La gestazione porta con sé una serie di importanti cambiamenti che coinvolgono il corpo della mamma ed è inevitabile che si verifichi un aumento di peso in gravidanza. Questo valore è soggetto a una certa variabilità, tuttavia va tenuto in considerazione perché rimanda segnali importanti circa la salute del feto e quella della donna. Ecco come calcolare l'aumento di kg durante i nove mesi e a quale tabella fare riferimento.
Calcolo del peso in gravidanza: perché è importante
Calcolare il peso in gravidanza e sapere all'incirca di quanti kg si è aumentate nel corso delle varie settimane di gestazione è importante in quanto questo valore restituisce rimandi importanti circa lo sviluppo corretto del feto e la salute della donna e, per questo motivo, l'aumento in termini di kg è un parametro da tenere in considerazione. Tuttavia, è altrettanto vero che ogni donna ha una costituzione fisica diversa e un peso che può differire notevolmente da persona a persone, pertanto talvolta è difficile stabilire con certezza qual è il peso ideale in gravidanza.
Le linee guida ufficiali pongono l'attenzione, più che sulla quantità dell'alimentazione, sulla sua qualità, suggerendo alle future mamme di consumare abbondanti quantità di cibi freschi, come la frutta e la verdura, di cereali integrali e una quota leggermente inferiore di proteine e grassi. In linea generale, le calorie in più che bisognerebbe assumere al giorno sono pari a 350 durante il secondo trimestre e 450 durante il terzo. Fondamentale è, inoltre, l'esercizio fisico, che anche durante la gestazione non dovrebbe mai mancare.
Come calcolare l'aumento di peso in gravidanza
Il peso in gravidanza è un valore da tenere sotto controllo, ma come si effettua? L'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di partire dall'analisi della Massa Corporea, detta BMI (in inglese BMI significa, appunto, Body Mass Index), la quale si calcola prendendo come riferimento il peso espresso in chilogrammi e dividendolo per l'altezza espressa al quadrato. La formula matematica da utilizzare è espressa da kg/h2.
Sebbene questa formula si possa utilizzare anche se non si aspetta un bambino (non a caso è uno dei metodi più utilizzati dai nutrizionisti per valutare la forma fisica di un individuo), il calcolo della BMI in gravidanza deve tenere conto del fisiologico aumento di peso dovuto allo sviluppo di una nuova vita e delle profonde modificazioni che caratterizzano il corpo femminile durante i nove mesi della gestazione. Per la donna incinta, quindi, è possibile fare riferimento a questa indicazione:
- con BMI inferiore a 18.5 kg/h2 si è considerate sottopeso, pertanto l'aumento di peso ideale dovrà essere compreso tra 12,7 a 18,2 Kg;
- con BMI compreso tra 18.5 – 24.9 kg/h2, l'aumento di peso può variare da 11 a 16 Kg;
- con BMI compreso tra 25.0 – 29.9 kg/h2 (situazione di sovrappeso), l'aumento di peso sarà da 6,8 a 11 Kg;
- con BMI superiore a 30.0 kg/h2 (situazione di obesità), l'aumento di peso dovrà essere tra i 5 e i 9 kg.
Occorre tenere presente, tuttavia, che la formula per il peso in gravidanza che utilizza il BMI, non tiene conto della composizione corporea del soggetto, ovvero della quantità di massa magra, di massa grassa e di acqua presente nell'organismo. Ciò significa che due donne con lo stesso BMI potrebbero però avere una struttura fisica molto diversa fra loro, determinata proprio dalla distribuzione differente del peso tra muscoli, grasso e ritenzione idrica.
Tabella aumento di peso in gravidanza
Per avere un'idea di riferimento della curva del peso durante la gravidanza, può essere utile seguire una tabella, la quale, a partire dalla 14esima settimana di gestazione in poi, riporta l'aumento di peso minimo, medio e massimo che si dovrebbe mantenere. È importante tenere presente, però, che le tabelle dell'aumento di peso in gravidanza possono essere strumenti utili ma non sono esaustivi in quanto molto dipende dalla propria situazione di partenza, dalla propria costituzione fisica e dall'andamento della gestazione, pertanto è preferibile chiedere consiglio al proprio ginecologo.
