La depressione post-partum, come ben sappiamo, è spesso associata alle madri. Tuttavia, secondo alcune ricerche, questa affermazione non sembra essere del tutto vera.
Uno studio, infatti, dimostra che i padri ricorrono ad un rischio elevato di depressione post-partum se i livelli di testosterone si riducono dopo la nascita del proprio figlio.
Non solo: un eventuale testosterone basso del padre può anche influenzare la partner ma in un modo, inaspettatamente, del tutto positivo, scongiurando eventuali sintomi della depressione nei mesi seguenti al parto che potrebbero manifestarsi alla madre del nuovo arrivato.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
I sintomi della depressione post-partum
La depressione post-partum è una particolare forma di depressione che colpisce alcune donne subito dopo la gravidanza.
Nei giorni che seguono il parto, oltre il 70% delle madri manifestano una leggera depressione, una sorta di stato di malinconia, una reazione psicologica i cui sintomi possono includere crisi di pianto immotivato, irritabilità, inquietudine, ansia: è questa la condizione di maternity blues è anche detta sindrome del terzo giorno, che emerge tipicamente 2-3 giorni dopo il parto e scompare entro un decina di giorni circa.
Più gravi e duraturi sono i sintomi della depressione post partum, che comprendono:
- improvvisi cambiamenti di umore;
- esaurimento;
- disperazione;
- paura di far male al bambino o a se stessa;
- inappetenza.
E ancora:
- affaticamento;
- insonnia o sonno eccessivo;
- confusione;
- pianto inconsulto;
- disinteresse per il bambino.
Le donne, però, non sono le uniche colpite da questo male. Vediamo perché.
Depressione post-partum nell'uomo
Il cambiamento dei livelli ormonali cui è sottoposto il corpo femminile, in particolare nel calo del livello degli estrogeni e del progesterone, è il maggiore imputato della depressione post-partum.
Altri fattori che concorrono alla comparsa della depressione post-partum sono legati agli eventi immediatamente successivi al parto, come il cambiamento di ruolo della donna in ambito sociale, il timore per le sue imminenti responsabilità, il proprio aspetto fisico. Per questi motivi siamo abituati ad attribuire il disturbo esclusivamente alle mamme.
Uno studio ha dimostrato che anche gli uomini sono soggetti a depressione post-partum così come le donne.
Non siamo abituati a pensare alla paternità negli stessi termini biologici della madre: è importante capire quali fattori influenzino il coinvolgimento psicologico paterno tanto quanto quello materno, al fine di poter dare un corretto supporto psicologico tanto ad una madre quanto ad un padre il cui stato, invece, potrebbe essere sottovalutato.
Quali possono essere le cause della riduzione del testosterone paterno?
Lo studio in questione ha dimostrato che i padri con livelli di testosterone più bassi hanno riportato maggiore stress genitoriale.
Per lo studio, i ricercatori hanno esaminato i dati provenienti da 149 coppie della Community Network per la Ricerca sul Bambino. Durante lo studio sono stati monitorati i livelli di testosterone, in un dato periodo, nei padri e contemporaneamente venivano poste loro delle domande per misurare il loro livello di stress genitoriale.
Diversi partecipanti di sesso maschile hanno risposto a domande specifiche sulla loro percezione genitoriale, dichiarandosi intrappolati dalle eccessive responsabilità o sommersi da richieste da parte dei figli percepite come eccessivamente pretenziose. Insomma, è inutile negare come siano emerse risposte che mettono in luce una effettiva condizione di stress. Non solo: queste risposte erano associate, nella maggioranza dei casi, a livelli piuttosto bassi di testosterone.
Sorprendentemente, invece, le risposte delle madri erano correlate alle risposte del partner ma in maniera opposta. Se risultava essere stressato il padre, la madre non lo era (e viceversa).
Lo studio, dunque, ha rivelato che il testosterone basso del padre può influenzare la partner in modo positivo. Le donne i cui mariti o compagni (nel periodo post partum) avevano livelli più bassi di testosterone non hanno riportato sintomi di depressione nei mesi seguenti il parto. Alti livelli di testosterone provocano l’effetto opposto: i padri non sperimentavano sintomi di depressione e le madri sì.
I livelli di testosterone maschile, dunque, sono stati collegati sia ai sintomi depressivi paterni sia ai sintomi depressivi materni ma in direzione opposta per uomini e donne.