Quante volte allattare il proprio bambino? Qual è il comportamento più “giusto” da adottare quando si riprende con il lavoro?
A risponderci, per Nidi D’infanzia –sito web di Giunti Scuola, il dr. Giuseppe Pingitore, specialista in pediatria.
Lavoro e allattamento: quali sono le “regole” da seguire e quali consigli dare alle educatrici?
Per prima cosa, è bene seguire le indicazioni date dalla Legge, che tutela le lavoratrici madri e obbliga le donne in maternità a un congedo, regolarmente retribuito, della durata di 5 mesi (…). Nella Legge di bilancio 2019 è stato inserito un emendamento che sancisce la possibilità per la neo-mamma di lavorare fino al momento del parto e sfruttare tutti e 5 i mesi per il periodo dedicato all’allattamento (…).
Per continuare ad allattare naturalmente, anche mentre si lavora, è possibile tirare il proprio latte e a conservarlo (può stare in frigo o in una borsa termica per 24 ore e in congelatore anche per 2-3 mesi), per le poppate durante le quali sarà assente la mamma (…).
Altrimenti, si può passare a un allattamento di tipo misto, utilizzando un latte cosiddetto “formulato” nelle ore di assenza per lavoro.
I latti del commercio si trovano sia in farmacia che nei supermercati e possiedono tutti le caratteristiche nutrizionali necessarie al lattante in crescita (…).
Latte materno più latte artificiale: vanno bene entrambi quindi?
I latti artificiali hanno precisi requisiti nutrizionali e sono tutti abbastanza simili tra loro (noti come “latti formula”); sono tutti validi (…).
Ma come creare una soluzione combinata? Quali sono gli effetti sul bambino? Continuate a leggere l’approfondimento, sul portale “Nidi D’infanzia”.