Durante i nove mesi di gestazione pressoché tutte le donne lamentano un disturbo comune, ovvero i piedi gonfi. Ma da cosa è causato l'ingrossamento delle estremità inferiori e come si capisce quando questo problema è fisiologico e quando, invece, è il caso di chiamare il proprio medico specialista? Andiamo alla scoperta delle cause che determinano i piedi gonfi in gravidanza e dei rimedi che è possibile mettere in pratica per trovare sollievo.
Caviglie e piedi gonfi in gravidanza: un problema comune
La gravidanza è un periodo molto delicato durante il quale la donna sperimenta profonde modificazioni ormonali. Gli ormoni giocano un ruolo determinante sull'andamento della gestazione e possono essere una delle cause del gonfiore a caviglie, mani e piedi, tipico soprattutto delle ultime settimane di gestazione. Questo è dovuto principalmente a un ristagno di liquidi e alla circolazione più lenta di questi liquidi, (causato a sua volta da un aumento della ritenzione idrica): ma perché anche donne che non hanno mai sofferto prima di questo problema, negli ultimi mesi di gravidanza sperimentano tale disturbo? Ecco le cause più comuni:
- maggior produzione di plasma. La donna che aspetta un bambino tende a produrre più plasma, ovvero la parte liquida del sangue. Ciò determina un aumento di liquidi nel corpo e, di conseguenza, anche di gonfiore.
- compressione dei vasi sanguigni dovuto all'ingrossamento dell'utero. Durante la gravidanza l'utero, aumentando di dimensione, tende a comprimere i vasi venosi che trasportano il sangue, determinando così un rallentamento della circolazione. La conseguenza di una maggior difficoltà del sangue nel raggiungere le estremità del corpo causa spesso piedi, caviglie e mani gonfie.
- aumento dell'ormone progesterone. Il progesterone è l'ormone tipico della gravidanza e ha la funzione di dilatare i vasi sanguigni. Inoltre il progesterone rallenta la compressione dei muscoli involontari che lavorano sul ritorno venoso. Esso, però, determina anche gonfiore e ritenzione idrica.
- aumento degli estrogeni. Gli estrogeni sono altri ormoni fondamentali per portare avanti la gestazione, tuttavia essi hanno come conseguenza anche quella di intensificare l'assorbimento dei liquidi da parte dei tessuti da parte delle mucose e ammorbidiscono i tessuti del corpo materno.
- scarsa attività fisica. Il cambiamento dello stile di vita che caratterizza soprattutto gli ultimi mesi di gestazione può influire sulla ritenzione idrica. Meno ci si muove, infatti, più è normale accumulare liquidi negli arti inferiori.
Piedi e caviglie gonfie in gravidanza: tutti i rimedi
I piedi gonfi e doloranti in gravidanza tendono a comparire soprattutto durante gli ultimi mesi e durante la stagione estiva. Per diminuire il fastidio provocato da questo fenomeno è però possibile mettere in pratica alcuni rimedi, partendo da un cambiamento del proprio stile di vita. Ad esempio, i medici consigliano di utilizzare scarpe e vestiti comodi che non blocchino la circolazione, di mettere qualche cuscino sotto il materasso per avere le gambe leggermente sollevate in modo da migliorare il ritorno sanguigno e di osservare una dieta sana, ricca di alimenti freschi e con poco sale. Un altro consiglio utile per alleviare il disturbo causato da mani e piedi gonfi in gravidanza è quello di bere molta acqua e di non esporsi al sole durante le ore più calde, in particolare se gli ultimi mesi coincidono con la stagione estiva.
Uno dei rimedi naturali più indicati per combattere il gonfiore dell'ultimo mese di gestazione è sicuramente l'esercizio fisico, durante tutto il periodo della gravidanza. Il movimento, infatti, se fatto in modo dolce e modulato secondo le proprie capacità, contribuisce a smaltire i liquidi e, di conseguenza, a diminuire la ritenzione idrica. Durante le ultime settimane di gestazione è consigliato fare lunghe passeggiate a ritmo moderato, nuotare e praticare degli esercizi di allungamento derivati dal pilates o dallo yoga. Inoltre, un trucco per migliorare la circolazione durante il riposo notturno consiste nel posizionare un cuscino sotto al materasso in corrispondenza delle ginocchia: in questo modo gli arti inferiori, rimanendo più alzati rispetti al resto del corpo, tenderanno a sgonfiarsi.
Altri consigli per diminuire il gonfiore
Se si soffre di piedi e caviglie gonfie in gravidanza, un altro aspetto da non sottovalutare sono le scarpe: meglio preferire calzature comode e dotate di una suola con un piccolo rialzo, in modo da favorire la circolazione. Soprattutto in estate, quando le temperature sono più elevate, molte donne tendono ad utilizzare infradito e ciabatte rasoterra, anche a causa della facilità con la quale si infilano. Attenzione, però, perché questa tipologia di scarpa, essendo eccessivamente piatta, può acuire la sensazione di fastidio e di pesantezza agli arti inferiori.
Qualora il ristagno di liquidi fosse importante, si può (sotto consiglio del proprio medico), provare a indossare dell'abbigliamento a compressione graduata; in genere si tratta di calze e di gambaletti che, indossati sul polpaccio e sulla caviglia, riescono a migliorare la circolazione degli arti inferiori. In alternativa, anche delle specifiche creme per piedi gonfi in gravidanza (disponibili in farmacia), possono contribuire ad alleviare la ritenzione idrica.
Altri ottimi spunti sono i pediluvi con acqua tiepida e sale grosso o massaggi linfodrenanti nel secondo e nel terzo mese di gravidanza eseguito da personale specializzato in trattamenti gravidici.
Arti gonfi in gravidanza e gestosi: un legame da non sottovalutare
In linea generale, gambe e piedi gonfi in gravidanza sono un fenomeno fisiologico che si presenta soprattutto nel corso dell'ultimo mese e che è in larga parte causato dalle modificazioni ormonali che precedono il parto Se entro certi limiti si tratta di un fastidio comune, in alcuni casi esso può essere un importante campanello d'allarme per riconoscere la gestosi. La gestosi, o preeclampsia, è una patologia che espone sia il feto che la donna incinta a seri rischi per la loro salute, e pertanto necessita di una diagnosi precoce.
La malattia si manifesta, appunto, con un forte gonfiore ai piedi e alle gambe, con un aumento della pressione arteriosa e con la comparsa di una specifica proteina nelle urine. Se, quindi, al gonfiore dovessero associarsi anche questi sintomi, è importante contattare il proprio ginecologo per effettuare una visita di controllo.