Settimana |
Aumento minimo |
Aumento medio |
Aumento massimo |
1,1 |
1,5 |
1,9 |
|
1,6 |
2 |
2,4 |
|
1,9 |
2,3 |
2,8 |
|
2,2 |
2,8 |
3,4 |
|
2,5 |
3,2 |
3,9 |
|
3 |
3,7 |
4,5 |
|
3,5 |
4,2 |
5 |
|
3,9 |
4,7 |
5,6 |
|
4,2 |
5,2 |
6,2 |
|
4,6 |
5,7 |
6,9 |
|
4,9 |
6,1 |
7,4 |
|
5,3 |
6,6 |
8 |
|
5,6 |
7 |
8,5 |
|
6 |
7,5 |
9 |
|
6,3 |
7,9 |
9,5 |
|
6,7 |
8,3 |
9,9 |
|
7 |
8,7 |
10,4 |
|
7,3 |
9 |
10,8 |
|
7,5 |
9,4 |
11,3 |
|
7,8 |
9,7 |
11,7 |
|
8,1 |
10,1 |
12,1 |
|
8,4 |
10,5 |
12,6 |
|
8,6 |
10,8 |
13 |
|
9 |
11,2 |
13,5 |
|
9,3 |
11,6 |
14 |
|
9,4 |
11,7 |
14,1 |
|
9,5 |
11,8 |
14,2 |
L'aumento di peso durante le settimane di gravidanza
Il calcolo dell'aumento di peso in gravidanza non può non tenere conto delle diverse settimane della gestazione, in quanto buona parte dei kg accumulati sono dovuti allo sviluppo del feto e della placenta. Nei primi tre mesi la crescita ponderale è abbastanza limitata, e, in media, si aggira tra 1,5 e 2 kg, con un ritmo pari circa 500 grammi al mese.
Già a partire dal secondo trimestre, invece, si assiste a un significativo aumento corporeo, pari a 4,5-5,5 kg (ovvero circa 350-450 grammi a settimana). L'ultimo periodo della gestazione, che corrisponde al terzo trimestre, si registra un lieve calo della crescita ponderale, con circa 2,5/3,g kg in più sulla bilancia, anche se molto dipende dalle dimensioni del bambino, dalla quantità di liquido amniotico, dalle modificazioni ormonali e dalla durata effettiva della gestazione.
Il calcolo del peso ideale in gravidanza e il suo monitoraggio costante, sono indicatori fondamentali del benessere di mamma e bambino. Qualora il peso non dovesse aumentare, o dovesse crescere in modo eccessivo e troppo rapidamente, potrebbe essere la spia che qualcosa non va. La crescita ponderale dovrebbe essere lenta e graduale e, se si dovesse notare un aumento pari a più di un kg ogni dieci giorni, allora è consigliabile rivolgersi a un medico, in particolare dovessero presentarsi altri sintomi come i piedi o le mani gonfie e l'ipertensione. Tra le conseguenze legate a un aumento incontrollato di kg in dolce attesa rientrano:
- rischio di obesità infantile;
- complicazioni durante il parto;
- problemi nello sviluppo del feto ed eventuali patologie;
Allo stesso modo, prendere troppo poco peso in gravidanza può comportare altri tipi di problematica, come ad esempio:
- scarsa crescita fetale;
- sviluppo insufficiente del feto;
- anemia fetale;
- carenze nutritive che, come nel caso della vitamina B12, possono comportare uno sviluppo cerebrale ridotto;
- parto prematuro;
- complicazioni cognitive e di sviluppo mentale;
Vista l'importanza di una corretta alimentazione in gravidanza, sia per quanto riguarda la quantità che la varietà del cibo, è importante tenere controllato in peso evitando di eccedere tanto in eccesso quanto in difetto.