettive (HIV ed epatite).
La donazione prevede alcuni passaggi burocratici:
- il consenso informato e i dati sanitari dei genitori
- la raccolta del sangue cordonale da parte del personale sanitario abilitato
- la conservazione del sangue cordonale in una banca adibita
- la destinazione del sangue cordonale per la cura di alcune malattie.
La donazione del cordone ombelicale può avvenire secondo tre diverse modalità:
Donazione Allogenica - non familiare
Questo tipo di donazione avviene da parte di persone che volontariamente donano il sangue cordonale a una banca pubblica. La conservazione può avvenire solo nelle banche pubbliche.
Donazione per uso dedicato - per un familiare ammalato
La donazione dedicata consiste nel donare il sangue cordonale a un familiare consanguineo del neonato, sorella o fratello affetti da una malattia curabile con cellule staminali cordonali: patologie maligne, genetiche, disordini immunologici.
A questo proposito, tuttavia, è necessaria la certificazione rilasciata da un medico specialista da presentare alla Direzione Sanitaria dell'ospedale dove avverrà il parto e conferma della necessità terapeutica.
Il medico dovrà fornire una documentazione clinico sanitaria che attesti la presenza della malattia o il rischio di insorgenza della stessa.
Donazione Autologa - conservazione privata (per uso personale)
La procedura prevede di raccogliere e conservare il sangue del cordone ombelicale per uso personale.
La donazione autologa non è consentita in Italia, eccetto che per la raccolta e conservazione destinate ai familiari del nascituro (sorella o fratello) affetti da una patologia adatta al trattamento terapeutico con cellule staminali emopoietiche.
La conservazione a uso autologo è possibile all'estero, previa autorizzazione all'esportazione rilasciata dall'ente regionale preposto.
In questa circostanza, tuttavia, è da precisare che il richiedente della conservazione autologa dovrà sostenere i costi legati alla procedura.
Donazione sangue cordone ombelicale, i vantaggi per chi la riceve
Le cellule staminali emopoietiche possono provenire da altre due fonti, oltre che dal cordone ombelicale:
- dal midollo osseo, contenuto per lo più nelle ossa lunghe;
- dal sangue periferico.
Possono essere donate da un familiare o da un donatore volontario che si iscriva al registro nazionale dei donatori, essendo così disponibili in caso di bisogno.
I vantaggi del sangue cordonale sono:
- il sangue cordonale rappresenta una valida alternativa di cellule staminali emopoietiche anche per quei pazienti che non trovano un donatore compatibile. Può essere usato anche nel caso di una non totale compatibilità tra donatore e ricevente, essendo il sistema immunitario dei neonati ancora non sviluppato;
- è una risorsa terapeutica immediatamente disponibile in caso di un trapianto urgente;
- riduce il rischio di trasmissione di infezioni virali dal donatore al ricevente.
In ogni caso, chiunque voglia fare donazione cordone ombelicale deve rivolgersi al proprio medico o al reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale presso il quale si partorirà.