Si può bere la Coca Cola in gravidanza?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 26 Settembre, 2023

Coca cola in gravidanza: scopriamo se si può bere

Durante la gravidanza è consigliabile prestare maggiore attenzione allo stile di vita e all'alimentazione, incluse le bevande che possono contenere caffeina, zucchero, dolcificanti artificiali. A questo proposito, un dubbio che sorge nelle donne incinte è se si può bere Coca Cola senza rischiare che questa bevanda metta a repentaglio la salute della gestante e del suo bambino. 

Come sempre, oltre al buon senso, è bene rimettersi alle evidenze medico scientifiche che mettono al vaglio la correlazione tra alcuni rischi e sostanze comuni a certe bevande ritenute poco sane per antonomasia, e potenzialmente più dannose per la donna incinta.

Tuttavia, le conclusioni cui giungono questi studi non sono sempre così nette o definite. Inoltre, i progressi della scienza evolvono, e dunque nuove scoperte possono sopraggiungere e scalzare le precedenti teorie. 

Ciò che può giovare, in un contesto non del tutto ancora chiarito, è mantenere la moderazione e seguire le prescrizioni del medico che si prende cura della singola persona.

Coca Cola in Gravidanza, gli effetti della caffeina

Una domanda frequente che ci si pone, è se si può bere caffè in gravidanza o se la caffeina contenuta in alcune bibite, come la Coca Cola, sia sicura.

Dunque, prima di entrare nel merito delle ricerche scientifiche e delle loro indagini, è possibile affermare che la caffeina è una sostanza eccitante, stimolante, il cui effetto può essere quello di far salire la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

Con l'avanzare della gravidanza, l'organismo potrebbe non riuscire a scomporre la caffeina con la solita rapidità, ecco perché ciò potrebbe influire sulla qualità del sonno, provocare bruciori di stomaco o rendere nervosi.

Se compaiono questi sintomi, è bene evitare la caffeina. Un'alternativa potrebbe essere la Coca Cola senza caffeina in gravidanza, ma non è detto che questa soluzione sia meno nociva.

Cosa dice la scienza a proposito della caffeina

Vediamo cosa dice la scienza in merito ai possibili effetti collaterali della caffeina.

Dalla maggior parte degli studi condotti in questo ambito emerge che quantità moderate di caffeina (meno di 200 milligrammi al giorno) non causano problemi durante la gestazione. Tuttavia questi effetti innocui non sono ancora stati completamente confermati a causa di alcune carenze e discordanze riscontrate nelle analisi condotte.

Bicchiere di Coca Cola

Molti studi sull'associazione tra caffeina e rischi, tra cui l'aborto spontaneo, non sono così strutturati da confermare una possibile relazione. Altri dati vanno in conflitto tra loro. Per esempio, questo studio del 2008 non ha trovato alcun legame tra il consumo di caffeina e l'aborto spontaneo, indipendentemente dalla quantità consumata. Un altro studio dello stesso anno, invece, ha riscontrato un aumento del rischio di aborto legato al maggior consumo di caffeina (200 mg al giorno o anche più).

Rispetto al parto prematurodiversi studi, tra cui questo del 2007, non hanno rilevato alcuna relazione tra l'assunzione moderata di caffeina e il rischio di nascita pretermine. Inoltre, secondo l'American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), non ci sono prove conclusive che la caffeina diminuisca il flusso sanguigno uterino, la quantità di ossigeno fetale o il peso alla nascita, come si è potuto supporre. Anche se bisogna considerare che la ricerca è tuttora in corso e che, dunque, i riscontri possono sempre cambiare.

Una successiva analisi del 2020, infatti, spariglia le carte in tavola rilevando che il consumo di caffeina potrebbe aumentare il rischio di complicanze della gravidanza, tra cui aborto spontaneo, un peso basso del feto alla nascita o la leucemia acuta infantile. Considerando, tuttavia, che si tratta pur sempre di revisioni della letteratura medico scientifica, fonti di dati che non assicurano conclusioni definitive.

