Durante i 9 mesi di gestazione possono verificarsi alcuni cambiamenti importanti nel corpo e di una donna: tra questi, avviene l'aumento dei neutrofili, un tipo di globuli bianchi (o leucociti) che aiuta a proteggere l'organismo da infezioni e infiammazioni causate da germi, virus e batteri. Il loro ruolo è quello di scoprire ed eliminare virus e batteri nocivi attraverso il processo di fagocitosi.
Mentre, solitamente, l'aumento di globuli bianchi nel sangue – o leucocitosi – può essere il segnale di un'infezione, di una malattia o stress, o comunque di altre condizioni di salute, i neutrofili alti in gravidanza possono rappresentare anche solo una normale reazione del sistema immunitario materno che subisce importanti adattamenti durante questa fase.
Andiamo alla scoperta di questa condizione, cercando di capire se - e quando - è il caso di preoccuparsi.
Cosa sono i neutrofili
I neutrofili sono un tipo di globuli bianchi tra i più numerosi che circolano nel sangue. Questi leucociti appartengono al sistema immunitario dell'organismo e lo aiutano a combattere infiammazioni e infezioni.
Ogni volta che il sistema immunitario rileva un corpo estraneo, invia i neutrofili nel sangue che devono rimuovere i microrganismi patogeni.
I globuli bianchi si formano nel midollo osseo e si trovano nel sangue e nel tessuto linfatico, pronti ad agire là dove occorre, inglobando e distruggendo particelle estranee come batteri, virus, cellule morte e altre sostanze estranee presenti nel corpo. Il loro obiettivo è proprio quello di proteggere il corpo dalle malattie, mantenere sano e forte il sistema immunitario.
I vari tipi di globuli bianchi prodotti nel midollo osseo hanno funzioni diverse.
I Neutrofili svolgono un ruolo importante nell'evitare infezioni da batteri e funghi, andando a caccia di microrganismi patogeni.
I Monociti aiutano a drenare e ad assorbire le sostanze nocive dai batteri, fino a distruggerli.
Gli Eosinofili hanno il compito di schermare l'organismo contro i parassiti e le reazioni allergiche durante la gravidanza.
I Basofili aiutano a regolare il flusso sanguigno e ad aumentare il funzionamento del sistema immunitario in caso di malattia durante la gravidanza.
I Linfociti hanno il compito di creare anticorpi contro le cellule estranee e di distruggerle. Anche i linfociti alti in gravidanza possono aumentare in modo naturale per proteggere la madre e il feto da infezioni e malattie.
Durante la gravidanza il numero di neutrofili nel sangue aumenta naturalmente in risposta alla condizione stessa che cambia la risposta dell'organismo, come suggerisce anche questo studio "Neutrophils in pregnancy: New insights into innate and adaptive immune regulation" sul ruolo dei neutrofili durante questa fase della vita.
Globuli bianchi alti in gravidanza: perché?
Per quanto riguarda i granulociti neutrofili alti in gravidanza, questi globuli bianchi che devono mantenere sani mamma e feto, aumentano in parte per l'aumento del volume di sangue della mamma, ma anche perché il sistema immunitario si attiva per proteggere sia lei sia il feto dalle infezioni.
Il midollo osseo ne rilascia una maggiore quantità nel sangue, ogni giorno, avendo i neutrofili una durata di vita breve (massimo uno o due giorni) nei tessuti, mentre nel sangue sopravvivono solo poche ore.
Normalmente, nel nostro organismo il numero dei neutrofili circolanti rientra in un range tra i 1500 e i 7000 per millimetro cubo (mm3). Il numero dei neutrofili si attesta intorno alle 4000 cellule per mm cubo di sangue, anche se questo valore può cambiare in relazione ad alcune variabili come età, sesso e modalità di analisi da laboratorio.
Quando il numero di neutrofili supera gli 8-9.000 per mm3 si parla di neutrofilia. Ciò che accade nelle donne incinte è l'aumento dei globuli bianchi che può arrivare fino a un valore compreso 11.000 nelle prime settimane fino ai 20.000 nell'ultimo trimestre.
Sintomi dei neutrofili alti in gravidanza e quando preoccuparsi
La leucocitosi in gravidanza, ovvero il numero elevato di globuli bianchi durante i 9 mesi di gestazione, è normale, come abbiamo visto fin qui.
Di solito, dunque, non ci sono segni o sintomi che possano essere avvertiti o rilevati. Dopo il parto vaginale, il numero dei globuli bianchi diminuisce fino a raggiungere un range normale nel corso del tempo.
Se però il numero dei globuli bianchi in gravidanza aumenta in modo anormale, superando la soglia limite concepita dalla condizione da questa condizione temporanea, potrebbe indicare altre cause, come per esempio un’infezione batterica in corso.
In questo caso, la condizione anomala di neutrofilia – con valori che possono arrivare fino a 25.000 o 30.000 o anche più, per mmc. – può dar luogo ad alcuni sintomi, tra cui:
- febbre
- gonfiore
- stanchezza / debolezza
- sudorazione notturna
- difficoltà respiratorie
- lividi e/o emorragie
- perdita di peso involontaria.
Questi sono anche i sintomi che possono comparire in qualsiasi altra condizione di neutrofilia dovuta a cause diverse, che non riguardano la gravidanza.
Neutrofilia: le cause
L'aumento dei leucociti può avvenire anche per altri motivi. Infatti i neutrofili possono aumentare quando si assumono alcuni farmaci, come i corticosteroidi, epinefrina, litio, i beta-agonisti (un tipo di farmaco broncodilatatore per il trattamento dell'asma, della broncopneumopatia cronica ostruttiva e di altre malattie respiratorie).
Ma la neutrofilia può essere causata da diverse condizioni, tra cui infezioni batteriche, infiammazioni croniche, malattie autoimmune, tumori e altre patologie.
In alcuni casi, la neutrofilia può essere un segno temporaneo di una condizione acuta, come un'infezione batterica. In altri casi, può essere un indicatore di una condizione di fondo più seria.
Per una maggiore consapevolezza di una condizione che può verificarsi in molteplici casi, ecco una sintesi delle possibili cause di neutrofilia:
tra le cause fisiologiche:
- gravidanza
- parto
- periodo mestruale
- cambiamenti climatici
- stress
Un aumento della conta dei neutrofili durante la gravidanza può anche essere collegato al diabete gestazionale.
Neutrofilia dovuta a infezioni:
- batteriche come appendicite acuta, ascessi, flemmoni, empiemi, tonsillite, setticemia ecc.
- fungine, virali e parassitarie
come risposta del sistema immunitario del corpo a:
- interventi chirurgici
- traumi
- allergie
- malattie infiammatorie
in seguito a necrosi di tessuti:
- ustioni
- infarto del miocardio
- embolia polmonare
- anemie emolitiche
- acidosi diabetica
- coma uremico
in presenza di neoplasie:
- malattie mieloproliferative
- carcinomi (specie se con metastasi ossee)
- linfomi
e in presenza di altre condizioni tra cui assunzione di farmaci, ormoni, intossicazioni, emopatie, iperazotemia, acidosi diabetica, neutrofilia idiopatica (familiare).
Come diagnosticare i leucociti alti nel sangue in gravidanza
Per misurare il valore dei neutrofili, e fare una diagnosi di neutrofilia, ci si sottopone all'esame emocromocitometrico con formula leucocitaria, emocromo WBC (White Blood Cell) che misura il numero e la percentuale di globuli bianchi nel sangue.
In pratica, si tratta di prelevare un campione di sangue che viene poi analizzato per verificare il numero totale di leucociti e le percentuali dei neutrofili.