Dunque, come premesso, se è vero che conviene mantenere la moderazione, è altrettanto vero che piccole quantità di caffeina (meno di 200 mg) ogni tanto, non sono fatali. È bene, però, ricordare che esistono altre fonti di caffeina da assumere con moderazione, come il tè verde e il cioccolato.

Lo zucchero nella Coca Cola è sicuro in gravidanza?

È noto ormai che le bibite contenenti zucchero contengono solo calorie e sostanze senza alcun valore nutrizionale. Ma oltre a questo dato di fatto, è bene evitarne il consumo in condizioni particolari durante la gravidanza. Per esempio, in presenza di diabete gestazionale, o se esistono rischi di svilupparlo. Il diabete gestazionale aumenta il rischio di ipertensione durante la gravidanza e anche quello di sviluppare il diabete di tipo 2 dopo il parto.

Altre ricerche suggeriscono anche che una quantità elevata di zucchero, specialmente quello contenuto nelle bibite zuccherate, può avere un effetto sulla gravidanza e sulla crescita del bambino, anche dopo la nascita.

Da uno studio del 2012 emerge che le bevande zuccherate potrebbero aumentare il rischio di parto pretermine. Mentre una ricerca del 2018 suggerisce che il loro consumo potrebbe generare problemi di memoria verbale nei bambini.

I risultati di questo studio del 2017, invece, mostrano una relazione tra le bevande zuccherate in gravidanza e i maggiori rischi di asma nei bambini. Infine, quest'altro studio suggerisce il rischio di sviluppo di grasso corporeo durante l'infanzia. 

I dolcificanti artificiali sono sicuri in gravidanza?

La maggior parte dei dolcificanti artificiali, inclusi aspartame, acesulfame-K e sucralosio, sono ritenuti sicuri durante la gravidanza, sempre se assunti con moderazione. Mentre sugli effetti della saccarina non ci sono evidenze che ne attestino l'assenza di rischi per la salute del feto. 

Uno studio del 2018 suggerisce che le bibite dietetiche possono influire sulle capacità motorie, visive e spaziali dei bambini nella prima infanzia e sulle loro capacità verbali negli anni successivi. Mentre quest'altro studio ha messo in evidenza il rapporto tra i dolcificanti artificiali e il rischio di sovrappeso già dal primo anno di età.

Quali sono gli effetti delle bevande senza caffeina

Le bibite dietetiche e prive di caffeina possono sembrare più sane, ma è bene sapere che in realtà contengono alcune sostanze chimiche che è meglio evitare durante la gravidanza, soprattutto perché ancora non se ne è esclusa la nocività.

L'acido fosforico e citrico, per esempio, sono due sostanze chimiche che hanno dimostrato di erodere lo smalto dei denti.

Cosa bere in gravidanza per evitare problemi

Durante la gravidanza, è molto importante mantenere un buon livello di idratazione. Tra le bevande che si possono bere senza alcun rischio, eccone alcune tra le più sane.

Acqua naturale

In generale, si consiglia di bere da 8 a 12 bicchieri di acqua al giorno, anche se la quantità può variare in base alle esigenze individuali. È importante ricordare che l'assunzione di troppa acqua minerale ricca di sodio potrebbe causare gonfiore. Pertanto, se si beve acqua minerale, è meglio optare per quella a basso contenuto di sodio.

Acqua aromatizzata in modo naturale

Le acque aromatizzate con aggiunta di limone, cetriolo, zenzero o menta rappresentano opzioni molto sane.

Seltzer o Acqua Gassata

Queste bevande sono sicure durante la gravidanza e le bollicine possono aiutare a ridurre il senso di nausea, che può manifestarsi nei primi tre mesi.

Frullati

I frullati sono opzioni sane e ricche di nutrienti. Senza aggiungere troppo zucchero, è possibile includere dello yogurt greco per alleviare eventuali bruciori di stomaco.

Latte vaccino o latte vegetale

Il latte è un'ottima fonte di calcio e vitamine, ma non esiste solo quello di origine animale. In caso di intolleranza, si possono considerare le alternative vegetali, come il latte di soia o quelli di mandorla, avena ecc., preferibilmente arricchiti con calcio.

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Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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